Una premessa a ciò che leggerete. Faccio riferimento alla “cancellazione” di un mio precedente pensiero dalla pagina facebook del sindaco. Mi è stato garantito che nessuno lo ha fatto, ma io fatico a trovare quel “post” che comunque ho riproposto, come mi è stato suggerito. Restano tutte le domande, di prima e di adesso.
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Forse abbiamo come socio un redivivo Guglielmo Marconi e non lo sappiamo. Renato, quello di Marinedi, colui che ormai sembra avere carta bianca nella Capo d’Anzio al punto da registrare un sito a suo nome rispetto al nuovo porto, deve essere solo un lontano parente. Eh sì, a leggere quello che afferma il sindaco (http://portale.comune.anzio.roma.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_538_0_3.html ) “Quanto prima daremo il via alla realizzazione del nuovo Porto di Anzio e quindi della più importante opera pubblica mai realizzata in oltre 2.500 anni di storia cittadina”. Ecco, forse abbiamo davvero Guglielmo Marconi…: un grande scienziato italiano, non l’ingegnere Renato specializzato – finora – in un’operazione finanziaria che gli ha consegnato diversi porti grazie a un contenzioso con Italia Navigando. Scherzi a parte. Lo diciamo perché magari, di opere importanti, i questi 2.500 anni, Anzio ne ha avute eccome. A voler essere precisi il primo impianto della Villa Imperiale risale al II secolo avanti Cristo e Nerone, successivamente, ha realizzato lì sotto il suo porto, nel I secolo dopo Cristo.
Ecco, prima di parlare di storia, sarebbe il caso almeno di ripassare qualche data… Poi il primo cittadino va oltre: “Abbiamo definito tutte le procedure e siamo pronti ad avviare un periodo di crescita economica ed occupazionale, per il nostro territorio, che vedrà protagonista il Comune di Anzio proprietario del 61% delle azioni della società Capo d’Anzio”.
Bene, ripetiamo che forse era veramente ora dopo anni di promesse, ma le domande sul progetto e sulla società restano tutte. Peccato che chi gestisce la pagina facebook del primo cittadino 3.0 abbia eliminato quelle fatte in questo spazio e “postate” sotto il comunicato. Domande che restano tutte (https://giovannidelgiaccio.wordpress.com/2014/08/04/il-sindaco-riannuncia-il-porto-qualche-domanda/) e alle quali – se vuole – il sindaco può replicare avendo a disposizione questo spazio. Qui non si “banna” nessuno.
Il comunicato, però, e quanto si sente dire negli ambienti, suggeriscono qualche altro quesito:
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quando si parla di procedure definite, si può sapere a cosa ci si riferisce?
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è vero che il porto sarà realizzato con dei pontili mobili? Per quanti posti barca e con quale investimento?
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l’atto d’obbligo tra Capo d’Anzio e Comune viene modificato o non?
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quante volte si è riunito e cosa ha deciso il comitato che doveva vigilare sull’attuazione dell’accordo di programma tra Comune e Regione Lazio?
Ripeto, lo spazio è a disposizione. Ma Bruschini non deve rispondere a un giornalista che prova a far notare – atti alla mano – delle incongruenze. E’ – lo ricorda lui stesso – il rappresentante del 61% delle quote e quelle sono dei cittadini e di nessun altro.
Il porto non era, non è e non potrà essere un affare per pochi.

6 pensieri su “Porto, il sindaco non risponde. Ma forse c’è… Guglielmo Marconi”