
Quello che era nell’aria da tempo è accaduto. Tra Capo d’Anzio e cooperative di ormeggiatori il rapporto è concluso, addio al “service” sul quale a questo punto che si esprima o meno l’Anac è irrilevante. Sarebbe interessante conoscere la richiesta fatta, lo stesso vale per l’incompatibilità palese della segretaria generale del Comune in consiglio d’amministrazione, ma pazienza…
La società deve alle coop i soldi delle ultime fatture, ma nel frattempo ha avviato un contenzioso per quello che riguarda l’occupazione delle aree dal 2014 – data di consegna alla Capo d’Anzio – fino all’intesa dello scorso anno. Risultato? Non si paga, in attesa di definire tutto. Dispiace, ma non è la società per la quale ci eravamo illusi, quella di tutti, quella che avrebbe portato lavoro e benessere. Finora, per mille motivi che abbiamo analizzato nel corso di questi anni, il lavoro l’ha tolto alle due coop con le quali qui non si è mai stati teneri, ma che quello spazio lo gestivano da decenni. Ora – come leggerete più avanti – è pronta a restituirlo, non sta a chi scrive dare torti o ragioni, ma viene ribadito che di tutti i passaggi (dal cronoprogramma invertito alle azioni di sgombero deliberate dopo i ricorsi) era al corrente il sindaco Luciano Bruschini, il rappresentante della città e socio di maggioranza. Colui che sul porto tace, da sempre, si impegna a discutere in consiglio comunale e non mantiene. Aspettiamo ancora l’avvocato Cancrini, ad esempio….
L’avvocato Mauro e l’amministratore delegato Bufalari svolgono i compiti assegnati, come prima li svolgevano Luigi D’Arpino e Franco Pusceddu, ma con tutto il rispetto è da Luciano Bruschini che la città attende risposte. Domani gli ormeggiatori smonteranno le vituperate e insicure passerelle, le stesse sulle quali la Capo d’Anzio ha svolto la sua attività l’estate scorsa.Sono trascorsi 6 anni dalla concessione, non si è stati capaci nemmeno di mettere un pontile, ma soprattutto non ci è mai stato detto qual è la reale prospettiva di questa impresa a oggi fallimentare. Il tempo dei se e dei ma, dei vorrei ma non posso, degli “stiamo vedendo“, delle colpe (e ci sono state) della Regione di centro-sinistra e del Pd locale, è finito. Temiamo insieme al porto, anche se speriamo di sbagliare.
ps: ma il contenzioso riguarda anche gli altri che avevano fatto ricorso? Circolo della vela, ad esempio. E quelli che ancora non se ne vanno?
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La nota della Capo d’Anzio
La Capo d’Anzio S.p.A. comunica che, dopo una serie di confronti con i soci, cui ha preso parte anche il Sindaco Bruschini personalmente, ha concretamente dato avvio all’attuazione degli impegni a suo tempo assunti dal Comune di Anzio con il c.d. “Protocollo d’Intesa” del 7/6/2011, adottando le azioni utili alla tutela della forza lavoro delle unità dipendenti delle Cooperative Ormeggiatori e, dunque, alla salvaguardia del livello occupazionale, riconoscendo agli operatori la possibilità di prestare la propria collaborazione in favore della Capo d’Anzio S.p.A..
A tal fine la Capo d’Anzio, nel mese di gennaio u.s., ha formalmente offerto la propria disponibilità al personale dipendente delle Cooperative, raccogliendo due manifestazioni di interesse.
Il termine già concesso per le manifestazioni di interesse, viene ora riaperto per l’intera settimana ovvero fino al 19/2, ad ulteriore riprova della serietà e concretezza dell’intento.
La salvaguardia degli operatori e delle loro famiglie è stata fortemente voluta sia dal Consiglio di Amministrazione sia dai Soci, tra cui il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, che come sopra detto ne ha valorizzato in più occasioni la competenza.
Resta inteso che lo spirare di tale nuovo termine assegnato per salvaguardare la forza lavoro di coloro che attualmente prestano il loro servizio prezzo le Coop., imporrà come per legge la definitiva liberazione dei luoghi e la riconsegna delle chiavi delle strutture facenti parte della concessione della Capo d’Anzio S.p.A. chiedendo all’uopo l’intervento dell’Autorità Pubblica ed acquisendo il consenso del Comune di Anzio a procedere esecutivamente a fronte della ulteriore resistenza opposta.
Al contempo, si comunica che si sta procedendo alla formalizzazione delle operazioni susseguenti la determina di ottemperanza alla VIA ricevuta alla fine dello scorso anno, il tutto di concerto con il Ministero dell’Ambiente, e che la Cassa Depositi e Prestiti e la SACE hanno preannunziato a breve la risposta circa le modalità di futura cooperazione cui si affiancano le ulteriori modalità previste e di cui si è già parlato circa il coinvolgimento di Istituti Creditizi operanti nel mercato del diritto interno ed Europeo.
È inoltre pronto il Piano Industriale che a breve sarà consegnato ai Soci pienamente ricognitivo di quanto deciso in sede di riunione con i Capi Gruppo.
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