Dobbiamo affidarci, e ringraziarlo, alla replica dell’amministratore delegato della Capo d’Anzio per avere alcune risposte alle recenti e non perplessità sollevate in questo spazio. Chi ha voglia può leggerle qui. L’avvocato Antonio Bufalari, rappresentante della parte privata nella Capo d’Anzio, fornisce alcune informazioni e non altre. Con il rispetto dovuto, continuo a pensare che debba essere il socio di maggioranza (pubblica) a spiegare ai cittadini (proprietari del 61% delle quote) qual è la situazione. E se non lui, il proprio rappresentante ovvero il nuovo presidente che non ha mai pensato nemmeno di presentarsi alla città. Pubblico la replica, qualche informazione – sia pure a rate – esce fuori…. Chi sapeva, ad esempio, che c’erano state 11 manifestazioni d’interesse? Sui conti e sul resto, aspettiamo fiduciosi.
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Antonio Bufalari
Egregio dott. Del Giaccio,
Anche se pubblicamente il suo ultimo articolo non si riferisce al sottoscritto bensì al precedente ed all’attuale Presidente del Consiglio di Amministrazione della Capo d’Anzio S.p.A., come Amministratore Delegato della Società non posso esimermi dal puntualizzare un paio di questioni. Innanzitutto Le confermo che la Cassa Depositi e Prestiti non ha detto “no grazie” al progetto della Capo d’Anzio, anzi ha trovato modalità e ipotesi per restare in collegamento con il progetto – anche tramite la propria controllata SACE – visto l’interesse della stessa iniziatica. In secondo luogo avendo ottenuto alla fine di luglio la definitiva chiusura della procedura di verifica di ottemperanza al Decreto VIA dal Ministero dell’Ambiente (chiusura di carattere definitivo in quanto il Ministero si è anche pronunciato sul nuovo piano dragaggi, approvandolo), solo oggi la Capo d’Anzio ha potuto riavviare i dialoghi incardinati con il ceto finanziario e bancario già da diversi mesi ma che attendevano la chiusura definitiva dell’iter amministravo con il suddetto Dicastero dell’Ambiente.
Anzi proprio con il ceto finanziario e bancario abbiamo condiviso e aggiornato il piano industriale redatto al fine della definizione dell’operazione. Per quel che riguarda, poi, la bozza di bando questa è stata redatta e rivista prima delle ferie di agosto dal prof. Tedeschini con il quale condivideremo ogni osservazione e revisione alla riapertura degli Uffici prima dell’invio in ANAC, come da protocollo di vigilanza collaborativo avviato.
Ovviamente le diverse, in totale undici da parte di grandi operatori economici nazionali, manifestazioni di interesse ricevute a seguito della pubblicazione del relativo avviso ci danno ottime speranze di positiva riuscita. Quindi non direi proprio che la Società è ferma anzi è in grande movimento. Forse è vero nelle ultime settimane non abbiamo fatto numerosi comunicati, ma questo non significa che ci stiamo celando dietro chissà qualche ardito complotto ottocentesco o vogliamo nasconder chissà cosa…anzi, ho appena terminato una intensa settimana passata completamente in banchina a parlare con tanti clienti e cittadini di Anzio interessati alle vicende del porto. Ciò sta soprattutto a significare che in questo periodo dell’anno siamo solo più concentrati sulla promozione estiva del porto per raccogliere quante più barche possibili e magari per far arrivare qualche transito di Maxy yacht e per valorizzare la vela e aumentare il numero di imbarcazioni da regata durante i campionati invernali organizzati dai Circoli velici. Siamo concentrati sulla pulizia dell’ambito portuale dato l’elevato numero di rifiuti (molti presenti da anni in porto) che abbiamo smaltito nelle ultime settimane. Siamo altresì a lavorare alacremente sulla valorizzazione del turismo nautico di Anzio, ovviamente per quanto ci compete. Abbiamo avuto i primi scambi tra i porti della rete Marinedi (come Procida, Forio d’Ischia o Villasimius) con grande vantaggio per i diportisti che decidono di tenere la barca da noi per tutto l’anno. Abbiamo concluso la messa in sicurezza degli Ormeggi e a breve Anzio avrà la possibilità di ormeggiare (non all’ancora ma al corpo morto) Maxy Yacht fino a 50 mt. Sono stati lavori lunghi avviati subito dopo Pasqua e conclusosi solo oggi ma che con certosina dedizione permetteranno maggior sicurezza portuale.
Grazie, anche, all’opera avviata dal sottoscritto assieme al precedente Presidente Mauro abbiamo avuto la restituzione delle aree oggetto di concessione demaniale e finalmente abbiamo portato a reddito la Società dopo 15 anni dalla propria costituzione. Il tutto avviato in pochi anni, una cura che continua oggi e continuerà nel prossimo futuro per solidificare le fondamenta della Capo d’Anzio e permetterle la realizzazione del porto che già da oggi è un punto di riferimento per il tirreno centrale.
Per il resto eravamo e siamo, come ha avuto sempre modo di vedere, disponibili ad ogni tipo di dialogo e a rispondere ad ogni domanda e richiesta, non spegniamo i telefoni. Quindi quando ha qualche dubbio…anche da “cartavetrata”…ci chiami e se in caso non rispondessimo immediatamente sarà perché siamo in banchina occupati ad ormeggiare qualche barca…ma sicuramente La richiameremo subito dopo!!!