Tuscano, il Fiamma, le “centinaia di migliaia” a Pasqua…

WCENTER 0WHCBGPAHJ  -  ( Mino Ippoliti - villa di nerone 4.jpg )PER EMILIO

Sono anni che seguo le vicende politiche locali e mi piace, ormai, ricordare qualche aneddoto. Deve essere il segno del tempo che passa…

Bruno Tuscano, sicuramente più navigato di me nelle vicende dei partiti di casa nostra, racconta di uno che era sicuro di avere 300 voti. Lui rispose che era contento, poi pose una domanda: “Ma lo conosci il cinema Fiamma?” E questi, quasi entusiasta: “Sì certo….” La risposta di quel sornione di Tuscano fu: “Ecco, conta le sedie, sono 300, riempilo, poi prendi chi è venuto e portalo a votare e scrivere il tuo nome...” Il povero, ovviamente, non venne eletto.

Cosa c’entra? Semplice, a dare i numeri facciamo presto. Così leggiamo in un comunicato ufficiale che ad Anzio ci sono state “centinaia di migliaia di presenze” nell’ultimo fine settimana, quello di Pasqua. Ora, la città era piena, i ristoranti pure, ha funzionato tutto come ci ricorda il sindaco e va bene. Benissimo, c’è da esserne contenti. Ma “centinaia di migliaia” presuppone che siano molte e molte di più delle “decine di migliaia” che pure c’erano. E che quando il tempo è clemente e capitano “ponti” ci sono, sempre.

E allora, perché dare i numeri? Semplice, per una smania comunicativa – spesso, ma non stavolta per fortuna, “copiata e incollata” dai media locali  – nella singolare tenzone che si è scatenata con il Comune di Nettuno e i fantasmi grillini.

Il sindaco, gli assessori, la maggioranza, lo staff, dicendo “centinaia di migliaia” dovrebbero anche dimostrarlo, poi sono liberi di fare come vogliono. A modesto parere di chi scrive continuando a inondare redazione e social lo stanno facendo, il gioco dei grillini. Problemi loro.  L’ipotetico cinema Fiamma dove infilare le centinaia di migliaia di persone, va riempito. E i consensi trovati non con i comunicati, ma attraverso le cose promesse e realizzate, non continuando spesso a vendere fumo. Poi, ripeto, liberissimi di farlo.

Infine va sottolineata una bella iniziativa, quella di ricordare il 25 aprile Mario Battistini. E’ uno dei pezzi di quella memoria collettiva che appartiene a tutti, senza distinzioni, e che ha fatto rinascere questa città. Al sindaco e a chi ha pensato questa cerimonia vanno solo che sinceri complimenti.

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