E’ passato il messaggio che la Gesam-Ecocar abbiano fatto un ribasso anomalo nell’offerta che ha consentito loro di vincere la gara d’appalto per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. In realtà sembra che il ribasso non sia tale da giustificare l’anomalia ma che l’azienda arrivata prima debba “spiegare” i 70 punti che gli ha concesso la commissione consentendogli di vincere.
Della serie – e speriamo di aver capito male – io ti do 70 punti, il massimo, però tu mi spieghi come fai a darmi i servizi per i quali io ti ho riconosciuto quel punteggio. Domanda: se avevo dubbi, non potevo dargliene di meno?
Certo è che tutti in Comune sapevano che l’offerta era anomala e tutti, anche all’esterno, immaginavano di riferirsi al prezzo offerto troppo basso. Invece si tratta di poche centinaia di migliaia di euro rispetto agli oltre 30 milioni a base di gara. Va ricordato che mandataria della cordata vincitrice è la Ipi, sottoposta a interdittiva antimafia, particolare fatto rilevare anche dalla seconda classificata nell’appalto, la Camassa ambiente, che ne ha chiesto l’esclusione.
Interdittiva della quale si conoscerà l’esito solo a metà gennaio, quando sono attesi anche i chiarimenti che la ditta aggiudicatrice dovrà fornire sulle “anomalie” riscontrate dalla commissione. Se magari qualcuno ci spiegasse di quali “anomalie” si parla sarebbe già un passo avanti. Al contrario della gara per le mense, però, su questa dei rifiuti c’è stranamente meno interesse e della politica e dei media di casa nostra.
Un pensiero su “Gara rifiuti, se il problema non è il ribasso…”