
Il teatro di Villa Adele (foto il Granchio)
Di ufficiale non abbiamo nulla, gli atti di questa travagliata “Summer time” alla faccia della trasparenza e della legge ancora non li conosciamo. Figuriamoci se possiamo sapere quanti ingressi gratuiti spettano al Comune.
Siamo alle voci, allora, a quello che agitati organizzatori pubblici dicono a mezza bocca. Scopriamo che il problema dei giornalisti di qualche sera fa è stato dettato anche dal fatto che fossero troppi per una stessa testata. Strano, il sindaco ha stabilito due per ogni giornale…
Comunque siamo a 100 ingressi gratuiti, posto più posto meno (questo si racconta) e per i giornalisti c’è molta confusione. Togliamo qualcuno che “approfitta” mandando altri al suo posto – ma poi fornisce comunque regolarmente presentazione e resoconto dell’evento- va ricordato che giornalisti o collaboratori di testate sono lì per lavorare. Non è, la Siae potrà corregerci, un ingresso gratis ma un accredito che è cosa diversa. Se ne è accorto anche il sindaco e glie ne va dato atto.
Così com’è altro il sacrosanto ingresso per i disabili, ai quali questo piccolo beneficio potrà anche essere riconosciuto. Non è con loro che gli organizzatori – cambiano spesso, ma il loro atteggiamento è sempre lo stesso – devono guadagnare.
Poi il Comune ha dalla sua una serie di posti destinati a sindaco, assessori e consiglieri. La giunta è composta da 8 persone, con accompagnatore fa 16, i consiglieri sono 24 e con accompagnatore diventano 48. Siamo a 64. E’ stato sempre così, sia chiaro, anzi forse pure peggio, ma non è più tempo di certi favoritismi. Poi ci saranno autorità vere o presunte, ingressi di favore, qualche tecnico o simile che fa “imbucare” chi dice lui e si fa presto ad arrivare ai 100 se non di più. Sarebbe interessante saperlo ufficialmente.
Ecco, si abbia il coraggio di ammettere che oltre a fornire un palco e una Villa che ogni sera che aprono costano alla collettività 3.000 euro circa (almeno tanto era lo scorso anno, di questo ignoriamo ancora i costi) il Comune dà un contributo a chi organizza gli spettacoli del quale non conosciamo ancora i criteri di scelta, ma sappiamo a cosa serve: far entrare gratis sindaco, assessori e consiglieri.
A questo punto prendersela con i giornalisti è facile e scontato, provare a scaricare le responsabilità su chi se ne occupa in Comune anche. I problemi sono evidentemente altri. Ma quelli, alla po-li-ti-ca e al suo sottobosco, interessano poco.