Non c’è da scandalizzarsi se la maggioranza che guida la città di Anzio si ritrova in pizzeria e fa il punto della situazione. C’è da preoccuparsi se veramente gli argomenti hanno riguardato tutto fuorché le emergenze da affrontare. A meno che non si voglia davvero immaginare che l’attività che sta svolgendo l’ex consigliere di Forza Italia Marco Maranesi, insieme a un veterano della politica locale come Paride Tulli – aperto sostenitore di Luciano Bruschini al ballottaggio di due anni fa – non venga considerata un’emergenza.
Sarebbe grave, perché prima di preoccuparsi di loro, delle elezioni, di spostare il tiro su ciò che sarà solo nel 2018 – salvo altri scossoni – forse in maggioranza qualche domanda dovrebbero porsela. Anzitutto rileggendo l’articolo 48 del decreto legislativo sugli enti locali, quello che riguarda il ruolo della giunta.
Pazienza Maranesi e Tulli, con Del Villano che ormai si assenta da tempo si vedrà, ma a nessuno viene in mente di chiedere a Patrizio Placidi il motivo per il quale ha tanta attenzione sulla mancata assegnazione della gara all’Ecocar-Gesam?
Ma nessuno legge, sente quello che si dice apertamente e in ogni angolo, avverte le tensioni palpabili?
Eppure l’argomento è serio. Serissimo. Parliamo di un’azienda che – a oggi – è gravata da interdittiva antimafia. Perché tanta attenzione? E’ comprensibile che Placidi si preoccupi dei lavoratori che sono stati esclusi dalla seconda arrivata, ma il ruolo dell’assessore non è quello di informare i giornali che la decisione sull’interdittiva è in arrivo (e comunque la Prefettura rivaluterebbe alla luce attuale l’emissione o meno del certificato) o di preoccuparsi dei pezzi di carta di una gara, persino “diffidare” a firmare il contratto con la Camassa ambiente. Ma scherziamo?
Un assessore all’ambiente deve (dovrebbe) preoccuparsi della pulizia o non della città. Deve (dovrebbe) dare corso al programma con il quale la sua maggioranza ha vinto le elezioni. E i consiglieri dovrebbero essere lì a chiedere spiegazioni. Ad esempio se “La cura dell’ambiente e in genere quella del mare che ha dato luogo a Bandiera blu” è ancora o meno “attività fondamentale dell’amministrazione“.
Questo era scritto nel programma, insieme a tante altre cose, di ciò e non delle gare (e del personale da assumere) dovrebbe occuparsi un assessore. Di questo dovrebbero parlare – ma ignoriamo se lo hanno fatto o meno – i consiglieri di maggioranza riuniti in pizzeria, a cominciare dai più giovani e finora deludenti per come si sono “allineati“.
Della mancata firma del contratto, delle pressioni che sono evidenti, di un programma inattuato, deve (dovrebbe) chiedere conto l’opposizione.
Come si fa a non essere d’accordo con te, Gianni? 🙂
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