
Patrizio Placidi
Patrizio Placidi, ex assessore all’ambiente del Comune di Anzio, arrestato prima nell’ambito dell’indagine Evergreen della Procura di Velletri e poi in quella Touchdown di Latina, millanta o racconta cose reali?
Il leader della lista Enea e personaggio di spicco di Forza Italia, una vita in Comune, decisivo per far vincere a Luciano Bruschini nel 2013 , è un personaggio “chiacchierato” da tempo. In forza dei voti raccolti, però, ha sempre avuto gran credito e carta bianca.
Ebbene se nell’indagine Touchdown viene contestato un solo episodio e la Procura di Latina si imbatte quasi per caso nell’ex assessore di Anzio, in Evergreen quella di Velletri – nata dalla registrazione di una conversazione – ce ne sono diversi da approfondire. Placidi è agli arresti per uno (le presunte tangenti su un paio di affidamenti), è indagato per un altro (le forniture che Gesam era “costretta” a fare nel suo distributore) ma dalle carte dell’inchiesta esce un mondo. Carte ormai pubbliche, in possesso di più soggetti e note – a quanto pare – anche in Comune. Carte che citano personaggi pubblici.
Mondo che non coinvolge solo lui, anzi, racconta il “sistema” che forse non è solo di Anzio ma che qui ha toccato il fondo. Placidi cercava di controllare il possibile e oltre. Aveva il suo ufficio ai piedi, interagiva con i consiglieri comunali (Donatello Campa è stato arrestato con lui) e in particolare con Massimo Millaci capogruppo di Forza Italia, in più occasioni a “conclave” con l’assessore.
Da registrare, nel frattempo, l’annullamento della prima ordinanza per Walter Dell’Accio che scrive sulle determine di essere stato “costretto” a firmarle – né il sindaco, né la responsabile dell’anti corruzione le avranno mai lette – e in questa vicenda sembra la vittima sacrificale. E il resto? Proviamo a vederlo.
Dell’ambiente si è detto a più riprese, ma quando arriva l’interdittiva a Camassa – che Placidi aveva osteggiato sin dall’inizio per fare spazio a Gesam – e c’è il problema dei rischi per i lavoratori. Viene citato il sindaco: “Lui ha soltanto un interesse – afferma Placidi – dato che non ha fatto un ca… di niente”. Replica Campa: “Non vuole fare un ca...” e l’allora assessore: “Né porto né quello, lui vuole uscire indenne fino al 2018, lui questa cosa qua non la vuole perseguire, ma purtroppo la deve perseguire per i lavoratori e la città”. La cosa è mandare via Camassa e fare una gara ponte “Come a Nettuno”. Poi dice che la politica non si interessa di certe cose…
Gli uffici
Placidi conversando con Millaci “racconta delle gravi mancanze nei suoi confronti da parte di Droghini e Dell’Accio – scrive il giudice – riferendosi ad affidamenti fatti a sua insaputa”. Poi lo invita a parlare con Droghini per farlo tornare sui propri passi perché altrimenti “questa c’ha l’ordine (si riferisce al segretario generale) ma questo perde tutto”. Cioè viene “retrocesso” – cosa che poi è avvenuta non sappiamo se per questo o altri motivi – mentre Placidi invita Millaci a parlare con Droghini: “Lo possiamo ripianificare, rinvigorirlo, ma su posizioni serie e abbiamo spazi ancora, Massimo e se te lo dice Patrizio abbiamo gli spazi”. C’è anche un passaggio nel quale vorrebbe “mandare in Siberia Walter e Aurelio”.
A proposito di Dell’Accio Campa chiede “Walter sta allineato Patrì?”
Placidi: “Sta allineato qualora siamo allineati noi, se io vedo che so isolato e il sindaco va da na parte lui va sul sindaco allora così se ne annamo”
Campa: “Ho paura che se rificca n’altra volta Fiorillo, va di comune accordo con Casto e il sindaco, dobbiamo annacce a bagno”
Placidi: “A fratè noi dobbiamo fa la guera, litigà co Walter co Fiorillo per che cosa?”
I consiglieri
“Sempre al fine di portarlo dalla sua parte – scrive il giudice – il Placidi racconta a Millaci che altri consiglieri comunali, di alcuni dei quali fa i nomi, stanno ottenendo compensi mensili per diversi affari o deleghe sindacali ricevute, mentre loro stanno a guardare”
Biogas e terreni
Com’è noto il primo impianto passa per essere quello “di” Placidi, riferibile all’ex assessore. La conferma è nelle carte, ma il 25 febbraio all’indomani del Consiglio comunale nel dialogo tra Placidi, Millaci e Campa si aggiungono particolari interessanti.
Placidi: “La prima deve iniziare solo il cantiere (…) allora qua il discorso è solo uno, la seconda proposta quella di Giorgio è fottura perché in conferenza dei servizi è andato proprio il sindaco a dire no, mentre la prima me so preso quel ca… di vuzzo e ch’ho detto così, punto, vabbè annamo avanti, prima erano tutti sì poi m’hanno detto che ero solo io vabbè non c’è problema”. Tradotto, erano tutti d’accordo?
Millaci: “Vabbè se semo capiti”
Placidi: “Allora quella de Stefano (Massa) non c’entra un ca… (…) di fatto il malumore di Giorgio Zucchini”
Campa: “e di Attoni”
Placidi: “e di Sebastiano Attoni è quello ed anche un po’ di Succi perché lì è che hanno preso i soldi della mediazione del terreno, questo è il problema grave”
Millaci: “è ufficiale che l’hanno presi?”
Placidi: “Come no oh! Agenzia… ha preso dall’imprenditore come ca… si chiama il compromesso oh! E’ stato oneroso eh…”
Rispetto alla prima Biogas, invece, Placidi invita l’imprenditore che doveva realizzarla a denunciare il sindaco “per danni finanziari, poi deve andarsi a vendere tutto lo stabilimento, il supermercato, in quanto non paga il Comune o la giunta in quanto Patrizio non farà mai un atto in merito a quello”
Una considerazione: alla luce di quanto emerso e benché i lavori siano di fatto iniziati, dato che proprio Placidi ha dato il via libera che il sindaco diceva di ignorare, è il caso di chiedere alla Regione se può adottare una misura che rivaluti l’intera situazione.
La segretaria
Si parla di arrivare a una manifestazione di interesse per i rifiuti, con la gara ponte, si organizza una riunione e Placidi dice a Millaci, sperando di avere dalla sua parte Droghini: “Lui dice no per me è così, per te è così e tutti così e quando Luciano dice che ca… dovete fa? Fate manifestazione di interesse secondo legge, però lui deve essere pronto”
Millaci: “ehhh la… – e scrive un nome su un foglio – Mette bocca?” (forse chiede della segretaria, si legge negli atti)
Placidi: “Tutto a posto, tranquillo”
Millaci: “Sii?”
Placidi: “Ce l’abbiamo in cassaforte questa” (sorride)
Millaci: “Io la mia preoccupazione è questa”
Placidi: “Tranquillo tranquillo su questa qua”
La discussione va avanti su un altro argomento, Placidi ancora “questo qua se io come se scrive?”
Millaci: “Vabbè se semo capiti, ci vuole la H” (ridono, parlano del segretario generale Inches secondo gli atti)
Nella conversazione sui consiglieri che riceverebbero per l’attività del settore loro affidato “altro che fa l’assessore, sto ca… io non lo faccio più – dice Placidi – il cimitero, delibera de 15, de 12, de 50 tutti i giorni tutti i mesi e noi stiamo fare i cogl…”
Millaci “Te sei scordato un’altra parte ehhe! Enaip pure”
Placidi “Aho fermete l’ha fatta la segretaria però”
In un altro episodio si evince che la stessa segretaria aspetterebbe una lettera di Placidi per bloccare la procedura relativa ai rifiuti.
La cessione
Per liberarsi dei problemi con le attività degli impianti di carburante Placidi incontra il suo commercialista, Natalino Monghese e concorda con lui un piano per arrivare alla liquidazione/fallimento della società attraverso una serie di operazioni di cessione di quote e del ramo d’azienda. Febbraio 2017.
I tre appalti promessi
Placidi incontra “un noto pregiudicato di origini calabresi, già sottoposto a misure di prevenzioni personali , nonché imprenditore operante a Lavinio” – si legge negli atti – al quale promette “diversi appalti” per un importo di 43-45.000 euro dando pure indicazioni sulle cose da presentare agli uffici
Millantava Placidi? Probabilmente, certo è che emerge lo spaccato di un sistema al capolinea.