
Ad Anzio non sarà un giorno qualunque, quello di domani, sabato 26 febbraio 2022. E sarà importante esserci, perché saremo in piazza a ribadire il no a qualsiasi forma di criminalità. La manifestazione si chiama “Il silenzio è mafia” e sappiamo bene quanto lo stare zitti, evitare di denunciare, essere omertosi, equivalga a far crescere chi fa del malaffare il suo mestiere. Allora andare in piazza equivarrà a dire che esiste un tessuto sano che non ha nulla da dividere con ‘ndrangheta e camorra che da tempo qui hanno messo radici e fanno affari. Che si sono pericolosamente avvicinate alle amministrazioni pubbliche.
Sarà il modo di dire, tutti insieme, che esiste chi è diverso e non si piega. Lo faremo come giornalisti che da anni seguono le vicende del territorio, con chi approfondisce questi aspetti professionalmente, con i rappresentanti di partiti (senza bandiere, è meglio), associazioni, ma anche semplici cittadini stanchi di uno stato di cose che l’operazione “Tritone” ha solo scoperchiato. Nessun giustizialismo ma tanta voglia di dire basta.
Anzio e Nettuno hanno dimostrato, negli anni, di avere anticorpi. Fu così negli anni ’80 contro il racket, fu così quando al passaggio del corteo “Contro ogni crimine” i commercianti abbassarono le serrande, sarà così domani.