E’ noto che questo spazio è a disposizione per le repliche. L’assessore Laura Nolfi ha voluto dire la sua su quanto riportato nel blog, sulla scorta di notizie comparse on line. Una premessa la faccio io: la disposizione del segretario di lasciare la stanza esiste ed è stata persino notificata all’assessore, questo per dire il clima generale nel quale si vive…
“Usavo già quella stanza da mesi – spiega la Nolfi – si svolgevano delle riunioni, poi dopo l’incendio l’ho utilizzata ancora di più perché l’ufficio che avevo al secondo piano ci sono lavori da svolgere. Normalmente una volta che esco la chiudo, questa mattina la funzionaria è arrivata prima del previsto ma io ero in Comune, a Villa Sarsina, e sono stata chiamata dai vigili perché altrimenti avrebbero sfondato la porta. Francamente non capisco, ieri con la Ceccarini siamo state in quella stanza, lavorando fianco a fianco, non c’era e non c’è alcuna volontà di tenere fuori nessuno, anzi auspico che possa avere al più presto la firma digitale perché al momento neanche può firmare gli atti. Comunque ero dal sindaco per fargli vedere delle delibere e ho subito messo a disposizione la chiave, mi spiace ma non c’è nulla di tremendamente vero“.
Rispetto al materiale: “Non c’è proprio niente da nascondere, avevo delle mie cose e ho chiuso come fanno tutti, voglio anche precisare che al momento non ci sono interinali che lavorano lì ma sono ai servizi sociali. Per l’assessorato di mia competenza li abbiamo chiesti perché siamo sotto organico e speriamo di averli. Il data entry, invece, è una cosa che c’era quando sono arrivata ma al momento nessuno sta lavorando a una cosa del genere“.
Infine: “Mi sembra ingeneroso chiedere di togliere la delega per qualcosa che non ho fatto. Comunque io penso di essere l’ultimo dei problemi per l’amministrazione“.
CIVITAVECCHIA – Più che una casa comunale, Palazzo del Pincio sta diventando una vera “casbah”, all’interno della quale, oltre alle rese di conti quotidiane tra i vari esponenti del centrodestra, si stanno consumando anche scontri frontali tra gli stessi dirigenti dell’Amministrazione comunale.
Era un articolo di tanto tempo fa ed è storia.
da sepere it. : La storia serve innanzitutto per imparare e preservare il ricordo dei fatti accaduti, per prenderne atto e capire come la civiltà si sia evoluta negli anni. Lo studio della storia comprende fatti relativi a una data epoca, a un avvenimento o ad una serie di avvenimenti riguardanti una precisa collettività umana: un popolo, una generazione, un Paese. La storia, però, riguarda anche le arti, la musica e la scienza. Essa non è solamente una materia o un metodo scolastico per “imparare qualcosa”: è indispensabile per fare tesoro delle scoperte del passato, capire gli errori commessi nei secoli e cercare di non ripeterli di nuovo.
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