Per il Messaggero mi sono occupato della singolare vicenda del nuovo consiglio di amministrazione di Acqualatina.
La politica sembra uscita dalla porta e rientrata dalla finestra. Prepotentemente.
Sul possibile accordo gli interessati smentiscono, di certo arrivare a un bando, a far presentare candidature, a nominare una commissione per decidere chi avrebbe fatto parte del consiglio d’amministrazione e scoprire che qualcosa non quadra, ci conferma quanta scarsa attenzione abbiano i soci (sindaci dei Comuni dell’Ato) per le cose che fanno.
Non è un problema di acqua pubblica o meno, evidentemente, ma di gestione diciamo singolare. Come l’elenco – segreto – di partecipanti a un avviso pubblico…. Boh!