Tributi, il Comune 3.0 che non risponde ai cittadini

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Non rispondere. Ma sì, dopotutto i cittadini sono dei “rompic…” e quelli che insistono ancora di più. Debbono pensare questo all’ufficio tributi del Comune di Anzio – ma anche altrove, immaginiamo – di fronte a chi chiede informazioni. E’ emblematica la storia di Luciano Dell’Aglio che deve essere visto come il fumo negli occhi in piazza Cesare Battisti. Ne fa una questione di principio, con una sorta di disobbedienza civile. E vale la pena di leggerla, la sua storia, perché molti di noi si sono ritrovati nelle medesime condizioni: inviare una richiesta e non ricevere risposta. E nell’era 3.0 che ci aveva promesso Bruschini è inammissibile, ma lo è ancora di più dal momento in cui un vecchio adagio recita che domandare è obbligo, rispondere è cortesia.

Prima del ruolo che si ricopre, dell’essere in un ente pubblico, del 3.0 o meno, viene la buona educazione. Rispondere a una mail – pur in un luogo nel quale si è oberati di lavoro, immaginiamo – impegna pochissimo tempo.

Lasciamo stare il buon Luciano, allora, e pensiamo a chi vuole sapere cosa succede se la Tasi si paga tutta a dicembre anziché in due rate. Sono state spedite mail in tal senso, rimaste senza risposta. Così come le richieste fatte via cassetto tributario, rimaste con un numero di “ticket” assegnato e addio. Pensiamo a chiunque altro segnala di aver mandato mail o proposte e di non aver mai saputo più nulla. Della serie “Noi siamo il Comune, voi non siete un c...” parafrasando l’intramontabile Alberto Sordi nel Marchese del Grillo.

Ci saranno anche cittadini “rompic…” – non è in dubbio – e ammesso lo siano meritano comunque delle risposte e in ogni modo  non possono pagare tutti gli altri per loro.

Ah, un’ultima battuta. Forse le risposte relative al cassetto tributario non arrivano perché la versione è 2.0, qui – l’aveva promesso il sindaco in campagna elettorale – doveva esserci il 3.0….

Tributi, il recupero “premiato” e un cattivo pensiero sulla Tasi

La sede di piazza Cesare Battisti, dove si trova l'ufficio tributi

La sede di piazza Cesare Battisti, dove si trova l’ufficio tributi

Ici? Nel 2014? Sembra proprio di sì. In realtà la vecchia imposta comunale sugli immobili è andata in pensione, sostituita poi dall’Imu e adesso dalla ben più “salata” Tasi, ma quell’Ici inserita in una determina dirigenziale che liquida il “premio incentivante” al personale dell’ufficio tributi incuriosisce. Si tratta, in pratica, dell’attività che è stata svolta per “stanare” chi non aveva pagato l’Ici e che ha consentito di recuperare 913.173,11 euro. Da qui una percentuale per il personale che ha lavorato alla “attività accertativa”: il 3% del totale ovvero 27.395,19 euro da dividere tra i dipendenti e il 30% sul 2% per il responsabile ovvero 5.479,04 euro.

Insomma, mentre i cittadini pagano gli “inesigibili” dei rifiuti – purtroppo è previsto per legge – che nessuno è andato a cercare  e sono alle prese con la scadenza Tasi per la quale il Comune si è limitato ad avvisi on line e sul costoso “cassetto tributario”, scopriamo che se vuole l’ufficio tributi “recupera” le somme. Avendo poi il tornaconto dovuto. Nulla da eccepire. O forse sì…

E’ un cattivo pensiero, sia chiaro. Gli avvisi di pagamento Ici del 2012 sono stati spediti, i cittadini sapevano, mentre con la Tasi c’è una confusione totale. Dall’ufficio si limitano a dire che si può usare il simulatore – e bisogna dire la verità, se uno si mette a cercare sul cassetto tributario non lo trova, ma cliccando sul link in home page ci si arriva – oppure il caf o il commercialista. Nessun avviso, né manifesti. Ma al Comune sanno chi sono i contribuenti e magari, come per l’Ici, all’inizio dell’anno prossimo si andrà già a “recuperare” con tanto di premio.

Speriamo di sbagliare, ovvio, gli oltre 913.000 euro recuperati corrispondono – stando alla media di versamenti indicata dal Ministero (479 euro) – a circa 2.000 contribuenti che non avevano pagato e dopo l’attività dell’ufficio tributi l’hanno fatto.

Allora era avvenuta una spedizione degli avvisi, sia pure “massiva” e quindi priva di riscontro (i cittadini potrebbero non averla ricevuta), stavolta c’è stato poco o nulla, di certo nessuna lettera. Tutto pronto per recupero con tanto di “premio”?