Città artigiana e turismo sostenibile, la memoria corta

artigiana

Mettiamola così: abbiamo fatto 30, facciamo 31. Non si giustifica diversamente il nuovo bando per la città artigiana. Il Comune lo rende noto, oltre la foto dell’assessore alle attività produttive Giorgio Bianchi non c’è altro. A dire il vero si sa poco dell’attività del suo assessorato – destinato più a sagre che sembrano distribuite con il manuale “Cencelli” a diverse associazioni che ad altro – ma scopriamo che dopo oltre 40 anni si prova a far partire la città artigiana. Sono stati spesi soldi pubblici (tanti) è stata necessaria la bonifica delle bombe della seconda guerra mondiale, l’area è in stato di abbandono ma ci si dimentica che ormai gli imprenditori che avevano creduto nel progetto si stanno facendo restituire i soldi dal Comune.

E a proposito di dimenticanze l’assessore Patrizio Placidi ha “scoperto” il turismo sostenibile insieme al suo collega di Ardea Riccardo Iotti – ex consulente del Comune di Anzio proprio al turismo, con risultati pari a zero – e sembra che da domani si partirà con mirabolanti iniziative. Peccato che la “Costa dei miti” che comprendeva anche Nettuno e Pomezia sia stata inspiegabilmente archiviata. Già, fatto 30 facciamo 31. Tanto bastano i comunicati stampa per far credere che qualcosa si stia facendo… Magari i cittadini hanno la memoria corta.

2 pensieri su “Città artigiana e turismo sostenibile, la memoria corta

  1. Carissimo Le rinnovo i complimenti gia inviati per il tenore e l acume di questi articoli… meno male esistono ancora giornalisti come Lei !!! Solo un modesto suggerimento…se mi consente…. in alcune vicende, come quelle di quest articolo , riesce difficile capire se non si ha un po di background sullla vicenda medesima , anche perché spesso sono vicende complesse,con una storia intrisecamente tortuosa….. per cui se potesse fare un piccolo sforzo per dare un quadro di contesto…un sommario background ‘storico’ a premessa degli articoli…..sarebbe di grande aiuto per il lettore , grazie e complimenti di nuovo….

    GS

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    • Grazie a lei. E’ vero, a volte do per scontate delle cose trattandosi di uno spazio di commento. La città artigiana, un tempo “Pip” (piano insediamenti produttivi) va in giro da oltre 40 anni, era nata per iniziativa degli artigiani locali che nel frattempo sono andati scomparendo… Sul turismo la cosa è più recente: Anzio, Ardea, Nettuno e Pomezia avevano costituito il consorzio “La costa dei miti” ma non riuscirono ad accedere ai finanziamenti e la cosa finì lì. Ora ci si riprova, solo con Ardea e con una strategia che conoscono solo loro… Grazie ancora

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