Passa il consuntivo, i dubbi che restano e…

Il vice sindaco Giorgio Zucchini

Il vice sindaco Giorgio Zucchini

Poche righe dell’ufficio comunicazione di Anzio per ricordarci che il consuntivo è stato approvato “con il parere favorevole dei revisori“. Senza era un po’ difficile farlo, ovvio, ma quello che oggi è successo in aula qualche problema continua a porlo al sindaco e alla sua maggioranza.

I quali, ne siamo certi, resteranno al loro posto fino al 2018 ma oggi non avevano altra strada che approvare il conto così com’era, incuranti di aver calpestato le regole per l’ennesima volta e di essersi sbrigati solo dopo la diffida del Prefetto. Intanto il parere favorevole: il “copia e incolla” delle relazioni dei revisori è normale, ci spiegano, sono atti predisposti così e ai quali si aggiungono i parametri del Comune al quale ci si riferisce. Lo scorso anno, a parametri immutati, gli stessi revisori diedero parere contrario (poi rivisto), adesso hanno copiato e incollato tutto escluso il parere. Firmato, ancora una volta, da due su tre componenti del collegio. La terza, come un anno fa, era malata.  Verrebbe da chiedere il certificato, lo stesso sindaco ha riferito che l’assente è “nei limiti di legge” ma che si farà sentire. Speriamo.

Quello che non è nei limiti è il rispetto dei tempi entro i quali, secondo il decreto legislativo 267/2000 e il regolamento di contabilità, i consiglieri dovevano avere la documentazione a disposizione. Sono 20 giorni prima dell’assise, compresa la relazione dei revisori, c’è chi afferma 5 anche se nel regolamento di Anzio è scritto 20, ebbene è arrivata lunedì dopo le 13, a Eugenio Ruggiero addirittura ieri. Questa e altre vicende procedurali hanno indotto il Pd a lasciare l’aula, dopo aver dichiarato nulla la seduta.

La maggioranza (13 voti alla fine, solo uno in più del necessario) è andata dritta. Vai a spiegare a chi ha delle perplessità che forse sono stati davvero commessi degli errori procedurali. Che sotto sotto, tra una scusa e l’altra, qualche documento non è arrivato nei tempi e che era il caso di rinviare. Forse tra una quindicina di giorni Bruschini non sarebbe riuscito nemmeno a tenere insieme quei 13. Intanto sui banchi dell’opposizione qualcosa è successo: il Pd è uscito, Fontana e Ranucci hanno sollevato diverse perplessità e non hanno partecipato al voto, De Angelis è arrivato dopo, Cristoforo Tontini pure non ha votato, il solo Eugenio Ruggiero è rimasto e si è espresso contro. E’ un dato che lasciamo agli analisti.

E perché Zucchini, alla fine, ha ritenuto di dover far mettere a verbale una sentenza del 2011 del Tar Puglia (ci sono norme perfino cambiate, da allora) che dava ragione a chi non aveva allegato per tempo il parere dei revisori? Il vice sindaco sa bene di essere fuori dai termini e che decine di sentenze vanno in senso contrario.

Una cosa è certa, non c’è stato dibattito su residui, inesigibili, avanzo di amministrazione che ora andrà vincolato – sul preventivo – come fondo “rischi” per i crediti che non riscuoteremo mai, sui ritardi per un atto tecnico che ogni anno va presentato il 30 aprile ma che ad Anzio, tra guasti informatici e febbri, trova sempre il modo di essere spostato.

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