Devo delle scuse a Paride Tulli, da qualche giorno ho ricevuto una sua mail rispetto al “Patto della pizza” che pubblico solo ora. Un paio di precisazioni preliminari: non ce l’avevo con lui quando mi riferivo a chi rientra nel Pd, ma ai membri di quel direttivo che non mi volevano candidato e scelsero apertamente di andare con Palomba. Sul “sistema Anzio” non è riferito alla scelta delle candidature e lo sa bene, ma è quello di certi affari….
La replica
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Caro Gianni,
una precisazione sul tuo articolo uscito oggi, il sottoscritto al quale ovviamente ti riferivi in chiusura, non è affatto rientrato nel PD rimanendo un socialdemocratico convinto come dissi nel 2013 uscendo da quel PD renziano e a guida locale De Micheli. Rivendico la mia, e credo di tutti i candidati della lista Palomba, convinta opposizione a questa amministrazione nonostante la scelta censurabile dello stesso Palomba di passare in maggioranza con l’UDC senza l’avallo di quei 24 candidati che gli hanno consentito di fare il consigliere. Riguardo il “patto della pizza” ero l’unico dei presenti a non aver votato De Angelis quindi fuori da logiche “vendicative” e presente per spirito di amicizia tra ex assessori e ex consiglieri a ricordare passate vicende più o meno piacevoli, del resto a quel consesso erano presenti i rappresentati politici di tre consiglieri di maggioranza: Marigliani, Cafà e Palomba. Pertanto ogni spirito revanscista contro De Angelis si spegneva sulla realtà dei fatti, almeno per quanto mi riguarda. Del resto il sistema Anzio lo conosci bene pure tu, quando si accetta di essere candidati solo di mezzo partito, evitando le primarie con gli altri candidati della sinistra, compreso Palomba, il risultato non poteva essere che quello, e te lo dice uno che solo dieci anni fa ha preso come candidato sindaco il 30% con solo due liste e portato il PD al 25% con otto consiglieri, tanto per la cronaca.
Paride Tulli