Ispettori ambientali, dopo il bluff si riparte. E i 100.000 euro?

ispettori

Sembra che abbia fatto la voce grossa pur di vedere approvata la delibera sugli ispettori ambientali. L’assessore all’ambiente Patrizio Placidi tira dritto, ripropone una figura che sarà pure necessaria ma lo scorso anno ha tutt’altro che brillato per l’attività sul territorio. Anzi è stata sostanzialmente un bluff.

Alcune delle associazioni scelte non risultavano iscritte al registro regionale, per esempio, ci furono dubbi sulle sanzioni elevate, sulla liceità dei decreti di “incaricati di pubblico servizio“, su un vigile controllore e controllato, sulla creazione di una inesistente “polizia ambientale“, sulla durata degli incarichi e ci fu persino un’aggressione, ma soprattutto tanti proclami e nessuna risposta ai dubbi. C’è un’indagine della Procura, anche, ma nessuno ha avuto da chiedere spiegazioni, evidentemente, tra Luciano Bruschini, Giorgio Zucchini, Laura Nolfi, Roberta Cafà e Giorgio Bianchi che insieme a Placidi hanno votato in giunta i 20.000 euro necessari ai rimborsi spese per i volontari. Nessun dubbio sul fatto che dopo averli spesi e aver proceduto alle determine di impegno a tempo di record (non sappiamo se sono stati liquidati) nelle casse del Comune non è entrato un euro.  Nessuna richiesta sull’utilità reale di queste figure nel mantenimento della città pulita. Nessuna curiosità sul fatto che alcuni ispettori hanno contribuito alle sorti della lista Enea.

Nessuna richiesta – e sono amministratori, conoscono o dovrebbero conoscere il bilancio – sul mancato introito di 100.000 euro del quale ha parlato Placidi in conferenza stampa e il neo presidente della commissione ambiente, Antonio Geracitano, in consiglio comunale. Né sono curiosi, evidentemente, i consiglieri di maggioranza. Magari, chissà, andranno a segnalare a Placidi qualche nominativo da inserire nei volontari da rimborsare…

Senza pensare che il 20 febbraio scorso il capogruppo Pd Andrea Mingiacchi aveva chiesto, senza mai ottenere risposte: “Quante sono le sanzioni elevate dagli ispettori ambientali; se corrisponde al vero la cifra di 100.000 euro, resa nota dall’assessore a mezzo stampa, o a quanto ammontano in realtà le sanzioni stesse; in quale capitolo d’entrata del piano esecutivo di gestione trova riscontro l’importo delle multe degli ispettori ambientali; se le eventuali cifre relative alle sanzioni sono certe ed esigibili per l’amministrazione; qual è stato il ruolo, a riguardo, della Polizia locale“.

Nulla, si va avanti e basta. Un anno fa circa Patrizio Placidi parlava di “tolleranza zero” e aveva pienamente ragione. Ma se trovo degli zozzoni incivili, li segnalo, ma quelli non hanno conseguenze, cosa li ho trovati a fare?

Questo nessuno l’ha chiesto in giunta. Spenderemo altri 20.000 euro, speriamo non ancora a vuoto.

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