Ma quale 3.0, siamo all’età della pietra…. Spuntano atti del 2011

Con questa storia del 3.0 il sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, e la sua amministrazione, mettono insieme ogni giorno figuracce. Pazienza (mica tanto) i programmi di data entry acquistati a più riprese a costi esorbitanti e senza risultati per le mense, ad esempio. Passino i programmi acquistati dalle stesse aziende per le quali si scrivono libri. Passi che non c’era neanche uno straccio di “cloud” quando si è bruciato tutto e che la scusa dei dati persi è almeno servita a provare a mettere pezze sul bilancio, pazienza – ancora – sul fatto che ognuno per l’informatica fa praticamente come vuole non essendoci un unico centro di costo e un responsabile, ma vedere quello che viene pubblicato sull’albo pretorio fa venire l’orticaria.

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Non c’è bisogno di 3.0 qui, siamo all’età della pietra o, peggio, ai dilettanti allo sbaraglio. Possibile che escano oggi, anche a quattro anni di distanza, atti esecutivi da tempo ma registrati solo ora, almeno stando alla colonna sinistra del sito?

Chissà cosa sarà successo e quanti atti ci saremo “persi” nel frattempo, nel senso che non sono mai stati resi noti, chissà da chi dipenderà questa situazione, ma speriamo che qualcuno della maggioranza 3.0 voglia chiederne conto. E che pure l’opposizione voglia battere un colpo.

Bruschini, il gran dialogatore infastidito dall’opposizione

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Al sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, va riconosciuta una capacità innata al dialogo, a smussare gli angoli, a risolvere con il politichese le situazioni più intricate. E’ un suo grande pregio, universalmente riconosciuto, che gli è valso l’appellativo di “Padre Luciano” coniato da Candido De Angelis e ormai largamente usato.

Con l’opposizione, sin dai tempi del mandato nel ’90 quando era esponente del Psi, Bruschini ha sempre avuto un rapporto privilegiato. Con tanti è amico da una vita, per altri ha stima ricambiata, di certo quando ha avuto qualche difficoltà ha usato i suoi rapporti per uscire dalle situazioni.

Era stato riproposto sindaco dopo la crisi politica nell’epoca della prima Repubblica ma si narra che chiese all’esponente dell’allora Pci Maria Vittoria Fritelloni di fare un intervento forte – e a lei non mancava certo modo – che lui avrebbe fatto un passo indietro. Se concordato o meno, ce lo diranno volendo i protagonisti. Certo è che dopo quell’intervento Bruschini prese la parola e disse che non ci stava a tornare sindaco. Venne qualche settimana dopo, per evitare il commissariamento, l’esperienza balneare di Giorgio Zucchini, poi l’asse Dc-Psi tornò insieme con Peppino Tarisciotti sindaco, prima dell’avvento della cosiddetta seconda Repubblica.

Di volti nuovi pochi, se anche nella presunta terza abbiamo sempre gli attori di allora o i loro eredi, ma il punto è un altro. Luciano Bruschini ha continuato ad avere un ruolo nella vita politica cittadina, a mantenere rapporti, ha “rotto” con chi non lo volle nel centro-sinistra e ha prima sostenuto Candido De Angelis sindaco poi ne ha preso il posto. Nel decennio di De Angelis, dopo due commissariamenti, con porto e piano regolatore dei quali finalmente si parlava e sui quali si procedeva, Bruschini smussava gli angoli in maggioranza e comunque dialogava con i Mingiacchi, i Toselli e via discorrendo. E’ una sua grande capacità, è la “politica“.

Nel primo mandato da sindaco dopo l’elezione diretta ha goduto così di un’opposizione che urlava – a volte – ma nei momenti topici fingeva di andare dal notaio o preferiva restare fuori dall’aula. Al secondo giro non aveva ancora vinto al ballotaggio che aveva nel suo quartier generale, a ricambiare la visita di cinque anni prima quando era candidato sconfitto del Pd, Paride Tulli.

Sarà un male dialogare? No, ci mancherebbe altro. Lo fa spesso in maggioranza, convince tutti, da ultimi l’omonimo Bruschini e Millaci sul bando del porto…. Ma l’opposizione ha un ruolo da rispettare, perché il dialogo va bene ma i fatti amministrativi – dalla relazione della Ragioneria dello Stato ai rilievi della Corte dei Conti, dalle gare finite a carte bollate al bilancio – sono altro e forse questo comincia a infastidire Bruschini.

Quello che è normale e cioè che l’opposizione fa l’opposizione, evidentemente, dà urto. Non sappiamo, ad esempio, quale sarà l’esito del ricorso al Tar proprio sul bilancio, ma al contrario di quello volutamente sbagliato sul piano regolatore, stavolta si discute nella sede opportuna. Vedremo se “carta vince carta perde“, i pareri mancanti e quant’altro sono stati un “complotto” come disse il sindaco o l’ennesima dimostrazione dell’inadeguatezza di chi ci governa.

Se ne è finalmente reso conto anche il Pd…

L’assessore e la difesa d’ufficio. Ricevo e pubblico

Ricevo dall’assessore Laura Nolfi e pubblico in merito a quanto scritto in mattinata.  Due sole puntualizzazioni: difendo d’ufficio, da decenni, i cittadini in quanto tali, quando segnalano problemi. Mi spiace se, in questo caso, c’è stato un difetto di comunicazione come sembra emergere. Rispetto all’agone politico ho l’impressione che si sta creando più apprensione che altro per qualcosa ancora inesistente.  Figuriamoci se accadesse…. Con la stima di sempre per l’assessore. Gdg

L'assessore Laura Nolfi

L’assessore Laura Nolfi

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Gentile Giovanni Del Giaccio,

prendo atto della tua difesa d’ufficio della Signora Di Fede, rispetto ai rifiuti conferiti illegalmente ed in modo sconsiderato, all’insaputa dell’Amministrazione, all’esterno della scuola Collodi senza mai darne notizia in Assessorato.

Confermo che non sono mai arrivate segnalazioni e tantomeno solleciti d’intervento ma, purtroppo, trattasi di un caso amplificato ad arte a fini politici e di visibilità sui media mirando alla sensibilità d’animo di tanti genitori che ci affidano i loro figli.

Ribadisco che la Signora Di Fede ha strumentalizzato la vicenda e la posizione della Dirigente Scolastica, in quanto la sua è stata un’iniziativa politica in quanto si è ben guardata dal segnalare l’accaduto per le vie ufficiali senza perdere l’occasione per denigrare l’operato dell’Amministrazione e per descrivere la nostra bella Anzio come una favelas.

Hai  ragione da vendere quando dice che chi governa ha il dovere di preoccuparsi che le cose funzionino e proprio perchè non faccio altro, dalla mattina alla sera, non consento a nessuno di strumentalizzare simili vicende rispetto alle quali ho ricevuto la solidarietà di molti genitori che, tutti i giorni, portano i loro figli alla scuola Collodi e che entrano da tutt’altra parte rispetto a quanto fatto credere dalla Signora Di Fede.

Colgo l’occasione per estenderti i miei auguri per il tuo probabile ingresso nell’agone politico.

Aboliamo la parola strumentalizzazione e pensiamo ai problemi

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L’immondizia davanti a una scuola, i genitori che si lamentano, i comunicati che nell’era dei social media viaggiano a una velocità che l’amministrazione 3.0 dovrebbe conoscere bene e che, invece, finge di ignorare.

Peggio, reagisce parlando di “strumentalizzazione” . Non è la prima volta che succede, anzi sono anni. Il servizio mensa non è soddisfascente? I genitori “strumentalizzano” – ma solo quando si lamentano, perché se la commissione dà voto favorevole è tutto a posto – e lo stesso fanno quelli che segnalano le situazioni legate alla sicurezza, ai rifiuti, alle buche, alle perdite d’acqua e chi più ne ha ne metta.

Così, nel clima di perenne campagna elettorale che tanto piace a chi ci amministra, se parla una ex candidata, per giunta con il “nemico” De Angelis, come nel caso di Chiara Di Fede ecco subito gli strali sulla “strumentalizzazione“. Al solito, in Comune, si preoccupano di “che c’è dietro e tralasciano di vedere quello che hanno davanti.

Preferiscono parlare di “strumentalizzazioni” anziché ringraziare i cittadini per le loro segnalazioni. Che daranno anche fastidio, oltre a misurare il grado di inefficienza che ha raggiunto questa amministrazione, ma sono reali.

Ecco, la “signora Di Fede” – come la chiama in modo quasi sprezzante l’assessore Nolfi, invitandola a ripresentarsi nel 2018 – o “il signor Del Giaccio” come il sindaco ha avuto modo di rivolgersi a chi scrive, i tanti signori cittadini, le associazioni come Anzio diva (era una lista, non “strumentalizza“?) – svolgono solo ed esclusivamente il loro ruolo.

Chi governa ha, invece, quello di fare in modo che le cose funzionino al meglio anziché preoccuparsi di cosa c’è dietro…. Ecco, aboliamo la parola strumentalizzazione e pensiamo ai problemi.

ps: chi si lamenta dei rifiuti, nella stragrande maggioranza dei casi paga regolarmente la tariffa, forse controllare che tutti i consiglieri comunali siano in regola oggi e per il passato non sarebbe male….

Mense, un’altra informatizzazione. Sarà la volta buona?

L'assessore Laura Nolfi

L’assessore Laura Nolfi

Speriamo sia la volta buona e che sull’informatizzazione del sistema delle mense scolastiche si metta finalmente la parola fine. Nel Comune 3.0 promesso da Luciano Bruschini in campagna elettorale, gli ultimi bollettini sono stati consegnati ai bambini negli zaini, come si faceva dieci anni fa. Sperando che qualcuno paghi. Anzi, ci dovranno dire come immaginano di fare il “conguaglio” dell’ultima rata dello scorso anno scolastico, chi ha preso le presenze e dove sono…

Già, perché è noto che all’indomani della sospensione di Angela Santaniello e della “rivoluzione” decisa dal segretario generale Pompeo Savarino (il quale per non saper leggere né scrivere decise di smantellare l’ufficio) quello che è successo nella gestione delle mense dal punto di vista della gestione amministrativa è tutto da capire. Dati introvabili, di sicuro, ma perché il sistema non funzionava, perché c’era chi non lo sapeva far funzionare o perché c’è chi li ha fatti “sparire“? Ancora oggi lo ignoriamo.

Ora apprendiamo che la “solita” Maggioli, che come leggiamo dall’ultima determina agisce in esclusiva, si vede riconosciuti oltre 28.000 euro per “la fornitura del servizio di assistenza, manutenzione e aggiornamento del software di gestione in dotazione agli uffici di refezione e di trasporto scolastico per l’anno scolastico“.

Bene, capiremo finalmente qualcosa? Controlleremo on-line come facevamo, senza poi vedere misteriosamente sparire questo servizio? Pagheremo dal sito, una volta per tutte? Lo ignoriamo.

Quello che sappiamo, invece, è che fra il 2010 e il 2013 tra Tecnorg (ci collegavamo, funzionava….), Maggioli, Mercurio service e “data entry” vari abbiamo già speso 83.000 euro circa, ai quali aggiungere i 2900 di aggiornamento del 2014 e i 28.00 di adesso.

Fa 113.900 euro in meno di cinque anni, solo per questo settore. Sostanzialmente per saperne ben poco, viste le recenti vicende.

Chissà come avranno fatto a Caivano, oppure a Diano Marina, e quanto avranno speso, di certo con una cifra del genere dovevamo conoscere i dati e avere la possibilità di accedervi. Speriamo che questa sia la volta buona, davvero.

Di sicuro il 3.0 “de noantri” ha dimostrato ancora la sua totale inadeguatezza

Il Central park diventa un giardinetto e non sappiamo chi paga

Il central park di Bruschini....

Il central park di Bruschini….

Convenzione con il ministero della difesa per la realizzazione di Anzio central park: piste ciclabili, percorsi fitness, aree ristoro, parco giochi, convenzioni con le università per l’inizio degli scavi archeologici a ridosso della villa imperiale“. Ricordate? Campagna elettorale del sindaco Luciano Bruschini, quello del 3.0

Una bella immagine dell’ospedale militare, un segno tratteggiato giallo a incorniciare l’intera area, un progetto a dire la verità anche accattivante. Dimenticatelo.

Perché l’area non è quella di un parco come lo intendeva Bruschini e come ha dato a intendere agli elettori, ma dalla delibera approvata oggi si vede uno spazio di gran lunga ridotto, nella zona prospiciente a Villa Albani  e che costringe il Comune a realizzare alcune opere per i militari. Con quali soldi? E il gioco, ora, vale la candela?

... e quello allegato alla delibera

… e quello allegato alla delibera

Aspettiamo delucidazioni, ovvio, ma con la convenzione approvata in giunta diciamo addio al Central park così come ce lo avevano prospettato. Al tempo stesso diciamo addio a un pezzo di quel “Parco delle ville” che conduceva dal Vallo Volsco a Villa Adele, fino a Villa Albani e all’ospedale Militare, quindi al parco archeologico, era una delle poche cose buone del piano regolatore di Pierluigi Cervellati.

Quello che doveva essere “mare, cultura e natura” e si è ben presto trasformato in “varianti, cemento e furberie”.

Siamo ad Anzio, non dimentichiamolo, che vai a credere al Central park su….

Residui, il gioco delle tre carte e la delibera fantasma

Prima di proseguire nella lettura, informo che la delibera è sul sito dal pomeriggio odierno.

L'albo pretorio oggi, alle 13,45

L’albo pretorio oggi, alle 13,45

Al gioco delle tre carte, lo dice la parola stessa, servono tre pezzi. Poi, abilmente, chi comanda il banco le muove in maniera talmente abile che vince praticamente sempre.

Ad Anzio, con la delibera di giunta sul riaccertamento straordinario dei residui, siamo praticamente nelle stesse condizioni. Con l’unica differenza che una delle tre carte ancora non la conosciamo.

E’ l’ultima delibera sui residui, quella che andava adottata contestualmente al bilancio consuntivo dalla giunta e che, invece, è arrivata lunedì alla terza stesura. Non la conosciamo perché, al solito, la trasparenza da queste parti è a soggetto. L’ultima delibera di giunta pubblicata riguarda il preventivo 2015: fatta il 7 luglio e subito on line. Questa del 13, tre giorni dopo ancora non c’è. Sappiamo però che è partita per la Prefettura, di corsa. Perché lo spettro del commissario aleggia ancora.

Sappiamo pure – lo vediamo da recenti determine – che ciascuno continua a fare riaccertamenti anche in questi giorni. Avremo una quarta delibera? Ma non siamo fuori tempo massimo?

Allora torniamo per un attimo a quella del 4 giugno, giorno del consiglio comunale e quindi contestuale. La giunta per legge delibera “previo parere dei revisori“. Nell’atto il parere non c’è, in Comune è arrivato via posta elettronica certificata ma in delibera non viene inserito.

Da qui la seconda carta, con una “pezza” al potenziale falso commesso il 4 giugno, e l’inserimento del parere il 26, infine i nuovi conteggi il 13 e il parere “non favorevole” dei revisori dei conti. Non sappiamo ancora che cosa c’è scritto, però, sulla delibera fantasma.

Ma quanto ci vuole a pubblicare gli atti? E chi è il responsabile? E non eravamo 3.0?

Revisori, il 3.0 “de noantri” colpisce ancora…

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Diventa affascinante quanto succede al Comune di Anzio con i documenti in arrivo. Non è la prima volta che ce ne occupiamo, è vero, ma leggere la ricostruzione fatta dal “Granchio” in edicola sul percorso del parere dei revisori dei conti per il riaccertamento straordinario dei residui spinge a una nuova riflessione.

C’è la necessità, urgente, di avere certezze sul giro che fanno le carte negli uffici comunali e di fare chiarezza sul perché la sagra del peperoncino in tre giorni passa dal protocollo alla delibera di giunta o la revoca parziale dell’ordinanza di Succi viene emessa addirittura il giorno stesso della nota della Asl. Non abbiamo mai capito, poi, come sia “sparito” il parere legato all’incompatibilità di Placidi o il motivo per il quale le analisi dell’Arpa, in passato, siano state protocollate dopo una settimana, quando dicevano che il mare era inquinato. Potremmo proseguire, ma qui sembra  che per i residui – vera spina nel fianco dell’amministrazione guidata da Luciano Bruschini –  si “gioca” sui tempi.

L’impressione che se ne ricava dall’esterno è che si sia voluto appunto prendere tempo, provare a rimediare in extremis com’è con tutta questa vicenda del consuntivo. Non vogliamo pensare che siccome era negativo, si è evitato di inserire il parere nella prima delibera. Né siamo nati ieri per credere, com’è scritto nella seconda, che “al momento della redazione” il parere non era arrivato.

Suvvia! Nel Comune 3.0 che sarà pure “de noantri” una mail certificata, il giorno della giunta, arriva e con un semplice ctrl C+ ctrl V (copia e incolla, per intenderci) si inserisce nell’atto predisposto. No, qui si riporta un protocollo di cinque giorni dopo, salvo scrivere in delibera (la seconda) che era arrivata la posta certificata, prendere atto di quel parere che non piace e provare a giustificarsi.

Guarda caso quel parere dice, come si denuncia da tempo, che la documentazione non c’è o è arrivata tardi. La stessa per la quale, anche quest’anno, abbiamo subito un guasto informatico.

Già, stai a guardare il capello… Invece no, perché mai come in questi casi la forma è sostanza. Non farebbe male ad accorgersene anche l’opposizione, magari chiedendo al sindaco 3.0: scusi, ci spiega una volta per tutte come funziona il nostro protocollo e perché alcune cose sono in tempo reale e altre no?

ps, a proposito: qual è il sistema secondo il quale compaiono solo oggi determine esecutive dal 16 maggio?

Consuntivo, residui e debiti, quello che la città dovrebbe sapere

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L’approvazione del rendiconto in pochi minuti ha fatto superare al sindaco Luciano Bruschini e alla sua maggioranza un ostacolo di non poco conto. L’assenza del Pd che non ha partecipato ritenendo nulla la seduta per i documenti ricevuti in ritardo e la mancanza di dibattito hanno sì portato al voto favorevole l’ultimo giorno utile dopo la diffida del prefetto, pena lo scioglimento del Consiglio comunale, ma lasciano alcuni dubbi.

Il primo è relativo all’entità dei residui per mancate riscossioni. Il vice sindaco e assessore alle finanze Giorgio Zucchini ha detto che si sta provvedendo, ma era così anche un anno fa e finora di risultati visibili non ce ne sono. Si parla, ce lo potrà confermare lui stesso, di circa 30 milioni di euro di residui attivi per mancato pagamento della tassa sui rifiuti nelle diverse accezioni. E’ vero? E tra i creditori del Comune ci sono anche esponenti pubblici o, peggio, consiglieri comunali ovvero società a loro collegate?

E oltre i rifiuti, risultano e a quanto ammontano i residui attivi per altri tributi comunali? Anche in questo caso, ci sono personaggi platealmente incompatibili sui quali ci si gira dall’altra parte? E che magari tengono in piedi la maggioranza?

Ecco, il Pd è uscito e avrà le sue ragioni, altri non sono intervenuti, ma dal prossimo Consiglio qualcosa potranno pur chiederla, magari nelle interrogazioni. Magari anche sui debiti, per capire se nella fretta, tra guasti informatici e malanni che ai più sembrano “tattici”, è sfuggito tra i residui cancellati qualcosa impegnato per essere liquidato a fronte di un servizio. Errori, per carità, ne facciamo tutti, ma proprio per questo si deve chiedere di verificare.

E sarà bene far sapere ai cittadini, nonché ai consiglieri che dopo il voto di oggi sembrano proiettati sull’organizzazione di eventi estivi che avranno il solito criterio di vicinanza a Tizio o Caio, che sul preventivo una consistente somma andrà vincolata come fondo rischio per i residui e che l’esorbitante quanto dubbio avanzo di amministrazione non è un “bussolotto“, anzi…

Bilancio, “voci” di pre dissesto e ci mancava il complotto

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Diciamo la verità, il complotto ci mancava. Il sindaco Luciano Bruschini, a oggi ancora senza parere dei revisori dei conti sul consuntivo 2014 che per legge andava approvato entro il 30 aprile, tira fuori dal cilindro la denuncia in Procura.

Speriamo che stavolta ci vada davvero e non faccia come quando annunciò che chiamava i carabinieri perché dirigenti e dipendenti non lavoravano. Certo, c’è la divisione tra la parte politica e quella gestionale, ma un sindaco ha il dovere di farla funzionare tutta la macchina, nel suo insieme. Però speriamo davvero che vada in Procura, cominciando a denunciare se stesso.

Perché se arriviamo a questa situazione di incertezza sul consuntivo, un atto dovuto, un documento del quale si conoscevano i tempi, è per una situazione che si trascina da tempo. Quando gli ispettori della Ragioneria dello Stato facevano ben 27 contestazioni la vicenda, in Comune, veniva liquidata pressapoco in “tutte stupidaggini” o “vanno in tutti gli enti locali“.

Quando la Corte dei Conti metteva nero su bianco criticità che si trascinano da anni (residui, gestione delle entrate, anticipazioni, inventario) a Villa Sarsina politici e dirigenti facevano spallucce “ma sì…” e come al solito “stanno messi così tutti“. Dimenticando che in casi del genere mal comune non è mezzo gaudio, anzi…

E vogliamo ricordare i sette punti contestati, pressapoco un anno fa, dagli stessi revisori dei conti? E’ bastato il primo bilancio redatto in presenza di tecnici “terzi” e non nominati dalla politica che i nodi sono venuti al pettine e oggi dobbiamo dedurre che siano rimasti. Ora apprendiamo che il collegio di professionisti ha rinviato a data da destinarsi l’arrivo ad Anzio per l’ultimo confronto. Un parere, comunque, dovranno esprimerlo e l’auspicio è che stavolta a nessuno venga la febbre. Perché ci sarà pure un complotto come dice Bruschini, ma va ricordato che un anno fa il parere dei revisori era firmato solo da due dei tre componenti del collegio. Una era malata. Ma sì, in questa città tutti dimenticano, che vai a guardare….

Sulla febbre del revisore di un anno fa nessun dubbio, mentre qualcuno ci assale – e dovrebbe far riflettere anche il sindaco 3.0 – sui guasti che puntualmente si verificano in prossimità di scadenze di rilievo. I dati perduti (per aver acquistato di tutto, meno un sistema cloud), le firme digitali che non partono, i sistemi che faticano a dialogare, la posta elettronica certificata che si blocca…. Francamente sembrano, ormai, un po’ come le giustificazioni che dà in “Un giorno in Pretura” Alberto Sordi e se davvero il sindaco andrà in Procura sarebbe il film simbolo da mostrare.

Magari anche al Prefetto, che nel frattempo è cambiato e sembra meno accondiscendente del predecessore. Perché, complotto o meno, chi guida l’amministrazione – e il suo vice che si occupa proprio delle finanze –  deve rispondere su ciò che è stato fatto dopo le contestazioni arrivate da organi dello Stato, deve dire perché non abbiamo riscosso e non riscuotiamo, come si arriva a 58 milioni di residui e a 14 di avanzo di amministrazione e non cercare scuse che non reggono più. O vie d’uscita, come sentiamo dire da giorni, ma si tratta di “voci” non confermate purtroppo, di  dichiarazione di predissesto. Le condizioni, del resto, ci sono tutte. Sarebbe ora di ammetterlo e trarne le conseguenze, prima di andare in Procura.