Sport e patrimonio, la politica non paga e se ne frega

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Cosa? Portare in commissione trasparenza lo scandalo – perché tale è – degli impianti sportivi e del patrimonio comunale? Non sia mai. Si finge di essere interessati, si convoca la commissione (senza mettere l’avviso on line, altro che 3.0), poi si manda deserta.

Questo è successo ieri ad Anzio, con i soli Eugenio Ruggiero – presidente – e Cristoforo Tontini del Movimento 5stelle e nessun altro consigliere di maggioranza oppure opposizione. C’era tra il pubblico Flavio Vasoli, del rugby, che ha chiesto l’accesso agli atti e aspetta ancora risposta.

Risultato? Di certe questioni meglio non parlare. Per il Falasche c’è di mezzo un assessore, per la storia del Deportivo un potente ex dirigente del Comune, per tutto il resto c’è la corsa a trovare “protezione” perché le convenzioni sono in scadenza…

Poi c’è la vicenda delle sedi. I partiti, anche quelli che non esistono più, sono morosi. Lo ha ricordato qualche giorno fa il movimento “Città futura” con Chiara Di Fede, nel corso degli anni quella degli spazi pubblici è stata una battaglia del settimanale “Il Granchio” che in una delle ultime edizioni l’ha ripresa.  Chi è ormai il Pse, per esempio? C’è una determina di incarico legale di qualche giorno fa: 30.000 euro da recuperare da quella che era diventata un’attività commerciale, in via Roma. Qualcosa si muove, forse.

La politica non paga (il Pd il canone 2016 lo ha versato, per dovere di cronaca, quello del 2017 ancora no) e soprattutto se ne frega . Perché se mettiamo insieme i soldi del Falasche, quelli che la Procura presume siano dovuti dal Deportivo, quelli di concessioni revocate per morosità, di canoni non versati, se aggiungiamo consiglieri che hanno “dimenticato” di versare la Tari, viaggiamo intorno ai 4-500.000 euro. Tutti in qualche modo riconducibili a chi fa politica in questa città o appartiene al sottobosco.

Ecco, a chi si diverte a sostenere che dovrei smettere di scrivere rilancio una proposta: si vada in consiglio comunale ad affrontare l’argomento. Comincino a mettere la loro firma alla richiesta di convocazione i due presenti alla commissione di ieri, Ruggiero e Tontini, si unisca il Pd dimostrando che prima di “ragionamenti” e cose simili è ancora all’opposizione. Sarebbero le 5 firme necessarie per portare l’argomento in Consiglio. Senza impegno, senza immaginare alleanze, dimostrando semplicemente che le questioni si discutono nelle sedi dovute  Poi, se vuole,  unisca le sue firme pure chi pensa che questa vicenda deve essere affrontata alla luce del sole.

Forse fare politica è più questo che girarsi dall’altra parte.  Eccola una ulteriore differenza tra chi oggi è parte del sistema o lo tiene in piedi e #unaltracittà

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