La cittadinanza onoraria a Roger Waters va annoverata tra gli atti più importanti fatti dal sindaco Luciano Bruschini e – in generale – dalla classe dirigente di questa città nel corso degli anni.
Ne abbiamo eco ancora oggi, con il film “The Wall” che esce nelle sale il 29 e 30 settembre e sarà proiettato anche ad Anzio. Bene ha fatto il sindaco a ribadire di essere orgoglioso delle scene girate qui. Dobbiamo esserlo tutti.
Questa è la conferma che Waters – che ha girato parte delle scene a Tor Caldara – “tiene” alla cittadinanza conferita e che averlo tra gli anziati – sia pure in modo onorario – era ed è una grande occasione.
Se cominceremo, una volta per tutte, a immaginare lo sbarco come un momento sul quale costruire e non fare pagliacciate fuori dalla storia, allora il legame con Waters sarà la grande occasione.
Immaginiamo un vero museo, legato alla Normandia, legato alla liberazione di Roma, un percorso a ritroso verso i luoghi di sfollamento dei nostri padri e dei nostri nonni, la costruzione di una memoria che parli al mondo di pace. E che lo faccia tutto l’anno, non solo il 22 gennaio.
Certo, i soldati mascherati e irridenti che ci hanno riservato le ultime ricostruzioni “storiche” vanno nella direzione esattamente opposta.
Allora il sindaco Bruschini decida se investire sulla “risorsa” Waters in un progetto di respiro europeo e fare finalmente dello sbarco alleato un reale biglietto da visita della città, o restare a compiacersi di un concittadino così illustre tenendosi però le carnevalate.
ps, nota polemica: i cancelli delle scuole di via Ambrosini e le parti “visibili” al passaggio dell’illustre cantante vennero verniciati in occasione della cittadinanza onoraria. Il resto delle inferriate era arrugginito e nel frattempo è peggiorato….