Ex commissariato, come previsto: non c’è idoneità ma intanto si spende

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Adesso è ufficiale. Lo stabile dell’ex commissariato di Anzio, destinato a sede della polizia locale,  non ha un certificato di agibilità e meno ancora uno di idoneità statica. Lo apprendiamo (ma era ampiamente noto in Comune e nessuno ha fiatato) dalla determina con la quale il dirigente della polizia locale dà incarico di procedere allo “Studio di sicurezza statica e di vulnerabilità sismica dell’immobile denominato Villa Angelita“. Un incarico di 15.000 euro che vanno a unirsi agli oltre 100.000 già impegnati per lavori, porte, arredi, pulizia e da ultimo il sistema di video sorveglianza affidato senza cercare sul “Mepa” (il mercato elettronico della pubblica amministrazione).

Soldi che rischiano di essere buttati se lo studio “Inea” certificasse quello che dalle cronache degli anni ’90 e 2000 – come abbiamo provato a raccontare qualche giorno fa in questo intervento – si evince chiaramente.

L’incarico post lavori conferma quanto questo Comune sia allo sbando e lo metta pure nero su bianco.

  • In primo luogo “non risultando presenti progetti di realizzazione dello stabile denominato “Villa Angelita”” cioè abbiamo uno stabile che è stato assegnato dal Demanio e non uno straccio di documento che ci dica come è stato realizzato.  Nessuno – ufficio tecnico, patrimonio – nessuno ha gli atti. Ma è normale?
  • In secondo luogo: “appare necessario sottoporre a più approfondito controllo tecnico lo stabile in questione al fine di renderlo idoneo a quanto destinato“. Della serie prima abbiamo fatto i lavori – con la irrituale procedura di un sindaco che incarica il dirigente della polizia locale – e oggi ci preoccupiamo del resto. Adesso, non prima, si controlla e si scopre che quel posto non è idoneo. Non ancora, almeno.
  • Terzo punto: Il dirigente trova la foglia di fico dei sindacati che hanno chiesto – e meno male – di attuare le verifiche necessarie ” al fine di certificare l’idoneità e l’agibilità dei locali di cui trattasi“. Meglio tardi che mai, perché qualcuno – al sindacato – doveva conoscere la situazione di quello stabile. Ma pazienza.
  • Quarto: se oggi si dà un incarico ” al fine di certificare lo studio della vulnerabilità sismica e determinare il livello di sicurezza sismico e statico dell’immobile in questione” vuol dire che finora tutto ciò non c’era.  E che si è andati avanti senza preoccuparsene, fino a quando dall’opposizione – Lina Giannino in primis – si è cominciato a sollevare il caso. A dire il vero nell’intervento che ho avuto modo di fare in consiglio comunale, prima delle dimissioni, dissi fra l’altro al sindaco: “ti invito a verificare la vicenda dei lavori dell’ex Commissariato dove si stanno facendo affidamenti uno dopo l’altro

Come si dice ad Anzio “è passato l’Angelo e ha detto amen“. Perché quei lavori in un posto del quale non abbiamo un progetto e non a norma sono anche una sorta di “spacchettamento” e tutto questo dovrebbe interessare qualche investigatore, non solo l’opposizione o pochi cittadini di buona volontà.

E comunque tutto questo avviene in perfetta continuità con la precedente amministrazione, inutile girarci intorno, senza che il primo cittadino senta il dovere di intervenire e capire.  Viene da sorridere a pensare cosa avrebbe fatto l’opposizione di lotta e di governo mica tanto, un anno fa, se una cosa del genere fosse accaduta con Bruschini sindaco…

Ma come detto in passato: siamo ad Anzio, non dimentichiamolo.

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