Sul porto sono sempre stati molto attivi, gli va riconosciuto. Di seguito la nota inviata dal meetup “Grilli di Anzio” sull’incontro dei giorni scorsi a Latina. Una sola precisazione: chi scrive trova singolare che a concessione data ci sia ancora chi provi a mettere ostacoli, non avendo partecipato a iniziative pubbliche né ai processi decisionali – osservazioni per le conferenze dei servizi, per esempio – forse perché non interessati o semplicemente perché Grillo, allora, faceva il comico…
Detto ciò, la nota centra il problema che oggi non è il progetto, ma una società a maggioranza pubblica intorno alla quale troppe cose non sono trasparenti. Eccola:
“Il Meetup Grilli di Anzio e’ venuto a conoscenza solo il 25 agosto dell’intenzione, da parte di uno dei Meetup tina, di creare un coordinamento che ha come unico scopo quello di bloccare i lavori di ampliamento del porto di Anzio. Il nostro Mu ha partecipato solo per due ragioni: la prima, capire con documenti alla mano se è imputabile al porto di Anzio un aggravamento dell’erosione costiera che colpisce Latina, Sabaudia e Terracina; la seconda, sapere come mai non è stato coinvolto il nostro gruppo fin dal primo momento, visto che noi siamo gli unici sul territorio ad aver affrontato la questione “Capo d’Anzio” con documenti ufficiali e interrogazioni in regione. Nel corso della riunione non è stato fornito alcun documento scientifico o simulatore di correnti marine anzi, si è parlato di una serie di concause come l’abusivismo edilizio sulle dune mobili della costa, ma anche della presenza dei fiumi e della punta di torre Astura. Nel nostro intervento abbiamo potato una serie di informazioni concrete sullo stato dei lavori e dell’iter burocratico e finanziario della Capo d’Anzio,condivisi con la consigliera regionale del M5S Gaia Pernarella. I Grilli di Anzio vedono la questione in altri termini, ossia controllo delle fasi, gestione pubblica intoccabile e trasparenza. Vogliamo uno sviluppo portuale sostenibile e pubblico. La riunione si è conclusa con la promessa di un nuovo incontro l’8 settembre quando porteremo a conoscenza dell’Assemblea la nostra decisione di non partecipare a raccolte firme ,petizioni o interrogazioni aventi come oggetto l’erosione“