
Vittorio Mascia (foto da ilgranchio.it)
La scomparsa di Vittorio Mascia lascia un ulteriore vuoto tra i personaggi che – negli ambiti più disparati – hanno fatto la storia di questa città.
Non c’è gente che abbia frequentato il centro sportivo delle “4 Casette” che non abbia un episodio da ricordare con il custode e massaggiatore come protagonista. Vittorio Mascia è stato una vita su quei campi, per il calcio in particolare ma se c’era da dare una mano ad altre realtà non si tirava indietro.
Aveva 98 anni, ma posso dire che io lo ricordo sempre uguale, da quando appena bambino lo vedevo già in tuta, a seguire le vicende dell’Anzio calcio, ci fosse un giocatore da soccorrere o la bandierina del calcio d’angolo da risistemare in tutta fretta. Vittorio è stato genuino e generoso. Non c’erano le scuole di oggi, ma la pratica quotidiana lo aveva forgiato, insieme all’esperienza che gli faceva capire al volo se si trattava di qualcosa di serio o non era successo nulla. Così bastava un suo colpo di spugna per far passare tutto…
Altri tempi, non c’è dubbio, ma davvero un paternale sguardo, quell’acqua che arrivava – molto prima dei vari spray miracolosi e di giocatori che si straziano anche per una banale caduta – e la pacca sulla spalla di Mascia e si era di nuovo in piedi, pronti a correre.
Penso sia giusto che al “Bruschini” – che Vittorio ha calcato sicuramente più di tanti altri – si trovi il modo di dedicargli uno spazio, almeno una sala massaggi. Intanto mando un forte abbraccio ai familiari tutti.
Ciao Vittorio, grazie per il contributo che hai dato allo sport di questa città.