
Il vice sindaco Giorgio Zucchini
A questo punto manca solo il guasto informatico, poi la consueta pantomima sui ritardi legati al bilancio di previsione sarà completa. Ieri sera la notizia del rischio che salti tutto, nei giorni scorsi l‘uscita del vice sindaco e assessore alle finanze Giorgio Zucchini sul ritardo degli uffici. A quando un black out elettrico – e ieri c’è stato davvero – o un programma saltato o qualche mail che non parte com’è stato negli ultimi anni?
Perché far quadrare un bilancio non è mai semplice, mettere insieme il colabrodo che stanno servendo per l’ennesima volta ai cittadini e ai consiglieri di maggioranza che andranno ad alzare la mano, di più. Senza contare che siamo di fronte a una diffusa irregolarità nella consegna dei documenti, ma questo sembra interessare poco. Che sarà mai… I termini? Ma sì, pazienza, abbiamo sempre fatto così…. Convocazione entro la data della diffida e tempo guadagnato, stile primissima Repubblica.
Ecco perché a scioglimento e possibile commissario non c’è da credere, al neo prefetto di Roma – che speriamo diverso dai predecessori – qualcosa andranno a raccontare. E magari anche quest’anno uno dei revisori avrà la febbre e non firmerà. Il prefetto di Latina che dopo la diffida del 18 maggio (stessa data di Anzio) scioglie Ventotene perché manca il parere dei revisori? Ma sì, è un Comune piccolo, un’altra provincia….
La verità è che stanno impegnando chiunque arrivi dopo – eventuale commissario compreso – a dover fare i conti con un bilancio al dissesto o quantomeno che necessita di entrare in riequilibrio. Un Comune incapace di riscuotere – lo dice la Corte dei Conti, lo confermano i revisori – ma che continua a spendere oltre il dovuto e che quando si passerà al bilancio “per cassa” dovrà bloccare alcuni servizi.
Ma questo interessa poco alla maggioranza di casa nostra e a chi le si avvicina senza grossi risultati. Così come una città sommersa dai rifiuti non sembra argomento di discussione. Si pensa all’anno e mezzo che resta, evidentemente, a qualche spettacolino estivo, al lavoro da assegnare a una coop particolarmente vicina, ai “grillini” che avanzano da Nettuno, a chi verrà dopo Luciano Bruschini (a proposito, bentornato) per guidare un centro-destra che ha finito da tempo di essere esempio di governo