Si sapeva dalla vigilia. La promozione in serie D dell’Anzio, al culmine di una bella annata sportiva, avrebbe rappresentato un problema perché Franco Rizzaro aveva detto in tempi non sospetti che la forza per affrontare da solo il campionato non ce l’ha.
Finiti i festeggiamenti – da quello di domenica al “Bruschini” a quello di ieri in Comune – è ora di confrontarsi con la realtà.
Per questo è nata l’iniziativa di “salvare” l’Anzio, avviata da Marco Regolanti e postata su facebook. Entro oggi si devono trovare i soldi per l’iscrizione. Ho annunciato e dato il mio modesto contributo, sono convinto che a 50.000 euro si arriva pure, ma adesso è altra la risposta che dobbiamo dare.
C’è la possibilità di affiancare con sponsor o con chi rileva una parte della società Franco Rizzaro? E’ una cosa seria, non la classica “cordata” di dubbia provenienza? Bene. Si faccia tutto alla luce del sole e si partecipi alla serie D senza strafare. Meglio una onorevole retrocessione che spendere e spandere per creare debiti.
Conosco poco di questo campionato, ma i ragazzi che sono arrivati in serie D meritano di avere una chance. Con innesti mirati (e poco costosi) si può arrivare a una salvezza tranquilla. Ma serve di sapere ora, una volta effettuata l’iscrizione, se e come si può andare avanti.
Altrimenti diciamo con altrettanta franchezza che la nostra dimensione è altra, restiamo in Eccellenza scambiando il titolo con il Fiumicino, e amici come prima. Avremo perso un’occasione, come città, di unirci intorno a un obiettivo. Che è un campionato di calcio, vero, ma spesso questo come altri sport sono volano di conoscenza di un territorio.
Forza Anzio, allora, e forza portodanzesi – di ieri e d’adozione – diamo una risposta.