Alla fine, com’era prevedibile, i bambini che frequentano le scuole di Anzio hanno mangiato. Il servizio è stato garantito e quindi inutile lamentarsi. Con un precedente più unico che raro, questa mattina l’azienda che ha il servizio è entrata in plessi del Comune sulla fiducia, aspettando una comunicazione formale. Il 3.0 de noantri funziona così. Del resto fu il sindaco a dire – dopo la vicenda “Parco di Veio” – ai consiglieri comunali: “Avete voluto le gare? Ecco cosa succede….” Che un’azienda lavori in proroga, su una proroga, dopo essersi vista assegnare un servizio perché la precedente gara era stata annullata e se ne doveva fare un’altra, per questi signori è “normale“.
E mentre la politica, maggioranza e opposizione, si contraddistingue per i propri silenzi, il buon Paride Tulli trova l’autore della malefatta: Franco Pusceddu. E’ lui che non ha firmato la proroga, quindi le responsabilità sono le sue. I colleghi si fermano al copia e incolla, male brutto dei giornalisti, e ovviamente la colpa è di Pusceddu, il quale notoriamente non è simpatico a Tulli. Orbene il dirigente andato in pensione e poi costretto a rientrare avrà mille responsabilità in questo Comune, avrà messo mille “pezze” salvando spesso Bruschini e la sua maggioranza che altrimenti non sarebbero ancora in piedi sui termini per i bilanci, ad esempio, ma sulle mense ha zero colpe. Perché dopo la gara annullata per la commissione che all’Anac non è stata ritenuta idonea (questa va bene?) un appalto era stato preparato – dal 17 aprile – e oggi sarebbe assegnato se Bruschini, Zucchini e chi di dovere avesse deciso prima sulla “Stazione unica appaltante“. No, la “politica” ha tergiversato, com’è noto quando c’è una gara se si può provare a dire la propria è meglio. Così in attesa dell’accordo con Ardea l’appalto è stato rinviato. Si pensava di chiudere la gara entro dicembre, per questo – come se facessero un altro mestiere o fossero arrivati ieri in Comune – hanno evitato di deliberare che la proroga della proroga sarebbe stata fino ad assegnazione del nuovo appalto. Hanno scritto 31 dicembre e oggi per non lasciare i bambini a digiuno sono dovuti necessariamente ricorrere a uno stratagemma o giù di lì. Tanto qui è tutto “normale“, persino che si dica (voci di Comune) che la gara nel frattempo avviata sarà chiusa entro gennaio. E se a un commissario viene l’influenza? Se arriva un ricorso? No no, qui è tutto “normale“, non ci sono consiglieri che urlano – e se lo fanno Bruschini trova il modo di farli calmare, fossero di maggioranza o di opposizione – non si riunisce come fu per la Santaniello la commissione trasparenza, non ci sono Procure, Anac, Funzione pubblica che intervengono. Qui è tutto “normale” e i giornalisti sembrano aver perso la voglia di chiedere date, carte, riscontri. Per questa come per altre storie.
Una domanda provocatoria, senza nulla contro chi ha il nuovo incarico a tributi e patrimonio (anzi, buon lavoro a Mimmo), cosa succede se domani viene fuori un contenzioso tra Comune e gestione degli impianti sportivi quindi anche della piscina? Sicuri che ci sia compatibilità? Ma chi si occupa di anti corruzione e trasparenza, dov’è?
E attenzione, perché è proprio su quel settore che il vice sindaco e assessore alle finanze Giorgio Zucchini ha in mente il disegno di fine legislatura. S’è letto in giro di condomini, lavori, ma è poca cosa, perché il prossimo passo è l’affidamento all’esterno dell’intero settore. Un progetto che respinse, allora, Candido De Angelis quando Nettuno, Aprilia e Pomezia facevano le varie società di servizi, ma che a Zucchini va a genio e non da oggi. Provò con un Consorzio di comuni con capofila un ente del casertano ma senza fortuna, oggi l’idea è di affidarsi al gruppo Romeo. Sia per il patrimonio, sia per i tributi. Peccato che proprio il giorno dell’Epifania è uscita la notizia che il gruppo Romeo è finito in un’indagine per presunte collusioni con la camorra.
Ma qui è tutto “normale” eh…. Silenzio….