Il dirigente a fare corsi, Anzio aspetta e la trasparenza…

Partiamo dal presupposto che è tutto in regola. Perché non possiamo pensare ad altro che a una svista. Diversamente saremmo di fronte a chi pensa di continuare a prendere in giro i cittadini, un po’ come fa chi ha voluto che venisse qui.

Il dirigente dell’area finanziaria del Comune di Anzio è stato impegnato – indicato come “ragioniere capo” – in corsi dell’Acsel che si sono tenuti qualche giorno fa. Ha grande esperienza, lo faceva prima di venire qui, continua a farlo, e nessuno vuole impedirglielo. Solo che nell’elenco delle autorizzazioni che dovrebbe essere pubblicato sul portale della trasparenza del Comune non c’è traccia di incarichi conferiti e autorizzati” ai dipendenti, come previsto per legge.

Sarà sicuramente una svista, non lo mettiamo in dubbio, ma mentre il dottor Patrizio Belli è impegnato a tenere corsi, ignoriamo che fine abbia fatto la gara per il servizio di mensa scolastica della quale presiede la commissione. Il 17 marzo – indicato nell’ultima proroga – è dietro l’angolo e l’esperienza suggerisce che ne servirà un’altra per finire l’anno scolastico.

Non sappiamo, poi – ma c’è una proroga, vero –  se e quando approveremo il bilancio preventivo del Comune. Per quest’ultimo – e speriamo di sbagliare – mancano solo la febbre “tattica” di qualche funzionario o i guasti al sistema informatico del passato.

Ripetiamo, certamente è tutto in regola, ma il sindaco Luciano Bruschini, l’assessore che ha voluto il dirigente, Giorgio Zucchini, e la responsabile della trasparenza devono spiegarci il perché manca quell’atto di autorizzazione sul sito.

Chissà, forse in uno slancio di richiesta di trasparenza potrebbero attivarsi anche i consiglieri comunali, venerdì, qualora decidessero di svolgere il loro ruolo a pieno. E’ noto, per esempio, che il dirigente dell’area finanziaria è arrivato primo in un bando presentando un titolo di studio non previsto dallo stesso. Il caso è stato segnalato dagli organi di stampa, il meetup “Grilli di Anzio” si è rivolto alla Funzione pubblica, in Parlamento c’è un’interrogazione, dalle nostre parti solo Andrea Mingiacchi del Pd ha provato a chiedere la revoca della nomina in autotutela e poi deve averci ripensato.

Siamo ad Anzio, ricordiamolo, mai disturbare il manovratore. Su questo e sulle incompatibilità, ad esempio….

La politica, i dirigenti. Bentornata dottoressa

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Arrivata la sentenza d’appello, la dottoressa Angela Santaniello è stata immediatamente reintegrata nei ruoli e domani tornerà in servizio ad Anzio. Va dato atto alla segretaria generale di essere stata celere come il suo predecessore che sospese immediatamente la Santaniello dopo la sentenza di condanna.

Ma il punto non è questo, né lo sono le prese di posizioni che arrivano dalla politica locale, indaffarata a trovare un posto alla dirigente riammessa o a farle complimenti. Si comprendono quelli del sindaco che parlò in Tribunale della “migliore dirigente che ho“, meno quelli del consigliere Maranesi che denunciò la Santaniello, poi si espresse ancora sulla sua richiesta di reintegro, mentre lei a sua volta presentò una dettagliata denuncia sulle pressioni subite rispetto alla gara della mensa.

Ho scritto qualche giorno fa che non era il caso di usare ipocrisia da parte della politica – tutta – che vuole continuare a mettere bocca nelle vicende che non le competono. Così, come per la “processione” il giorno dopo la condanna,  per cortesia domani niente fiori ma qualche certezza sul ruolo che dovrà svolgere.

Era dirigente di area, ha diritto ad averne una. Sceglie il sindaco, quindi guardi bene tra le varie riorganizzazioni come si può sistemare la vicenda. La segretaria generale, ad esempio, sta svolgendo il ruolo di controllore e controllato – essendo responsabile dell’anti corruzione e gestendo l’area amministrativa – sarebbe la soluzione migliore e ripristinerebbe ciò che dovrebbe essere per legge e buon senso, senza aspettare che sia l’Anac a dircelo. Ma c’è anche Pusceddu nel doppio ruolo, Servizi alla persona e Area tecnica. Insomma, si decida e si faccia lavorare al meglio la Santaniello. Con la quale, in passato, sulla gestione quotidiana ci siamo scontrati spesso, ma che ha pagato un prezzo indegno in un Paese civile nella sua vicenda penale.

Si faccia lavorare senza le pressioni politiche che lei stessa ha denunciato sulla vicenda mense, per esempio, e che la portarono alla condanna di primo grado nella vicenda che poi l’ha vista assolta. Le pressioni politiche che hanno portato Walter Dell’Accio – ad esempio – a essere imputato perché “le proroghe favorivano i soci elettori di Placidi“.

Per questo – sembra una banalità, ma non lo è – la politica deve pensare a programmare, la dirigenza a eseguire, nel rispetto delle regole. In passato – e anche di recente – non è stato così. Perché al politico serve il favore, fosse anche per una pratica X, e il dirigente da quel momento può fare ciò che vuole o quasi.

Se vogliamo costruire una città diversa, dovremo ripartire da qui: ruoli certi e definiti, con un piccolo esempio. Se la politica decide che tutte le strade devono essere verdi, i dirigenti devono fare in modo che siano verdi, applicando le norme e garantendo criteri di imparzialità ed economicità. Senza mettersi a dire “ma guarda questi, sono meglio gialle….” e a cominciare a porre ostacoli. Se poi un consigliere comunale o un assessore o il sindaco per farsi belli vanno dal dirigente a chiedere che la strada del loro quartiere, dove li votano in tanti, deve essere blu, hanno il dovere di rispondere “non si fa“, perché altrimenti saranno venuti meno al loro ruolo ma soprattutto potranno “ricattare” domani il politico, magari facendo tendere al giallo le strade che dovevano essere verdi. L’ho fatta terra terra, ma la realtà – ad Anzio e non solo – è stata questa.

Bentornata, dunque, dottoressa Santaniello. Speriamo la facciano lavorare in pace e soprattutto: occhio agli ipocriti.

Il bilancio dimenticato. Niente febbre o computer, per favore…

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Pensi che avranno una specie di scadenzario, sapranno – come avviene nelle case di tutti noi – quando c’è da pagare qualcosa, si deve predisporre un atto e via discorrendo. Invece sembra proprio di no. Al Comune di Anzio, con questa classe politica che amministra, l’opposizione che sta a guardare e i dirigenti che cambiano ma non fanno nulla di diverso dai predecessori, del preventivo 2017 non sappiamo ancora nulla.

E’ vero che siamo abituati ad arrivare sempre con il fiatone, a farci diffidare dal Prefetto e convocare i consigli all’ultimo minuto dell’ultimo giorno, ma tutto questo speravamo fosse superato dai nuovi innesti. Abbiamo una segretaria con quattro ruoli in contemporanea e quindi oberata di cose da fare – immaginiamo – ma è pur sempre il garante delle procedure dell’ente, possibile che al 30 novembre non ci sia ancora traccia dello schema di bilancio 2017-2019 e della eventuale nota di aggiornamento del documento unico di programmazione? Eppure andavano approvati entro il 15…. E il preventivo 2017 spedito entro il 31 dicembre….

E abbiamo un dirigente dell’area finanziaria – che resta al suo posto nel silenzio generale, nonostante il titolo con il quale ha partecipato alla procedura ex articolo 110 sia diverso da quello richiesto dal bando – che è sicuramente bravo e preparato, avrà certamente trovato una situazione difficile, ma dello schema di bilancio 2017-2019 e della eventuale nota di aggiornamento del documento unico di programmazione non ha fatto ancora recapitare nulla ai consiglieri comunali. I quali, pazienza la maggioranza che alza la mano a prescindere e finge ogni tanto qualche crisi, se ne stanno zitti zitti. Il presidente Sergio Borrelli, ovviamente, nemmeno si sogna di convocare l’assise, magari per spiegarci una volta per tutte chi voterà ancora atti essendo moroso nei confronti del Comune.

Tre cortesie: se nel frattempo sono cambiati i termini o i documenti sono stati forniti,  chiedo scusa in anticipo. Se i termini sono corretti, invece, non inventiamoci qualche febbre o i computer rotti, per piacere. Questo nel passato è stato la regola, speravamo in un futuro diverso. Se in Consiglio, se e quando si farà, qualcuno chiederà lumi, evitiamo la pantomima della colpa sui dirigenti oggi, perché tanto diventano tutti bravi domani e portano a casa il loro 100% di risultato….

Certo è che in un’altra città, ripartendo dalle regole e dalla loro certezza per tutti, i tempi si farà in modo di rispettarli. Senza se e senza ma.

Dirigenti illegittimi: sindaco ff e segretario, è il caso di informarsi…

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La vicenda dell’infermiere che diventa primario di un reparto di medicina ha fatto sorridere qualcuno e ha dato fastidio ad altri. Dicono – questo rimbalza dal Palazzo – che con l’urgenza si può fare tutto ma poi per nominare in ruoli dirigenziali chi gestisce un servizio complesso si passa per una delibera.

Ora siamo in Italia e serve che intervenga la Corte Costituzionale, ma dato quello che scrive Il Fatto Quotidiano (che rompic… sti giornalisti, vero?) sarà forse il caso di informarsi bene rispetto all’ultima “ammuina” amministrativa.

Sindaco facente funzioni e segretario che ne pensano? L’opposizione, oltre Maranesi che ormai ne fa parte a pieno titolo, ha nulla da dire? Ah, ma qui siamo ad Anzio….

Anzio non merita questo, fermatevi per carità

Il vice sindaco Giorgio Zucchini

Il vice sindaco Giorgio Zucchini

Mica è finita la “rivoluzione” al Comune di Anzio… I decreti del sindaco dopo la cervellotica riorganizzazione votata a ottobre e attuata solo ora – la Prima Repubblica era abile a far “decantare” le cose… – non sono la sola chicca di un sistema fine a se stesso e ormai allo sbando più totale.

E’ comparsa stasera sull’albo pretorio la delibera che dà “indirizzo al segretario generale di provvedere, provvisoriamente, alla copertura delle strutture organizzative delle U.O. vacanti con incarichi a Servizi complessi“. Tradotto: le U.O. sono unità organizzative, da affidare a dirigenti che non ci sono, quindi il segretario è “autorizzato” a utilizzare chi ha in gestione servizi complessi a dirigere quelle U.O.

Fermatevi, per carità, questa città non merita tutto ciò. Qualche ora fa è stato sollevato, su questo umile spazio, il problema di un dirigente senza titoli per ricoprire gli incarichi che gli sono stati affidati, forse proprio mentre in giunta si certificava che per certi ruoli servirebbero dirigenti… e si deve fare di necessità virtù. Fate pace con la vostra testa, per piacere! Zucchini, che è stato direttore generale, conosce la macchina. Trovi una soluzione, perché è evidente che così non funziona nulla. A meno che qualcuno ci spieghi quale vantaggio hanno i cittadini da tutto questo.

E gli amministratori, la maggioranza che li sostiene, ricordino che nell’arco di poche ore è precipitato tutto.

La Prefettura ha imposto la revoca – per problemi con l’antimafia – dell’assegnazione di un appalto sul quale si è fatto il possibile pur di arrivare ad affidarlo a chi poi se l’è visto revocare. In tal senso sarà interessante sapere cosa avrà da dire, giovedì, l’assessore Patrizio Placidi che ha convocato – caso più unico che raro – una conferenza stampa su un provvedimento chiesto dalla Prefettura!

Dall’autorità nazionale anti corruzione è arrivata una comunicazione pesantissima sulla gara delle mense che molto probabilmente dovrà essere rifatta. Nei mesi scorsi la Ragioneria generale dello Stato e la Corte dei conti avevano bocciato su tutta la linea la gestione del Comune e si era fatto ricorso a delibere in “sanatoria” pur di mettere delle pezze… E vogliamo ricordare la situazione delle casse? I residui attivi? O stendiamo un velo pietoso?

Basta, parliamo di una città che non merita di essere su una specie di  “Scherzi a parte“. Perché lì si gioca, qui invece è tutto vero. Purtroppo.

La Politica assente, così i dirigenti diventano protagonisti

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Chi sarà il segretario generale del Comune di Sorrento o di quello di Viareggio? Di Albenga o Porto Sant’Elpidio? Chissà se hanno la stessa notorietà di Pompeo Savarino, assurto a protagonista assoluto ad Anzio anche per il ruolo che ricopre come responsabile dell’anti corruzione. E chi saranno, invece, i dirigenti dell’area pubblica istruzione, cultura e servizi sociali o quelli della polizia locale? Anche in quei Comuni costieri si saranno resi protagonisti assoluti?

Forse. Lo ignoriamo, ma di norma un segretario comunale o un dirigente pubblico sono eccellenti burocrati che svolgono silenziosamente il loro ruolo. Ad Anzio no, perché nell’andazzo preso dall’amministrazione guidata da Luciano Bruschini e nelle scelte che il sindaco ha fatto individuando due nuovi dirigenti e facendoli transitare nei ruoli del Comune definitivamente per sua decisione e non per concorso, si è istituzionalizzato un sistema. Quello che ha visto i politici venir progressivamente meno al loro ruolo, anzi a utilizzarlo per “ingraziarsi” i dirigenti che poi – fosse per un programma informatico o un’azienda piuttosto che un’altra per svolgere dei lavori, per dare o negare documenti a consiglieri comunali – hanno avuto mani libere. Se il decreto legislativo 267 del 2000 fosse rispettato alla lettera alla politica spetterebbe la programmazione, alla dirigenza mettere in pratica gli indirizzi ricevuti. Senza essere primattori. Qui di programmazione non c’è traccia e le indicazioni – troppo spesso – hanno riguardato un contributo a un’associazione per il corso di tennis già svolto o una cooperativa da prorogare per la pulizia delle spiagge, associazioni da scegliere per trovare ispettori ambientali o uno spettacolo da pagare prima di altri. Di più, c’è chi si è affrettato a mettere mano all’organizzazione mischiando le carte e realizzando una “quarta area” più per sistemare qualche amico degli amici che per una reale necessità dell’ente.

A questo siamo ridotti e in un sistema del genere – con la Politica, sì la p è volutamente maiuscola, grande assente – i dirigenti sono diventati protagonisti. E’ così anche altrove? Probabilmente no. A questo si aggiunga la vicenda anti corruzione che ha dato – piaccia o meno – un ruolo di non poco conto al segretario. L’ho scritto in passato: se era bravo prima, quando il sindaco lo confermava, non può essere un “nemico” adesso. Si può discutere delle sue capacità organizzative, ma se scrive all’anti corruzione e si confronta con il prefetto non fa altro che il suo mestiere. E se la politica funzionasse, dando indicazioni certe, il segretario sarebbe un semplice notaio… Non è così e basta pensare – ad esempio – proprio alla riorganizzazione: delibera immediatamente esecutiva ma mai attuata.

E le vicende di Angela Santaniello e Bartolomeo Schioppa? Hanno dato vita a due contenziosi di non poco conto che peseranno, comunque vadano a finire, sulla futura attività del Comune. Rivendicano loro diritti, ci mancherebbe, ma forse tutto ciò si poteva evitare se la Politica avesse funzionato a dovere. Invece la Santaniello è condannata in primo grado – secondo l’accusa che ha retto in Tribunale – per aver piegato la volontà degli uffici a quella di un assessore. E Schioppa, scelto conoscendo che ove fosse stato c’era stato un problema, è in organico ma di fatto scalda una sedia perché nel frattempo per vicende di Ravenna ha una condanna definitiva per corruzione.

Magari avranno problemi anche a Sorrento o Viareggio, Albenga o Porto Sant’Elpidio, chissà. Certo la “Bassanini” prima e il decreto legislativo 267/2000 tutto dicono tranne ciò che viviamo ad Anzio. Per questo c’è da rimpiangere chi – a prescindere da chi fosse al governo della città – faceva semplicemente il suo dovere e chi, governando la città, dava un indirizzo di programmazione e sviluppo e si preoccupava di farlo rispettare.

Burocratica trasparenza, così si scopre che il Comune vuole i danni da Schioppa

Foto anzionettuno.info

Schioppa con il sindaco (Foto anzionettuno.info)

Quando l’albo pretorio era in ampie vetrine all’esterno degli enti, dove spesso le delibere da provare a “nascondere” erano in fondo, dovevi chiedere ai messi di aprire le vetrine stesse e metterti a cercare. I maestri di questo lavoro avvertivano: attento agli oggetti strani, alle revoche, alle integrazioni, alle rettifiche. Non sbagliavano.

Oggi che l’albo pretorio è on line le cose non cambiano, perché purtroppo spesso ci sono cose non pubblicate anziché messe in fondo a una serie di fogli. Comunque stavolta la curiosità del cronista si ferma di fronte a una “Integrazione determinazione 210” e fa scoprire che nel marasma in cui vive il Comune di Anzio nei rapporti tra politica e dirigenza, tra i dirigenti stessi e tra questi e il segretario c’è un altro capitolo relativo a Bartolomeo Schioppa.

L’ex dirigente della polizia locale, condannato in via definitiva a Ravenna per corruzione, sottoposto a provvedimento disciplinare dal Comune che sapeva – al momento della chiamata – della sua condanna in primo grado ma ha fatto finta di nulla, ha chiesto “il pagamento delle differenze stipendiali tra le retribuzioni in godimento al momento della sospensione e quelle effettivamente erogate”. Per la cronaca quel procedimento disciplinare è stato archiviato. Era noto che ovunque fosse andato, Schioppa aveva avuto dissidi con le amministrazioni. Ma per chissà quale indicazione politica Luciano Bruschini è andato avanti e ha assunto in via definitiva Schioppa, lasciando al Comune una eredità pesante comunque vada a finire.

Già, perché a integrazione della determina con la quale il segretario generale incarica un avvocato di difendere il Comune di Anzio viene conferito allo stesso legale il mandato di “proporre domanda riconvenzionale per la condanna a tutti i danni di immagine subiti dall’ente”.

Tradotto, il Comune chiederà i danni allo stesso Schioppa. Si parla addirittura di 300.000 euro.

Le contese all’interno dell’ente sono tutt’altro che finite.

“Non era mai successo…” Le troppe “prime volte” di Anzio

ImmagineSindaco Bruschini, se ci sei batti un colpo. Ha ragione l’assessore Patrizio Placidi (http://www.inliberuscita.it/politica/35062/placidi-querelato-da-pusceddu-mai-successa-una-cosa-del-genere/) ma la denuncia di un dirigente a un assessore (http://www.ilgranchio.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4215%3Aanzio-pusceddu-querela-placidi-per-diffamazione&catid=44%3Acronaca&Itemid=112) non è l’unica cosa mai successa.

Conferma, anzi, il clima tutt’altro che idilliaco in Comune, una situazione tesa da tempo e di fronte alla quale i ruoli di dirigenza e politica, purtroppo, si sono spesso sovrapposti.

Non è normale, allora, che si chieda la testa di un dirigente (http://www.inliberuscita.it/politica/35137/anzio-forza-italia-chiede-la-testa-di-pusceddu/) che fa il suo lavoro. Vero, i rilievi del Mef e della Corte dei conti sono pesantissimi, se ci sono errori pagherà. Lui come gli altri, peccato non lo decida Forza Italia.

Bruschini ha perso l’occasione, dopo la vittoria, di rimescolare le carte, attuare una rotazione di buon senso, oggi andare dietro a una maggioranza litigiosa e per certi versi vendicativa, che chiede ora di epurare la Santaniello e ora Pusceddu, rischia di ingarbugliare ancora di più le cose. I dirigenti, come sostenuto in passato (consultare l’archivio del Granchio), se la saranno pure cercata ma hanno un ruolo che va rispettato. Hanno detto più di qualche sì, in passato, alle ingerenze della politica e queste sono le conseguenze. La corda si è tirata troppo, da ambo le parti, e ora si spezza.

Ma non era mai successo, così solo per ricordare, che un assessore – guarda caso proprio Placidi – denunciasse quattro cittadini che segnalavano l’inquinamento del mare su dati dell’Arpa che in Comune arrivavano misteriosamente in ritardo. Né che un presidente del consiglio comunale, ancora Placidi, lanciasse accuse al limite dell’intimidazione contro la stampa annunciando maxi richieste di risarcimento del danno. Né che sparassero a un assessore in carica, sempre Placidi.

Non era mai successo che arrestassero un assessore – anche lui in carica – e una dirigente. Per questioni dalle quali usciranno probabilmente senza condanne, ma la vicenda oltre che nelle loro vite resterà segnata sulle pagine della cronaca.

No, non era mai successo che si perdesse il parere del Ministero dell’Interno sull’incompatibilità di un assessore – dispiace, sempre Placidi – per la vicenda della Corte dei conti nata male, gestita superficialmente, finita peggio. Né che arrivasse una richiesta di sospendere un’attività (http://www.inliberuscita.it/primapagina/34987/hotel-succi-andava-chiuso-sei-mesi-fa/) da parte della Asl e si arrivasse a fare un’ordinanza solo mesi dopo, a seguito di un nuovo sopralluogo della stessa Asl. Né che il consigliere comunale coinvolto dicesse, a sua discolpa, cose che non trovano riscontro sui documenti.

Non era mai successo che per cinque anni la Provincia scrivesse che i rendiconti del “Chris Cappel College” non erano a posto e che nessuno, in Comune, si preoccupasse delle mancate entrate. Se esiste una responsabilità tecnica ce n’è anche una politica. Ci si doveva chiedere cosa stesse succedendo, perché la Provincia non pagava, tutto prima che si creasse un potenziale contenzioso da oltre 700.000 euro e si consentisse di infangare il dono della famiglia Cappelluti. E non era mai successo che le casse fossero tanto vuote da non pagare presidenti di seggio e scrutatori, continuando a dire all’esterno che è tutto a posto. Così come – dimentichiamo presto, è vero – non si era mai arrivati a parlare apertamente di tangenti sull’appalto delle mense scolastiche.

Nella sua nota trasmissione Corrado Guzzanti parlava della Casa delle libertà come di quella dove “facciamo tutti come c… ci pare”. Ecco, siamo ad Anzio…  

Mense, non c’è pace nemmeno a Pasqua

Mense, non c’è pace nemmeno a Pasqua

I consiglieri comunali di Forza Italia Marco Maranesi, Luciano Bruschini e Valentina Salsedo impugneranno gli atti della gara per le mense. Lo annunciano in una nota ricostruendo le loro perplessità e parlando di procedura “illegittima”. E’ la conferma dei veleni all’interno del Comune e di una situazione esplosiva. Ah, certo, dicono di avere come unico obiettivo i pasti dei bambini ma si capisce bene che dietro a questa vicenda, a parte il sindaco che come sempre non sa o non ricorda, c’è ben altro. 

Lo scontro tra uffici, quello tra dirigenti e politici, quello tra segretario e dirigenza. Vicende che si trascinano da troppo tempo e che vanno necessariamente risolte. Forse ci penserà l’autorità giudiziaria, perché su questa storia delle mense da quello che si sa già si sono rivolti tutti “a chi di dovere” o stanno per farlo tra presunte pressioni e segnalate irregolarità nella formazione della commissione. Vedremo.

Una cosa è condivisibile del documento: in 48 ore si è sostituito il membro della commissione e ne è stato nominato un altro. Era facile, i nomi dall’Ordine dei commercialisti erano già arrivati, ma è segno evidente che la macchina quando vuole può fare atti a tempo di record. 

Buona Pasqua!

Comune: un altro sito, Playboy e la “disputa” con i dirigenti

Adesso sono quattro. I siti del Comune, intendiamo, o meglio i siti ai quali si può “linkare” una volta entrati all’indirizzo http://www.comune.anzio.roma.it Dei tre istituzionali che non vedono, non sentono e non parlano tra loro si è detto in passato, ora si è aggiunto il link a http://www.visitanzio.it ovvero a un sito che offre le manifestazioni del territorio. Lo realizza l’associazione Nettunia con un finanziamento regionale e ben venga ogni informazione che possa promuovere la città. Certo, magari era il caso di “lanciarlo” come si deve, dato che è – o dovrebbe essere – una cartolina delle iniziative locali. Tra le quali anche la festa per studenti che inneggia a Playboy che di istituzionale, per la verità, ha ben poco.

Sito turistico a tutto tondo, forse anche per questo la vecchia sezione “turismo” di quello del Comune è ormai praticamente introvabile. Così come sul sito istituzionale continuano a non essere rispettati i parametri del decreto legislativo 33 del 2013 in merito all’accessibilità degli atti e alla trasparenza. Sindaco e segretario, chi decide finalmente di intervenire? O e il caso che anche questa vicenda finisca ai piani superiori e arrivi qualche sanzione?

Possiamo sperare poco nella Prefettura che non brilla per la vicenda dei lavori al porto di Nerone – c’è un’interdittiva antimafia alla ditta e il contratto va rescisso – figuriamoci se si occupa di un sito fuori legge. Forse l’autorità nazionale anti corruzione. Forse un’opposizione che non si limita ai comunicati ma va nella stanza del segretario e la occupa finché non si rispetta la legge. O magari fa in modo che al prossimo “salotto” tv al quale partecipa lo stesso Savarino qualcuno gli chieda perché pontifica su tutto ma nel “suo” Comune questa norma non è rispettata.

E’ solito parlare di “tagli” il segretario, lo fece già al Corriere della Sera qualche anno fa, ora li annuncia il vice sindaco Giorgio Zucchini che già da consigliere comunale aveva sollevato la questione dei dirigenti. E’ storia antica, mentre le tensioni interne vanno avanti e solo il sindaco Bruschini sembra non accorgersene. O forse – date le sue continue amnesie (l’ultima sulle parole di Placidi contro la stampa al convegno di Forza Italia) – le dimentica in fretta. Adesso, invece, Zucchini propone di fatto la riduzione degli stipendi dei dirigenti. Costano troppo e, dobbiamo dedurre, producono poco o non come l’amministrazione vorrebbe. C’è da chiedersi perché sia stato riconosciuto loro sempre il 100% in questi anni, anche alla luce delle 27 contestazioni del Ministero dell’economia e finanze per alcune delle quali il Comune ha ammesso errori e deliberato di conseguenza. Avesse avuto un po’ di ragione Paride Tulli?

Ecco, tra relazione del Ministero, tensioni palpabili ieri come oggi, alleanze che mutano un giorno sì e l’altro pure, è evidente che l’organizzazione non brilla o meglio che l’amministrazione non ne è soddisfatta e che la “disputa” continua. Ci permettiamo un suggerimento che era nel programma di Giovanni Garzia candidato sindaco: legare una percentuale della retribuzione al grado di soddisfazione dei cittadini. Si fa in altri Comuni, presto sarà legge (ma poi ad Anzio i regolamenti ci mettono anni….) perché non dare anche ai fruitori dei servizi la possibilità di esprimersi?

Non dimentichiamo che sono loro – non i politici che magari cercano di accelerare qualche pratica – ad avere il polso di ciò che hanno ottenuto o meno. Il Comune è monopolista, ricordiamolo, poter lasciare un parere (le classiche “faccine” degli smile o un altro sistema, basta copiare dove si fa) dopo essere stati all’ufficio tributi o in quello tecnico, in un altro qualsiasi dei “front office” dell’Ente non dovrebbe essere un problema per chi offre i servizi. D’altro canto se sono stati sempre liquidati al 100%…