Capo d’Anzio, Comune e “scarpe nuove”…

consiglioanzio

Diceva il “Parente“, calzolaio ad Anzio Colonia, “cugino mio, levi la sola e metti er tacco, meglio che te fai le scarpe nove“. Ricordi d’infanzia e di una figura professionale che non c’è più, ma che ben illustrano la situazione della società Capo d’Anzio e – più in generale – dell’amministrazione che guida la città.

Andiamo con ordine. Il consiglio d’amministrazione della società ha approvato ieri il bilancio che adesso andrà in assemblea. Chiude a pareggio, dopo aver sistemato “sola e tacco” ovvero dopo aver inserito i presunti introiti delle Cooperative di ormeggiatori che hanno usato senza titolo le aree da luglio 2014 ad aprile di quest’anno. C’è una perizia, prudenzialmente il consiglio d’amministrazione ha inserito una minima parte nei conti, un’altra è tra i rischi, ma il bilancio quadra.

Difficilmente servirà a salvarci dalla cessione a Marconi, ma è un passo in avanti. Con un problema che il presidente Ciro Alessio Mauro conosce bene: gli ormeggiatori hanno usato senza titolo le aree, ma la Capo d’Anzio sta usando attraverso l’accordo raggiunto e ormai da prorogare catenarie e quant’altro di loro proprietà. Andare a chiedere alle cooperative gli arretrati non sarà una passeggiata di salute o quantomeno si compenserà con ciò che dobbiamo loro per le attrezzature. Comunque lo stesso consiglio di ieri ha fatto un notevole passo in avanti: il sito della società che risulta “in costruzione” sarà adeguato alle norme sulla trasparenza.

Di porto si è accennato ieri in Consiglio comunale, ma aspettiamo ancora la relazione del professor Cancrini e una serie di delucidazioni che il sindaco, anche stavolta, non darà.

Ieri Luciano Bruschini ha portato a casa il bilancio, com’era prevedibile, ancora una volta calpestando le regole ma qui è la norma e il Prefetto di Roma è di manica larga.Pagheremo per anni 25 milioni di “buco“, siamo al pre dissesto, ma importante era andare avanti.

Per quanto riguarda le dimissioni di Zucchini com’era ampiamente prevedibile “hanno esagerato” i giornali. Serve il famoso “cambio di passo“, ma sì… Intanto teniamoci questo e andiamo avanti trascinandoci fino al 2018.

Per la verità i giornali hanno scritto ciò che avveniva in maggioranza, l’ennesima pantomima di una classe dirigente – vecchia e giovane – arrivata al capolinea e “accerchiata” non dai 5Stelle e dal sindaco di Nettuno (al quale ieri è stato dato fin troppo spazio)  ma da indagini a non finire. Che non arriveranno a conclusione come tante altre, ma fanno emergere un modo di fare verso il quale serve assoluta discontinuità.

Le famose “scarpe nuove” consigliate dall’amico calzolaio…

 

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