Nessuna ispezione all’inizio, per disposizione della dirigente oggi sospesa. Adesso che le ha fatte ha scoperto che l’azienda che svolge il servizio mensa risulta inadempiente al capitolato di appalto e alle offerte di gara oltre che alle migliori offerte fatte sempre in fase di gara.
Raimonda Dessì, la nutrizionista responsabile del processo di autocontrollo del Comune, mette nero su bianco le cose che non vanno. Lo fa in una nota che – da quanto si apprende – è pesantissima.
Si parla di “audit ispettivi” che nella prima fase del contratto, a ottobre, non sono stati ritenuti necessari da parte della dirigente Angela Santaniello. Ma soprattutto di una serie di inadempienze scoperte dal mese di novembre – quando ha potuto iniziare gli “audit” – relative ai menu, ai prodotti, alle migliorie offerte dall’azienda vincitrice – che ricordiamo ha ottenuto il massimo per la parte tecnica, 70 punti – e persino alle ricette. Addirittura si fa riferimento a condizioni di “emergenza” nelle quali la ditta si è trovata a operare nel momento di passaggio dalla Serenissima alla sua gestione, avvenuta come ricordiamo in fretta e furia.
L’azienda avrebbe risposto che si sta adeguando.
E’ noto che il gusto dei bambini è soggettivo, è chiaro che non troveremo mai un servizio che vada bene a tutti e che le lamentele sono nel conto. Qui il discorso è diverso: se la relazione della nutrizionista è così pesante, si entra nel capitolato di gara e nelle offerte che un’azienda vincitrice non sta mantenendo. E poi ci sono quei controlli “negati” in avvio, quando oggi – forse – potevamo avere già la soluzione.
Sarà bene fare chiarezza – come si chiede da più parti ormai da mesi – e provvedere.