Le firme per il Paradiso sul mare, altra occasione per unire

gentiloni1-copia-561x420

La firma del ministro Gentiloni

Mo ricominciamo?” Sembra di sentirli i soloni della vetero politica di casa nostra. Prima la Villa di Nerone, adesso il Paradiso sul mare. Le firme, i banchetti, Facebook, gli incontri. …

È vero, a certa gente chi si impegna in modo civico dà fastidio. Soprattutto se documenta, spiega, fa incontri pubblici, non si ferma.  Chiara, Francesco e Silvia con l’aiuto di Claudio e di tanti altri hanno portato avanti per le Grotte di Nerone un progetto che oggi è all’attenzione della Presidenza del consiglio. Ben piazzato nella classifica del Fai anche se non finanziato, ora si spera che venga preso in considerazione dal governo.

Intanto l’area è monumento naturale, votato in Regione,  e poi Renzi e Franceschini potrebbero essere più sensibili del sindaco Bruschini e della delegata all’archeologia (o ex, dopo il rientro di Nolfi e Cafà non sappiamo) Valentina Salsedo.

Il sindaco prima ha snobbato il progetto Fai, poi ha messo la sua firma all’ultimo minuto, infine dopo mesi ha ricevuto il comitato e stanziato in giunta 35.000 euro rimasti una pia intenzione. Servivano per dire al Fai che il Comune ci sarebbe stato, ma il comitato ha dimostrato che sarebbero stati sufficienti pure per un piccolo ma significativo intervento di riqualificazione. Nulla.

Mo ricominciamo?” Sì, ricominciamo. E anche stavolta – mentre sul Paradiso si nota una rinnovata attenzione della politica, mentre siamo d’accordo che quel bene così non può stare – questa iniziativa serve a unire. Servirebbe, se non ci fossero pregiudizi di sorta. Invece….

Chiara, Claudio e Francesco con l’aiuto di Silvia e di tanti altri, con l’adesione di esercizi pubblici e commercianti, puntano a vincere. E a far vincere la città. Certo il Fai non dà quello che serve alla ristrutturazione ma il concorso “I luoghi del cuore”  è un’occasione di assoluto prestigio, in grado di richiamare anche investitori importanti e restituirci un gioiello. Se e come gestirlo, lo vedremo, ma intanto salviamolo.

Ieri sera ha firmato il ministro degli esteri Paolo Gentiloni insieme alla consorte. Dell’amministrazione ancora nessuno, né si è risposto a una lettera del Comitato. Già,  “Mo ricominciamo?

L’attenzione al territorio. Sì, quella dei cittadini…

discaricalavinio

Ci sono episodi degli ultimi giorni che sembrano lontani tra loro, vanno dalla cronaca di un’aggressione a quella di un sequestro, e passano per una nuova proposta legata alle Grotte di Nerone. Sono, in realtà, l’esempio di come l’impegno dei cittadini possa essere importante nella vita di una comunità e come un’amministrazione allo stremo faccia fatica a capire e quindi si limiti – quando va bene – a sopportare.

Invece quell’apporto, da qualunque parte provenga, è importantissimo. Dimostra un’attenzione dei cittadini  che questi amministratori non hanno. Basta vedere i rifiuti, ma anche le buche, l’assenza istituzionale all’incontro con Mandelli o le regole calpestate a ogni bilancio da approvare, i “non so” che vanno dalla biogas al porto.

Noi volevamo solo una pineta agibile per i nostri figli e nipoti” scrivono al comitato “Salviamo la pineta di Lido dei Pini”. Sono stati aggrediti, con una violenza inaudita e inspiegabile, si è tenuto un consiglio comunale surreale, così nella loro lettera  coloro che con senso civico hanno portato all’attenzione il caso  di quel polmone verde parlano di “schiaffo” dell’amministrazione.

E che c’entra un testardo comitato, come quello delle Grotte di Nerone, capitanato da tre cittadini di estrazione politico-culturale diversa, che dopo il brillante risultato con il Fai ora prova con il bando del governo? Semplice, mostra un’attenzione che il Comune, finora, ha dato (a fatica) fra l’altro stanziando una somma mai messa a disposizione. Vero, i soldi del Fai non sono arrivati, ma anche senza quelli era il caso di avviare un procedimento. Finora nulla, adesso speriamo che il sindaco voglia “sposare” questa nuova iniziativa, coinvolga il Comune, vada dal ministro Dario Franceschini a perorare la causa di quel lembo di territorio che ha bisogno urgente di interventi. A prescindere da chi li propone.

Infine la storia del sequestro di una discarica abusiva nella zona di Lavinio. Senza un comitato, anche lì, e senza la denuncia presentata personalmente da Chiara Di Fede, non sarebbe successo nulla. Diciamo che era difficile accorgersene, è vero, ma non è stato facile neanche consegnare immagini e segnalazione. Il che, forse, è ancora peggio.

Ma alla fine abbiamo un risultato, frutto di quell’attenzione che ciascun cittadino dovrebbe avere. Insediandosi a Latina il prefetto Pierluigi Faloni ha detto che “le telecamere sul territorio sono gli occhi dei cittadini“. Assolutamente condivisibile.

Vige, invece, ad Anzio ma non solo, il “chi te lo fa fare”  o – se lo fai – il “chi c’è dietro, che vuole fare….“.  D’altro canto i dinosauri della politica di casa nostra il senso civico sembrano averlo dimenticato da tempo.

Luoghi del cuore, la città che vince. Se il Comune ci avesse creduto…

luoghicuoreclassificafinale

Un piazzamento insperato in partenza, il 54° posto in Italia, il quarto nel Lazio, il terzo tra i siti archeologici della regione. Le Grotte di Nerone entrano a pieno titolo tra i potenziali interventi del Fai, il Fondo per l’ambiente italiano, attraverso “I luoghi del cuore”. A vincere è stato senza dubbio il comitato che si è battuto per arrivare a questo risultato, ma la vittoria è anche della città che ha risposto. Senza guardare colori politici, senza pensare a cosa volessero fare “dopo” Chiara, Francesco, Silvia e tutti quelli che sono stati loro più vicini. Anzio, la villa che cade a pezzi, le grotte e ciò che Nerone – ma chi l’ha preceduto e poi seguito – ci ha lasciato, entrano nelle “linee guida”. Finalmente anche il sindaco sembra essersene accorto, al punto che martedì riceverà il comitato per stabilire il da farsi. Poi magari non arriverà un euro, ma finalmente si avrà un “quadro” definito. Finora si è andati avanti, soprattutto nella gestione, per tentativi ed errori. Basta pensare che abbiamo un museo archeologico e delle visite si occupa quello dello sbarco, previa rimborso ai volontari.

Diciamolo chiaramente, se il Comune avesse creduto in questa iniziativa Anzio poteva avere maggiori possibilità. Invece nei “ragionamenti” della politica di casa nostra, come sempre, si è guardato al dito anziché alla luna. Si è pensato – l’ho scritto tante volte – che quel metodo, quella singolare  formazione, volessero chissà cos’altro e non semplicemente la tutela di un bene della città. E poi non avevano punti di riferimento, non c’era un assessore, un delegato, un consigliere a perorare la loro causa. Non chiedevano soldi per qualche manifestazione di bassa lega. Hanno fatto i cittadini e peccato il Comune abbia scelto un basso profilo. A Formia è andata diversamente e il sindaco è giustamente orgoglioso del primo posto raggiunto. Perché i beni sono abbandonati al loro destino un po’ ovunque, ma poi c’è modo e modo di comportarsi quando parte una campagna del genere. Qui, almeno, siamo ancora in tempo per stabilire le linee guida. La città ha vinto, i se e i ma non fanno la storia, adesso si cerchi di scriverne una diversa. Sindaco in testa.

Luoghi del cuore, quei rompiscatole del comitato. Vero sindaco?

luoghicuore1

La firma va bene, ma addirittura l’accordo sul progetto da presentare al Fai, il Fondo per l’ambiente italiano. Che strani questi del Comitato di tutela della villa e grotte di Nerone, quante cose pretendono da un sindaco. A me sembra di vederlo, il buon Luciano Bruschini, insieme a personaggi di rilievo della sua maggioranza, a dire “Oh, ma questi che vogliono…

E’ noto che per quanti sono abituati a fare politica – p rigorosamente minuscola – dietro a ogni iniziativa deve esserci un secondo fine. Qui, come detto in passato, si sono messi insieme una candidata alle primarie del Pd di area Sel (Silvia Bonaventura), un esponente del Pd (Francesco Silvia) e una candidata di Fratelli d’Italia che sosteneva Candido De Angelis sindaco (Chiara Di Fede) che nel frattempo è pure uscita dal partito. A loro si sono aggiunti cittadini di ogni risma, ben 6.215 hanno firmato e portato la Villa di Nerone al primo posto in Provincia di Roma, al terzo nel Lazio, al trentottesimo in Italia. E vuoi mettere che la guida delle partecipatissime visite e iniziative del comitato c’era a illustrare l’iniziativa quella “pasionaria” di Maria Antonietta Lozzi Bovantura? E che nel comitato c’è quel “rivoluzionario” di Paolo Prignani? E poi quanti rompiscatole in quel gruppo…. Non solo, hanno usato internet per votare, i social network, quelli che nel Comune 3.0 dovevano essere la norma ma che sono ancora ignorati. Hanno coinvolto come testimonial professionisti di Anzio affermati in Italia. No, no…

Lo vedo il nostro sindaco con Tontini, Zucchini, Borrelli, un po’ meno Amabile o Attoni ,affrontare il tema e dire: “Oh, ma questi che vogliono fare, hanno rotto anche le scatole per i lavori di protezione finiti a una ditta con interdittiva antimafia…” E a immaginare chissà quale scenario.

Niente, vogliono fare, semplicemente i cittadini. Li hanno già fatti prodigandosi in questa iniziativa che è nota e apprezzata in tutta Italia grazie al Fai. O forse sì, qualcosa vogliono fare e hanno già fatto: Politica. Stavolta la maiuscola è necessaria. Nel senso che hanno individuato un bene da tutelare, lo hanno “adottato”, proposto al Fai, e hanno iniziato un’opera lunga e difficile per arrivare al risultato che consente – automaticamente – l’inserimento nelle linee guida Fai 2015 e un eventuale intervento con finanziamento, sia pure di piccola entità.

A quest’ultimo passaggio manca l’accordo Comune-Comitato, da presentare al Fai. Senza di quello non si va avanti.

Ecco cosa vogliono i rappresentanti del Comitato, i componenti e tutti i cittadini che hanno firmato. C’era anche il sindaco, tra i 6215, speriamo non l’abbia fatto solo per una questione di facciata. Quelle lasciamole alla politica. Minuscola voluta, è ovvio.