Ci invitava a pregare e ad avere fede, lo ha fatto fino all’ultimo. Non è bastato. E non ci daremo mai una risposta razionale al perché un uomo nel pieno della vita, con due figli da crescere, debba lasciarci così presto. Allora seguiamo Ruggero Gervasi, scomparso stanotte a solo 38 anni, nel suo percorso. Fatto di fede, di speranza, di preghiera. E’ l’unica cosa che possiamo fare per tenere vivo il suo ricordo.
Quello di un musicista di valore, di un uomo appassionato della sua città, attivo in politica e nell’attività di famiglia con lo stabilimento balneare. Un amico, di quelli per cui non vorresti mai scrivere in circostanze come questa. C’è un solo pensiero che mi fa sorridere in questo momento, dà un po’ di sollievo, è saperlo a fianco all’adorato padre Alfonso che ci ha lasciato poco più di un anno fa. Alfonso aveva fatto la sua vita, era stato protagonista nel suo ruolo al liceo, mi piace pensare che Ruggero nei pochi anni che ha vissuto è stato sulle orme del padre, ne ha seguito gli insegnamenti. E che adesso si staranno confrontando da qualche parte, mentre a noi non resta che continuare ad avere fede e stringerci alla moglie, ai figli, a tutti i familiari.
Ciao Ruggero, veglia per loro da lassù.