Il consuntivo è a posto, chiediamo scusa. Però quel copia e incolla….

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Dobbiamo delle scuse al sindaco, al suo vice e assessore alle finanze, al dirigente dell’area. Il consuntivo 2014 che tanti grattacapi ha dato e ha portato Luciano Bruschini persino a gridare al complotto, è a posto. Lo certificano i revisori dei conti, largamente fuori dai termini così come l’intero rendiconto che doveva essere approvato dal consiglio comunale entro il 30  aprile ma andrà in votazione solo domani e dopo un sollecito del Prefetto, pena lo scioglimento del Comune.

I revisori hanno trovato ben poco da dire sui residui, che continuano a essere un problema e addirittura risalgono in parte a prima del 2010, tanto meno sul maxi avanzo di amministrazione. Vorrà dire che ha ragione il sindaco, insieme all’amministrazione, e che davvero quella che è parsa ai più una corsa a ostacoli – “condita” dal solito guasto informatico – è stata una visione distorta di chi è all’esterno. Se abbiamo sbagliato, le scuse sono dovute, però a leggere la relazione dell’organo di revisione per il 2014 ci siamo accorti che alcuni passaggi sono gli stessi dell’anno precedente. Perlomeno le criticità rilevate. Stai a vedere che hanno fatto copia e incolla anche loro?

Speriamo proprio di no, anzi ne siamo quasi certi perché a criticità immutate e fatte rilevare – che per il rendiconto 2013 portarono a una bocciatura poi “rivista” da due dei tre revisori – stavolta arriva subito il parere favorevole. Stranezze della finanza pubblica, chissà… O saranno cambiati i parametri o, forse, l’atteggiamento o – ma pensiamo sempre a male – i giorni tra guasti informatici, malattie, e via discorrendo saranno serviti a ragionare meglio e a mettere le cose a posto per davvero.

Certo non sappiamo a quanto ammonta la mancata quadratura del bilancio definita “di lieve entità” (come se in casa di ciascuno di noi i conti con la banca non tornano, però non sappiamo di quanto….), né quanti residui sono certi ed esigibili e quanti non. Sappiamo, questo sì,  che da un anno all’altro inventario e patrimonio non ci sono e che fatichiamo ad avere entrate. Ignoriamo la considerazione che hanno avuto i revisori per quanto affermato dalla Ragioneria dello Stato e dalla Corte dei conti. Sappiamo che il parere è favorevole e non possiamo che prenderne atto.

Restano dei dubbi, li chiariremo (forse) quando si presenterà il preventivo nel quale necessariamente una quota dei residui andranno inseriti in bilancio come fondo per gli inesigibili a rischio.

Un’ultima annotazione: ma Anzio ha tre revisori, come previsto per legge, o due? A firmare il rendiconto, per il secondo anno consecutivo, sono infatti solo due dei tre professionisti incaricati. Non sarà mica come la vicenda di posta certificata, guasti informatici e quant’altro dell’area finanziaria? Speriamo proprio di no, ma sarebbe il caso di chiarire perché c’è chi non firma e – eventualmente – qual è il motivo.

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