Nel cartellone Summer time, messo in piedi ad Anzio in fretta e furia e al termine di una crisi politica farsa, c’è anche l’Armata brancaleone. O ci sarebbe, è il caso di dire, dato quanto accaduto negli ultimi giorni. Per quello che sta succedendo, sembrano più che un’armata brancaleone dei dilettanti allo sbaraglio quelli che stanno gestendo gli eventi di una stagione iniziata in ritardo, con i primi rinvii, un clamoroso annullamento e vicende a dir poco singolari. A Villa Adele ma non solo.
Proviamo a fare un po’ d’ordine. Ieri sera, al concerto degli Stadio, c’è chi aveva prenotato on line il biglietto ma non ha trovato il tagliando con tanto di timbro Siae, bensì un elenco di nomi nei quali era inserito. Poi, una volta dentro, c’è chi ha scoperto di non avere le sedie. Cose denunciate (ah, il 3.0….) sui social network e riprese dai siti locali dopo un altro spiacevole episodio: i giornalisti sgraditi dovevano restare fuori nonostante una disposizione del sindaco sugli accrediti. La mediazione del responsabile dell’ufficio comunicazione sarebbe stata presa come una sorta di lesa maestà dall’assessore Laura Nolfi e dal delegato al turismo Luciano Bruschini.
Motivo? Quei giornalisti avevano “osato” tirar fuori la storia di Antonio Giuliani che ha scoperto per caso di essere inserito nel tabellone degli eventi estivi e di doversi esibire a Villa Adele il 24 agosto. Ha provato a mettere una pezza l’agenzia Soarin Event che con il suo comunicato conferma, però, l’improvvisazione che c’è in questo Comune. Chi organizza, infatti, scagiona l’amministrazione, chiede scusa e via discorrendo, ma ammette di aver mandato un programma nel quale Giuliani c’era e che, quindi, in Comune è stato copiato e incollato pari pari. Chi doveva controllare? Chissà….
Villa Adele ma non solo, perché questi ficcanaso dei giornalisti, avevano scoperto pure che a Lavinio, alla festa organizzata dal consigliere Antonio Geracitano (e lo scorso anno pure finanziata dal Comune, per il 2016 ancora non sappiamo) lo spettacolo era gratis ma le sedie si pagavano…. Anche qui, la rettifica è stata peggiore della notizia: non si pagavano le sedie, ma chi le voleva doveva prendere un biglietto della lotteria. Il buon Corrado Mantoni, quello che con la sua Corrida e i dilettanti allo sbaraglio ha fatto fortuna, se la starà ridendo da qualche parte. O starà rimpiangendo di non essere fra noi perché ad Anzio avrebbe avuto tanto di quel materiale….
Quello che, dal punto di vista formale e della trasparenza, noi cittadini ignoriamo. L’unico atto pubblicato è quello per allestire la platea di Villa Adele, il resto non si sa. C’è una interrogazione in tal senso di Andrea Mingiacchi (Pd) che ricorda come sia stato fatto un bando per gli spettacoli e chiede di sapere quali e quante proposte sono arrivate, chi è stato scelto e con quali criteri, quanto costa il tutto, se ci sono iniziative extra bando e via discorrendo. Per ora è rimasta lettera morta. Da questo umile spazio facciamo appello alla responsabile della trasparenza e anti corruzione, la segretaria Marina Inches, affinché sia semplicemente rispettata la legge e i cittadini sappiano quanto costa, chi ha scelto, come e perché le offerte per questa Summer Time che sta creando più problemi che altro.
Già che ci siamo, poi, notiamo sui volantini la presenza di sponsor. Bella iniziativa, non c’è dubbio, ma esiste un capitolo in entrata di quei fondi? E dov’è? E per cosa sono stati utilizzati? Speriamo non sia vero, infine, ma a quanto sembra il cellulare che compare su manifesti e volantini è quello di un dipendente del Comune che in realtà per l’ente si occuperebbe d’altro….
E’ tutto a posto, tranquilli, mancano solo i campanacci e i fischietti della Corrida: benvenuti alla Summer time di Anzio
Un pensiero su “Anzio, l’estate (senza trasparenza) dei dilettanti allo sbaraglio”