La riorganizzazione del Comune, la “guerra” di potere. Altro che burocrazia zero

consiglioanzio

E’ noto che a pensar male si fa peccato, anche se spesso ci si indovina. E se avesse ragione Paride Tulli? Il segretario del Psdi parla di una spartizione politica, l’ennesima “mediazione” in una maggioranza a dir poco litigiosa e nella quale tutti pretendono. Parliamo della riorganizzazione del Comune di Anzio, forse l’unico dei punti del programma di Bruschini realizzato. Era scritto che avremmo avuto “burocrazia zero (…) anche attraverso una concreta riorganizzazione degli uffici e servizi del Comune. Eccola. Da consigliere comunale di maggioranza l’attuale vice sindaco Giorgio Zucchini predicava la riduzione dei dirigenti ma ne restano previsti nove in una dotazione organica che è ufficialmente scoperta per 132 posti. Si continuano a inserire sapendo che non si potranno mai assumere, ma tant’è. In realtà la partita che si è giocata è altra e riguarda l’ormai nota “guerra” più o meno dichiarata tra politica e dirigenza, all’interno della dirigenza stessa, quella con il segretario al quale da oggi saranno tolte la gran parte delle deleghe – a dire il vero era per certi versi controllore e controllato, caso non unico in Italia – e quella nella maggioranza. E’ noto che molti consiglieri comunali, per esempio, sono soliti lamentarsi perché il dirigente X o Y non li fa “lavorare”. Tradotto non acconsente a ciò che vogliono che spesso è al di fuori anche della indicazione politica alla quale chi lavora in Comune dovrebbe stare.

Quello che emerge è ancora altro. Se si prevede una nuova “area” serve anche un dirigente e con la delibera immediatamente esecutiva non c’è. Nell’atto è scritto che va prevista l’assunzione ma sembra che l’amministrazione se ne guardi bene. In ogni modo, assunzione o meno, nel frattempo ciò che è previsto nell’area amministrativa sarà “diviso” tra gli attuali dirigenti. Franco Pusceddu a interim dovrebbe occuparsi di affari generali, contenzioso, risorse umane, al segretario generale resterebbe la segreteria tecnica del sindaco – dove spunta addirittura un servizio Anzio Film (!?), mentre per la prima volta nella storia della città turismo, spettacolo e sport – quella che un tempo era la quarta ripartizione – con l’aggiunta dell’ufficio Europa, passa alle dipendenze dell’ambiente ovvero di Walter Dell’Accio che a quanto sembra sovrintenderà anche i servizi demografici. Saremo stati facili profeti? Era il 24 aprile, magari si può rileggere quello che si sapeva già allora….

Senza contare che finora l’intera macchina amministrativa non ha brillato o, almeno, è stata pesantemente messa sotto accusa dalla relazione della Ragioneria generale dello Stato, dalla Corte dei Conti e per altri aspetti – relativi all’ambiente – è sotto la lente d’ingrandimento della Procura della Repubblica. Ovviamente tutti innocenti fino a prova del contrario, diciamo che queste vicende dovrebbero almeno sollevare qualche dubbio.

Altra cosa che emerge dalla delibera è che il segretario generale – che secondo il regolamento di uffici e servizi pure qualcosa conta nell’organizzazione…. – non è stato messo al corrente del nuovo disegno se non “brevi manu” dal sindaco. E non solo Savarino ignorava, anche il resto della dirigenza stando a quello che si apprende in Comune.

Cosa sia successo oggi, quando la delibera immediatamente esecutiva è entrata in vigore, lo ignoriamo. Il sindaco, Placidi e Zucchini che sarebbero gli ispiratori della nuova organizzazione avranno deciso a tavolino il da farsi. Chissà se i decreti con l’assegnazione delle deleghe saranno resi noti sul sito del Comune che notoriamente non rispetta le norme sulla trasparenza.

A proposito di sito: è indicato in home page l’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) obbligatorio per legge. Non c’è nulla oltre quella indicazione, né un telefono e tanto meno una mail. Forse anche per questo sulla dotazione organica non c’è traccia di quell’ufficio. Troviamo, invece, il Suap – lo sportello unico delle attività produttive – che doveva essere on line da tempo ma resta ancora una “casella” sul disegno organizzativo. Una domanda finale: quanto la riorganizzazione aiuterà i cittadini in direzione della “burocrazia zero” e quanto, invece, è servita semplicemente per gli ennesimi giochi di potere? 

ps Il sindaco ha dato seguito all’accusa contro i dirigenti e all’annuncio che avrebbe chiamato i Carabinieri dati ritardi e inefficienze? Se sì che risultati ha prodotto? Se no, perché? Visto che dall’opposizione nessuno ha sentito il dovere di chiederlo, lo facciamo da qui…

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