Non serve la commissione d’accesso, ora sappiamo. Però…

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Il Ministero dell’Interno  “non dispone, allo stato attuale, di elementi concreti e univocamente orientati al condizionamento dell’Amministrazione comunale“. Finalmente sappiamo. Il senatore Massimo Cervellini rende nota la risposta arrivata alla sua interrogazione – e immaginiamo anche a quelle analoghe – e annuncia che sabato 29 ci sarà l’appuntamento sulla legalità per il quale il sindaco ha negato la sala.

Ribadisco il concetto: nessuno voleva per forza la commissione, ma non si poteva lasciare appesa una città che ha problemi seri, serissimi, anche con le infiltrazioni ma nella quale si assumono ormai atteggiamenti mafiosi. Ne parlo tra un po’, prima la nota del senatore di Sinistra italiana: “Il Ministero dell’Interno risponde alla mia interrogazione: pur riconoscendo la gravità dei fatti verificatisi nel tempo – aggiungo: alcuni dei quali successivi alla data di presentazione dell’interrogazione – ritiene, specificando testualmente, di non disporre, allo stato attuale, di elementi concreti e univocamente orientati al condizionamento dell’Amministrazione comunale. Perciò noi manteniamo altissime l’attenzione e la vigilanza, non ci facciamo intimidire da nessuno ed il prossimo 29 aprile ci riuniremo ad Anzio, anche se il sindaco ci vieta l’utilizzo della Sala comunale’. 

Lo dichiara in una nota il senatore di Sinistra Italiana Massimo Cervellini, vice presidente della Commissione Lavori pubblici, primo firmatario di un’interrogazione, presentata a luglio 2016, sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel litorale romano, orientata a verificare eventuali iniziative prese dal prefetto e a chiedere l’insediamento di una commissione d’accesso per verificare la sussistenza dei presupposti per l’applicazione al Comune di Anzio degli articoli 142 e 143 del Testo unico degli enti locali, relativi allo scioglimento del Consiglio comunale. Finalmente l’interrogazione ha ricevuto risposta. Il senatore si è fatto anche promotore, lo scorso marzo, di un incontro tra un gruppo di senatori e la prefetta di Roma per affrontare in maniera sinergica il tema delle infiltrazioni criminali sul territorio del litorale romano. Il prossimo 29 aprile parteciperà all’incontro sulla legalità ‘LegalizzAnzio, fragilità del nostro territorio, una cultura da ricostruire, che si terrà presso Serpa Hotel di Anzio, a partire dalle ore 10.00. Era stata precedentemente chiesta la disponibilità della Sala del Comune, che però non è stata concessa.

‘Noi siamo rispettosi e tenaci – continua il senatore Cervellini – però nessuno dica che non sapeva. Continueremo, coinvolgendo sempre tutte le istituzioni preposte, come sempre abbiamo fatto a cominciare dalla Commissione bicamerale Antimafia, ma soprattutto i cittadini, che devono essere consapevoli ed informati di quanto accade nella loro bellissima città. Davanti ad intimidazioni così pesanti ci saremmo aspettati solidarietà alle denunce pubbliche che abbiamo fatto, non certo insulti.

Dopo la mia interrogazione del 21 dicembre sulla costruzione di alcune centrali Biogas, il sindaco ha prodotto un’ordinanza di precauzione che sospende i lavori degli impianti, che valuto positivamente rispetto alle decisioni che aveva preso la sua Amministrazione. Bene.

Ora però il TAR sospende l’ordinanza, in attesa di esaminare il ricorso sollevato dalla Ecotransport. Male.

Pongo una semplice domanda: le motivazioni addotte sui rischi ambientali e la salute dei cittadini, l’attesa degli esiti dello studio epidemiologico nella zona Padiglione del Comune di Anzio e tutti gli approfondimenti necessari, continuano a vivere e verranno rispettati? Su queste delicate materie – salute ed ambiente – la Corte europea afferma: spetta alla Politica stabilire il livello del rischio accettabile o non accettabile. La Commissione europea scrive a conferma che la decisione è prettamente politica e non tecnica. Il 29, ad Anzio, parleremo anche di questo!‘”

E di seguito la nota diffusa dai Grilli di Anzio sull’appuntamento:  Il 29 Aprile dalle ore 10 alle ore 12 presso il Serpa Hotel (Via Ardeatina,264) ad Anzio,si terrà a cura del Meetup “Grilli di Anzio”  e di Sinistra Italiana sez.Anzio-Nettuno il convegno:

” legalizzAnzio- Indagini,Rapporti,Processi: il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel litorale romano”

Interverranno: Alberto Spampinato, giornalista, direttore Ossigeno per l’informazione,

Andrea Palladino, giornalista, Giancarlo Ceci, tecnico ambientale, Sen.Luigi Gaetti, vicepresidente commissione parlamentare antimafia, Sen. Elena Fattori ,M5S

Sen. Massimo Cervellini  SI. Moderatore Elisabetta Bonanni, cronista

Come ho detto agli organizzatori sarò assente, chiamato a Sabaudia alla presentazione di un libro per il quale mi ero già  impegnato. Partecipo volentieri, a distanza, ricordando quello che ho detto a luglio, intervenendo al convegno organizzato dal comitato per la legalità, presente il senatore Mirabelli del Pd. Sostenevo e sostengo, in estrema sintesi:  “Nelle diverse indagini che riguardano il Comune esistono stessi personaggi e modalità per voto di scambio, abuso d’ufficio e corruzione. Con l’avvento delle cooperativa assistiamo a una sorta di Anzio Capitale e non lo cito a caso. Nelle intercettazioni di Mafia capitale, sistema basato su questa cooperazione, Buzzi dice di aver buttato 150.000 euro ad Anzio, spero che si stia indagando su dove e perché. Qui abbiamo fatto mettere il vestito bello alla delinquenza locale, avvicinata dalla camorra o da chi si spaccia per esserne affiliato, è stata usata per avere voti o se non altro – lo dicono le indagini – per favorire i soci elettori di…. Se poi si fa un’estorsione perché i soldi finiscano alla moglie di un boss detenuto, siamo arrivati alla fine. Al di là delle responsabilità penali sono le modalità che non vanno bene, unite all’intolleranza e alle minacce verso chiunque dissenta”.
Ecco perché – pur in presenza di sentenze che dicono come i Gallace e i Noviello Schiavone, quindi ‘ndrangheta e camorra – abbiano qui le loro ramificazioni, pur in presenza di sequestri e confische che dimostrano come siano stati fatti investimenti, il problema non è solo questo. Sono gli atteggiamenti nei confronti di chi dissente, la gente presa per “fame“, perché deve lavorare, quella che ha paura di denunciare poiché altrimenti sarebbe esclusa da un sistema che si alimenta con il potere fine a se stesso e con affari quotidiani diciamo “border line“. Ecco, al di là delle indagini e del loro esito, felice perché non avremo l’onta di una commissione d’accesso, dico che la guardia non va mantenuta alta ma altissima. Partendo dagli elementi citati dal ministro che sono gravi.
Poi, rispetto all’altra città sulla quale mi piacerebbe un confronto sereno, dovremmo chiederci quale  Anzio ci lascia questa classe dirigente. Io, come altri, sono molto preoccupato.

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