Leggi le agenzie di stampa e importanti società di tutta Italia rendono nota l’approvazione del loro bilancio, riportando dati e illustrando i documenti. Qui la società più importante del territorio, incaricata di realizzare e gestire il porto, partecipata al 61% dal Comune, ha approvato il suo primo bilancio in attivo – come leggiamo dalle pagine del Granchio in edicola – ma non sente il bisogno di rendere noti i dati.
E’ storia vecchia, la Capo d’Anzio e in particolare il sindaco che rappresenta i cittadini che detengono il 61% delle quote, preferisce non comunicare. Non lo fa neanche quando il bilancio è positivo e ovviamente non ci aveva mai fatto sapere nulla dei piani finanziari e delle decisioni adottate per l’inversione del crono-programma. Tanto che in assemblea dei soci votava una cosa e in consiglio comunale ne annunciava un’altra.
Il bilancio, a dire il vero, dovrebbe essere sul sito del Comune, ma alla sezione “società partecipate” l’ultimo documento è del 2013. Speriamo che chi si occupa della trasparenza per l’ente voglia preoccuparsene. E che magari qualcuno dell’opposizione chieda copia di quel bilancio per far vedere ai cittadini – proprietari del 61% – come è stato possibile chiudere in positivo ed evitare di dover liquidare la società se fosse arrivato il quarto bilancio in perdita. Sappiamo della decurtazione degli emolumenti di presidente e amministratore delegato, gesto assolutamente nobile, ma ignoriamo il resto. A cominciare dall’ammontare dei debiti a fine 2014 e a come si intende affrontare la vicenda del “Life”.
Tranquilli, non è l’unico bilancio sul quale vige il silenzio. Il consuntivo del Comune andava approvato entro fine aprile, siamo al 4 maggio e nemmeno c’è l’ombra di una convocazione del consiglio comunale. Sembra che i conti non tornino e i revisori abbiano più di qualche perplessità. E’ vero? E perché non c’è ancora il consuntivo per il quale si è fuori dai termini, aspettando magari una “provvidenziale” proroga? Anche qui, l’opposizione tace.