Trasparenza, mense, centro-destra unito e silenzio sui rifiuti

consiglioanzio

Non sapremo mai, a meno di un’inchiesta dopo l’esposto di Marco Maranesi, perché non sono stati consegnati i documenti richiesti. Né ci interessa più. Il motivo? Intorno a questo tran tran per le mense si sta giocando ben altra partita, tutta interna al centro destra che governa, a quello che sta – starebbe – all’opposizione e a quello che non ha più rappresentanti in consiglio comunale.

La commissione trasparenza di oggi, alla fine, è servita a sfiduciare Andrea Mingiacchi. Il quale avrà mille difetti e avrebbe fatto bene a non accettare l’incarico a suo tempo – anche per i finanziamenti ricevuti dall’associazione che presiedeva e della quale è ancora punto di riferimento – avrà sbagliato a non imporsi la prima volta sul caso del decreto legislativo 33/2013 con il segretario e una settimana fa con la Santaniello, ma è la vittima sacrificale sull’altare di una ritrovata maggioranza. La notizia è questa. Vista la malparata giudiziaria, le indagini che stanno travolgendo il Comune e le recenti condanne il centro-destra di opposizione ha ufficialmente aperto un “ragionamento” con quello in difficoltà. Lo vedremo dal presidente della commissione trasparenza. Ah, giusto per la cronaca: era assente il capogruppo 5stelle che voleva partecipasse un suo delegato, cosa ovviamente impossibile.

Intanto anche Davide Gatti si accorge delle mense, sulle quali va detta una cosa: questa azienda è partita bene, ma si sta perdendo con il passare dei giorni. Non servono commissioni o altro, basta chiedere ai bambini – e chi li ha può confermare – i quali pure erano inizialmente entusiasti.

Alla grande attenzione per le mense non corrisponde, stranamente, quella sui rifiuti. L’ormai abile comunicatore Marco Maranesi fa sapere con un comunicato che anche in questo caso chiederà gli atti “con un’apposita richiesta di accesso” oltre a chiederne la pubblicazione totale sul sito, verbali compresi. Ah, chi ha dubbi si rivolgesse “presso Procura della Repubblica di Velletri e ad inoltrare un esposto come ho fatto io”.

Data la situazione che quotidianamente viene esposta in diversi gruppi facebook – il 3.0 dovrebbe seguirlo – noi vorremmo semplicemente sapere perché la gara per il servizio non va avanti. Anzi, si proroga – e costa milioni – uno che non funziona.

Di questo, nella “guerra” di comunicati che si sussegue, nessuno parla. Tanto meno di un’inchiesta che ha portato al sequestro di documenti relativi alla gestione di quel servizio e alle assunzioni in piena campagna elettorale, quando il “porta a porta” è iniziato senza copertura finanziaria come confermano i debiti fuori bilancio votati di recente in consiglio comunale. A proposito di assunzioni, speriamo siano veramente solo voci – le riportiamo così come le sentiamo – quelle di promesse di posti in cambio di denaro

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