Non piace affatto questo clima. L’incendio alle cucine dove Domenico Della Millia organizza le sue sagre – al centro di più di qualche polemica – è l’ultimo atto di una serie che neanche a dirlo è infuocata. A Nettuno si trascina da tempo questo clima e ormai c’è una sorta di paladino della giustizia – del quale si ha memoria nelle cronache locali – che “pontifica” su facebook e viene preso come oro colato. I nemici sono tutti, con una particolare predilizione per i giornalisti che fanno una sola cosa: verificano prima di raccontare. Poi possono avere mille difetti, vederla da angolazioni diverse, e meno male. Il pensiero unico l’abbiamo sepolto da tempo. A tutti loro, attaccati prima e dopo, non può che andare la solidarietà.
Quello che succede in casa dei “cugini” – comunque – non è assolutamente bello ed è figlio, temo, di una campagna elettorale velenosa che si porta ancora dietro i suoi strascichi.
Una cosa è certa, il sindaco Alessio Chiavetta dovrebbe rendersi conto del fallimento della sua azione politica e amministrativa. Quella è sotto gli occhi di tutti, anche di chi segue meno le vicende nettunesi. E magari dovrebbe trarne le conseguenze.
Quello che non piace è la tensione che si è creata, insieme a una smania di giustizialismo incomprensibile. Un clima di odio che non trova giustificazioni.
‘Quello che non piace è la tensione che si è creata, insieme a una smania di giustizialismo incomprensibile. Un clima di odio che non trova giustificazioni’.
Carissimo Gianni sono assolutamente d’accordo con quello che hai scritto e come lo hai scritto e pensare che una pedagogia funzionale ed efficace si avvale di comportamenti e dunque di esempi…poi ci sorprendiamo quando i nostri ‘nuovi’ adolescenti adottano comportamenti socialmente disfunzionali, ma non sarà forse anche colpa nostra…un clima di ‘giustizialismo’ incredibile non potevi scegliere un termine + appropriato per definire l’irresponsabile operato di queste persone…mi dispiace per i nostri giovani sono stati veramente sfortunati…
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