Capo d’Anzio, ancora copia e incolla. Cambiate mestiere

Lo hanno fatto ancora, cambiando poco o nulla. Chi firma la nota integrativa al bilancio del Comune di Anzio – immaginiamo il dirigente dell’area finanziaria – e i commissari che per il secondo anno consecutivo l’hanno approvata. In questo paese di “giornalai” c’è ancora chi prova a documentarsi, piaccia o meno alla dottoressa Scolamiero e al “suggeritore” del termine, il dottore Tarricone. Ebbene se un anno fa rispuntava (copiata) la fidejussione, adesso ci siamo di nuovo.

Diceva Umberto Eco, nel suo “Come si fa una tesi di laurea” (Tascabili Bompiani, 1977) che si poteva sempre copiare in qualche ateneo sperduto e nessuno se ne sarebbe accorto. Erano anni in cui era possibile, oggi bastano un po’ di memoria sui documenti del recente passato e un normale programma che confronta i pdf e il gioco è fatto. Nelle foto in alto è in nero il testo rimasto uguale, in verde quello aggiunto, in rosso quello cancellato. Tutte cose che non cambiano la sostanza e, purtroppo, non danno indicazioni certe sulla martoriata Capo d’Anzio. Società, tra l’altro, che mentre scriviamo ancora non approva il bilancio 2022.

Bene, di grazia: davvero c’è, ancora, la previsione di garantire un finanziamento alla società dopo che più istituti di credito hanno detto già “no grazie” ai tempi del sindaco De Angelis? Sanno, i commissari, che parlare di “attuale consiglio di amministrazione”, non più in carica da anni, è una bugia? Esiste un’amministratrice unica della quale, a dire il vero, sembrano essersi perse le tracce. Dovrebbe saperlo ancora meglio il dirigente che con una procedura singolare l’ha nominata poco meno di un anno fa.

Si continua, poi, a fare riferimento a un piano di investimento che nessuno conosce. Si può sapere cosa prevede? Perché magari la commissione straordinaria una soluzione l’ha trovata davvero e visto che i cittadini hanno la maggioranza della Capo d’Anzio, il resto è ancora sub judice, dovrebbero essere informati.

Il timore è che quel piano sia lo stesso di Monti e Ievolella che miracol mostrarono in consiglio comunale, salvo prendersi le porte in faccia degli istituti di credito. Allora mi viene in mente il collega e amico Lidano Grassucci che a “Repubblica” che chiedeva i dati elettorali a “Latina Oggi” (inizio anni ’90, internet era una chimera), rispose: “Ah voi siete Repubblica e volete i dati da noi? Se non avete i mezzi, chiudete….”

Ecco, se dovete copiare e incollare e se non vi accorgete di quello che votate (nel privato si viene licenziati per vicende del genere) è ora che cambiate mestiere. Buon Natale!