Fa bella mostra di sé sul sito istituzionale del Comune la nota con la quale la delegata ai gemellaggi, Valentina Salsedo, informa la città dell’approvazione di un progetto sicuramente importante nell’ambito del programma Erasmus +. Un’iniziativa che vede coinvolte le scuole, dà un senso ancora più forte al legame tra Anzio e Bad Pyrmont – e fin qui siamo assolutamente d’accordo – ma che ci inquieta e non poco quando si afferma che il progetto “avrà per oggetto la riscrittura di uno dei periodi più tristi legato al secondo conflitto mondiale“.
Di cosa parliamo? Lo leggiamo più avanti, lo dice la delegata, i ragazzi: “(…) riscriveranno la storia della seconda Guerra Mondiale sulla base di informazioni e macro storie raccolte durante i reciproci viaggi“. Cosa c’è da riscrivere non è dato sapere, né dall’uscita del comunicato ad ora – ma speriamo che domani qualcuno lo chieda in Consiglio comunale – c’è chi si è preoccupato di chiedere lumi. Dentro e fuori dalla rappresentanza eletta.
Già, perché andando ancora avanti, è sempre la delegata a parlare, il progetto: “(…) proietterà i nostri giovani nelle logiche del nazionalsocialismo per riscrivere una pagina di storia ancora troppo vicina per essere dimenticata ed abbastanza lontana per essere analizzata con maggiore consapevolezza e maturità, soprattutto se gli osservatori sono giovani e meritevoli“.
Capiamo, per ciò che emerge, che i ragazzi intervisteranno dei testimoni e ricostruiranno una “mappa” delle vittime, apprezzabile sicuramente ma quale storia c’è da “riscrivere“? E che centra il nazionalsocialismo?
Lo diciamo senza polemica, con l’intento di capire e far capire. Perché al di là della “lotta” che c’è in Comune per apparire sui media – sembra che ormai si contino persino le righe della visibilità data a Tizio o Caio – l’ente ha il dovere, per di più sul sito istituzionale, di spiegare. E dalla nota diffusa capiamo, ma ammettiamo le nostre scarse capacità, ben poco.
Ripetiamo: quale storia c’è da “riscrivere” rispetto al nazismo, al punto che addirittura il sindaco è orgoglioso e soddisfatto come leggiamo nell’attacco del comunicato? In questa città – medaglia d’oro al merito civile – c’è una storia che conosciamo molto bene e che ancora si racconta nelle famiglie di chi ha avuto sfollati e morti.
Certo, in un Comune dove si patrocina Delle Chiaie tutto può essere, ma davvero fuor di polemica chiediamo semplicemente di capire.
Infine, già che ci siamo, trattandosi di un progetto europeo, ne approfittiamo per chiedere lumi sul Life che era stato approvato per il porto ed è miseramente naufragato dopo che i soldi “sono stati usati per altro” come ammise lo stesso sindaco in Consiglio comunale. Allora: è vero che l’Unione europea ha chiesto indietro quei soldi? E’ vero che ha bocciato la proposta di piano di rientro? E’ vero che rischiamo l’apertura di una procedura d’infrazione che ci negherà la possibilità di avere fondi in futuro? Nel frattempo sono stati pagati i progettisti che hanno chiesto i soldi alla Capo d’Anzio?
Prima di riscrivere la storia, sarebbe bene conoscere la stringente attualità. Ah, se qualcuno vuole chiederlo in Consiglio – dove la deferenza verso sindaco e maggioranza sembra andare ben oltre il dovuto rispetto istituzionale – i cittadini ne sarebbero grati.
Genitili Signori,
mi chiamo Jens Luker e sono uno dei responsabili del progetto Erasmus+ a Bad Pyrmont. Cercherò di rispondere in lingua Italiana all’articolo “Un gemellaggio che “riscrive la storia”. Fateci capire“
che ha scritto Givanni del Giaccio il 3. Marzo 2016, se ci sono errori di lingua chiedo perdona in anticipo.
Il progetto ha il titolo “Kriegsgräber – mahnende Zeugen der Geschichte”, “Cimiteri di guerra – testimoni commemorativi della storia”.
L’idea per questo progetto è nata da un lavoro volontario di alunni delle nostre scuole. Ogni anno alunni delle diverse scuole secondarie fanno una colletta per il “Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge e. V.”.
Quest’organizzazione si occupa dei lavori sui cimiteri di guerra in tutta l’Europa, organizza YouthCamps per giovani per l’educazione politica, per lavori sui cimiteri, per gite di giovani a diversi luoghi di guerra e molto di più. Nei primi anni di quest’organizzazione era il grande scopo di aiutare famiglie di ritrovare i membri delle famiglie che sono morti nelle guerre mondiali e sono stati sepolti in un cimitero. Quindi oggi lo scopo pedagogico del “Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge” è non lasciando essere dimenticato il terrore delle guerre mondiali e tutte le vittime di insegnare ai giovani una vita in pace e col rispetto per le diverse culture del mondo (il sito della associazione (anche in inglese): http://www.volksbund.de/home.html )
Un dirigente delle scuole di Bad Pyrmont aveva l’idea di fare un progetto sulla Seconda Guerra Mondiale per i giovani che lavorano volontariamente per il “Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge”. In questo progetto i ragazzi avrebbero la possibilità di vedere e capire meglio le dimensioni di guerre con milioni di vittime. Così possano anche vedere quanto vale il suo aiuto per l’associazione.
In questa connessione la città d’Anzio e un posto dove gli alunni potrebbero vedere queste dimensioni sui cimiteri di guerra che ci sono intorno d’Anzio.
Il nostro progetto, che è stato pubblicato sul sito del comune d’Anzio, non, ripeto: non, vuole “riscrivere” la storia, se il Sig. Giovanni del Giaccio intende con questa parola che vogliamo scrivere una nuova storia sulla Seconda Guerra Mondiale.
Durante il progetto vogliamo lavorare con i partecipanti sull’epoca della Seconda Guerra Mondiale, vogliamo scoprire come era la vita a Bad Pyrmont che non fu distrutta, perché c’erano tanti ospedali nella città, e come era la vita ad Anzio che è stata certamente diversa. Volgiamo anche parlare con gente che ha vissuto durante e dopo la guerra ad Anzio. Vogliamo fare ricerche sui prigionieri di guerra che sono morti a Bad Pyrmont ed Hameln col l’intenzione di fare capire ai giovani chi erano le persone dell’epoca. Lo facciamo, perché ormai 70 anni dopo la guerra per i giovani questi eventi sono lontani e le dimensioni sono poco immaginabili. Con la ricerca cerchiamo di togliere un po’ l’impersonalità, perché in molte famiglie non c’è più qualcuno che ha vissuto durante la guerra e chi potrebbe raccontare. Con questa intenzione andiamo anche al cimitero tedesco a Pomezia per lavorare lì ed aiutare il curatore del cimitero.
Col progetto vogliamo indovinare insieme con i giovani diverse altre domande, e.g.: Come viene insegnato questo tema nelle scuole? Come vengono trattati i temi Seconda Guerra Mondiale, fascismo e nazionalsocialismo nelle nostre società nazionali? Esiste una cultura di memoria agli eventi? Certamente sì, ma ci sono certamente differenze nel modo come si celebrano i giorni di commemorazione nelle nostre due società.
Vogliamo anche guardare un po’ agli eventi attuali con tutti i rifugiati che vengono in Europa. Vogliamo cercare di analizzare i movimenti nazionalisti che vogliono separare diverse regioni da un paese europeo (Scottland, Catolina, Veneto) o anche separare paesi interi dall’UE. Questi movimenti ci sono in diversi paesi Europei come ad esempio Bulgaria, Francia, Inghilterra, Polonia o Danimarca e stanno crescendo e sono anche al governo. Vogliamo vedere che cosa sono le strutture argomentative dei movimenti nazionalisti e quanto si può paragonare le idee di questi movimenti con le idee del fascismo e nazionalsocialismo.
In questo progetto lavoreranno 40 ragazzi insieme su questo tema, alla fine devono anche fare una mostra o un piccolo film su questo che anno scoperto ed imparato. Certamente avranno imparato più che solo la storia. Con questo progetto i ragazzi miglioreranno certamente diverse anche competenze come parlare davanti di un gruppo, trovare soluzioni in un gruppo, fare ricerche scientifiche negli archivi, parlare in inglese etc.. Ma avranno anche imparato molto dell’altra cultura e anche rispetto per le particolarità dell’atra cultura. E per questo l’Unione Europea ci ha dato i soldi, di insegnare ai ragazzi il rispetto e la consapevolezza di vivere in un’Europa di pace e di essere cittadini di un’Europa unita.
Se ci sono domande sul progetto, sarò felice di poter risponderle.
In che senso questo nostro progetto è collegato alle domande che ci sono sul porto d’Anzio ed anche sulla situazione policita d’Anzio sfugge alla mia coscienza.
Con cordiali saluti
Jens Luker
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Ero convinto che fosse questo. Purtroppo di riscrivere la storia parla con enfasi il nostro Comune in una nota ufficiale. Grazie della precisazione e buon lavoro.
ps il riferimento al Life e al porto era ad altra vicenda anziate. Gdg
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