
Antonio Albanese nel personaggio di “Frengo”
Proviamo a chiedere aiuto a “Frengo”, personaggio interpretato da Antonio Albanese in “Mai dire gol” qualche anno fa. Chiediamo a lui pensando alla “fredda cronaca” alla quale si riferiva.
Ecco, proviamo a restare alla cronaca di ciò che accade intorno alla raccolta dei rifiuti ad Anzio e a ciò che saremo chiamati a pagare. Partiamo da un dato certo: il “Piano finanziario tributo su rifiuti e servizi – Tari 2014” redatto dal dirigente del settore ambiente Walter Dell’Accio – in molti passaggi copiato e incollato da quello precedente – e consegnato ai consiglieri comunali per la discussione in programma venerdì. Piano sulla base del quale, poi, saranno “calibrate” le bollette dei cittadini che nel frattempo hanno già avuto quelle relative al 90% del totale, calcolato sui dati del 2013.
Facendo la somma di quanto riportato, il piano dice che nel 2013 – primi sei mesi – sono stati prodotti 20 milioni 046.550 chilogrammi di rifiuti e che di questi gli “indifferenziati” ovvero quelli destinati alla discarica sono stati 16 milioni 855.400 chilogrammi. Se ne deduce – chilo più chilo meno – che in un anno siano stati prodotti (parliamo sempre del 2013) 40 milioni 832.400 chilogrammi di rifiuti, 32 milioni 666.000 di indifferenziati e 8 milioni 166.400 di differenziati. E’ quanto esce fuori dalla moltiplicazione, per due, dei dati del primo semestre.
Nello stesso piano – fino a prova contraria ufficiale, dato che è tra gli atti del consiglio comunale – si afferma che nei primi sei mesi del 2014 il totale dei rifiuti raccolti è pari a 14 milioni 927.528 chilogrammi e che di questi sono andati in discarica 7 milioni 822.100 chilogrammi. In proiezione, quindi moltiplicando di nuovo per due, deduciamo che nel 2014 avremo 29 milioni 855.056 chilogrammi di “produzione”, 15 milioni 644.200 chilogrammi destinati alla discarica, 14 milioni 210.856 differenziati.
Sulla base di questi dati – ripetiamo, ufficiali fino a prova contraria – il Pd afferma: la differenziata nel 2013 è stata del 19,9%, mancano all’appello 10 milioni di chilogrammi, se è vero quanto affermato dal Comune diminuiscono i rifiuti conferiti in discarica ma aumentano i costi e lo stesso discorso vale per i trasporti. Anche i costi, restiamo sempre alla “fredda cronaca”, sono inseriti nel piano finanziario. La situazione viene illustrata in una conferenza stampa (
http://www.inliberuscita.it/politica/37216/differenziata-il-dato-shock-arriva-dal-pd-anzio-e-al-20/ ) per la prima volta il Pd gioca d’attacco e sembra avere i dati per farlo.
Poche ore dopo la replica dell’assessore all’ambiente Patrizio Placidi (
http://www.inliberuscita.it/politica/37277/anzio-lassessore-placidi-smentisce-il-pd-differenziata-al-63/ ) nella quale spicca la frase: “Il Pd è un’associazione privata e può dire quello che vuole, ma quelli che stiamo fornendo oggi sono i dati ufficiali del Comune, gli unici che contano” . La differenziata sarebbe addirittura al 63% ma attenzione: ai giornalisti viene fornito lo stesso piano finanziario consegnato ai consiglieri comunali, quindi al Pd, escluso un foglio secondo il quale nel 2013 sono stati inviati in discarica 32 milioni 666.730 chilogrammi per una spesa di 3 milioni 388.193,24 euro e si prevede per il 2014 di inviare 16 milioni 200.000 chilogrammi per una spesa di 2 milioni 099.520 euro.
Fermiamoci un attimo. Da dove è uscito quel foglio? Una cosa è certa, è diverso da quello che andrà in consiglio comunale ovvero i chilogrammi di indifferenziato prodotto nel 2013 combaciano ma il costo indicato nel piano consegnato è pari a 3 milioni 650.000 euro, quello nel foglio dato ai giornalisti è appunto 3 milioni 388.193,24. Lo stesso vale per il 2014, il conto dell’indifferenziato sostanzialmente combacia ma nel piano finanziario si afferma 2 milioni 521.000 euro di spesa, nel materiale della conferenza stampa è scritto 2.099.520.
Ecco, questa è la “fredda cronaca”, questi sono i documenti in possesso di chi scrive. Allora: sono cambiate le cifre? E quando? E su quali basi saranno emesse le bollette per i cittadini? Quali vanno prese per buone?
Altra considerazione sulla differenziata. Restando al piano finanziario e usando la formula in uso nel settore ovvero raccolta differenziata diviso totale dei rifiuti prodotti e moltiplicato per 100 (è un calcolo che può fare chiunque con i dati riportati in questo spazio) si arriva al 19,9% nel 2013 e al 47,59% nel 2014. Un ottimo risultato – il Pd ne accenna solo, contestando la diminuzione record e ingiustificata di rifiuti – ma da dove vengano altri dati, francamente, si ignora…
I costi: sono stati 16 milioni 081.240,28 nel 2013 ma i cittadini nel hanno pagati 13 milioni 652.374,28 perché c’era un contributo di poco più di 2 milioni della Provincia. Quest’anno – sempre secondo il piano in mano ai consiglieri comunali – i costi saranno 14 milioni 899.429,57 che dovranno sborsare interamente i contribuenti. L’aumento è di 1 milione 247.055,29 ovvero del 9%.
Infine – ma qui la cronaca, “Frengo” ci perdonerà, c’entra poco – alcune considerazioni: ci sono dati che differiscono fra loro all’interno dello stesso Comune e questo è a dir poco singolare. Stupisce, poi, che dai rifiuti differenziati venduti (a chi?) si preveda di incassare appena 400.000 euro, l’assessore Placidi non risponde (o forse nessuno glielo chiede) a quei 10 milioni di chilogrammi “spariti”, alla situazione della sporcizia in centro e alle domande formulate tempo addietro dal comitato Tares equa (ma ieri era una conferenza stampa….) che ha fatto, invano, un accesso agli atti.
Un’ultimissima considerazione: l’assessore annuncia che avremo gli “ecopunti”. Benissimo! Non vorremmo facessero la fine della “card del cittadino”, suo progetto – rimasto tale – quando era assessore alle finanze ormai quasi venti anni fa.