Hanno fatto in fretta e furia. Hanno approvato il rendiconto in giunta, oggi, dopo aver detto alla commissione bilancio questa mattina che non c’erano documenti da valutare. Lo hanno fatto approvando la delibera, lo schema di bilancio e la “relazione illustrativa al rendiconto” senza però allegare quest’ultima. Soprattutto lo hanno fatto dopo che ieri il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha ricordato che il tempo è scaduto.
Finalmente c’è uno Stato che si fa sentire, ricorda che esiste la legge e che va rispettata. Il precedente rappresentante del governo in provincia di Roma sembrava averlo dimenticato. Soprattutto quando concesse a Bruschini di ricandidarsi nonostante la mancata approvazione del bilancio 2011. Ecco, ora che ci sono i venti giorni sui quali facevano affidamento in Comune perché “si è sempre fatto così”, il commissariamento e il possibile scioglimento restano dietro l’angolo. Perché i venti giorni partono da ieri, dalla nota del Prefetto spedita oggi a tutti i consiglieri comunali, e perché il bilancio va approvato adesso entro il 3 giugno. Prima di farlo servono passaggi di non poco conto, come il parere dei revisori dei conti che vedremo cosa hanno da dire su 58 milioni di residui e un’amministrazione che porta un “avanzo” di 14 milioni, affermando con ciò di non amministrare o, peggio, di avere così tanti residui (che continuano a crescere) al punto di non essere più in grado di gestire la situazione. Altro passaggio è la documentazione ai consiglieri comunali. Completa.
Poi certo, nessun Comune viene sciolto se approva il rendiconto una settimana più tardi, non se ne ha memoria. E’ vero e per certi aspetti anche condivisibile, ma qui è una “abitudine” e a più riprese la Corte dei conti lo ha segnalato. Per questo il commissario è dietro l’angolo, cominciano a pensarlo persino in maggioranza…