Nel clima del tutti contro tutti che si respira ad Anzio l’auto-candidato sindaco Romeo De Angelis se la prende con Maranesi e Mingiacchi, mentre trova il modo di difendere l’ex assessore Del Villano e la dirigente Angela Santaniello. Quest’ultima paga il fatto di essere stata messa nel tritacarne della politica anziate e di non aver saputo dire no quando era il momento, ma il punto è un altro. Cosa c’entra Romeo De Angelis con Del Villano? Sono di partiti diversi, ufficialmente nulla, ma è noto che i politici di casa nostra – e in particolare quelli di centro-destra – amano trascorrere le giornate a fare “strategie”. Con l’attenzione rivolta sempre a “Luciano” – inteso come il sindaco Bruschini – che torna domani da una breve vacanza, e a “Candido” ovvero l’ex sindaco che ha rotto il fronte e con i suoi “straccioni della Vandea” ha rischiato di essere eletto e lì si è fermato. Perché del gruppo che ha portato in consiglio comunale sono più quelli che strizzano l’occhio a Bruschini e alla sua maggioranza di quelli che vorrebbero mandare a casa il sindaco. E che non hanno occasione migliore di questa fase che più confusionaria non si potrebbe al Comune di Anzio.
Da Fratelli d’Italia uno si aspetterebbe la richiesta di dimissioni, invece arriva la considerazione su quello che dichiara Maranesi…. Come se la città non avesse altri e più gravi problemi.
Capisco poco di queste dinamiche, da sempre. Quello che so è che mentre si pensa a cosa fa “Luciano” – che vedrebbe bene una futura intesa con parte del Pd, si dice, quella che più gli è stata vicina al ballottaggio perché “con lui almeno si ragiona” – e a quello che fa “Candido” – pronto a fare il salvatore della patria e rimettere insieme i cocci del centro-destra, la città affonda.
Ma interessa a pochi.