Il soccorso romano per Bruschini, ma i dissidenti non mollano

La sede di piazza Cesare Battisti, dove si trova l'ufficio tributi

La sede di piazza Cesare Battisti

Sembra proprio che i dissidenti facciano sul serio. Al punto di far nuovamente intervenire sulle vicende di Anzio il segretario provinciale Adriano Palozzi. Che prova a dare una botta al cerchio e una alla botte.

Mi ha lasciato molto perplesso, oggi, la notizia delle dimissioni di Marco Maranesi, capogruppo consiliare di Forza Italia nel Comune di Anzio. Conosco bene il consigliere, un giovane di spessore umano e politico che per il bene del partito invito a fare un passo indietro. In questo delicato momento politico per la città anziate, infatti, Forza Italia deve dare esempio di compattezza e propensione al dialogo. Sono certo che il consigliere Maranesi saprà dimostrare ancora una volta grande senso di responsabilità, tornando sui propri passi e ricreando all’interno del partito, anche con il mio appoggio, le condizioni per superare l’empasse politica che condiziona il buon governo della città di Anzio. Da parte mia riceverà tutta la collaborazione possibile: è mia intenzione, infatti, organizzare nell’immediato un incontro con i quadri locali per individuare nuove e condivise soluzioni”.

Da personaggio politico che ha vissuto la fine della prima repubblica il buon Palozzi sa bene che qui di buon governo ce n’è poco ma anche che  a Forza Italia in provincia di Roma è rimasta praticamente solo Anzio e sa meglio che andare al voto sarebbe un massacro. Peggio se arrivasse una commissione d’accesso, a scoprire un sistema che a Nettuno prima (scioglimento) Ardea poi (nessun addebito) e Fondi dopo (grazia del ministro Maroni, pagina buia della recente storia italiana) è di fatto sempre lo stesso. Malgoverno del centrodestra, prima che infiltrazioni criminali. Peggio, condizionamento favorito dalla scelta di personaggi politici discutibili e dal voltarsi dalla parte opposta di fronte a certe vicende.

Come troppo spesso fa il sindaco, al quale non è riuscito neanche il tentativo di lusingare Millaci e l’omonimo Bruschini con qualche delega in più. No, i dissidenti vanno avanti e chiedono di “resettare”.

Se c’è o meno una strategia dietro, dove si stiano posizionando loro e cosa voglia fare Bruschini appartiene a chi analizza certi movimenti in città, “ragiona“, disegna scenari. Quello che sappiamo bene – invece – è che ai cittadini tutto ciò interessa poco date le condizioni nelle quali è ridotta Anzio. Ah, sappiamo pure che il “buon governo” del quale parla Palozzi in un anno e mezzo non ha realizzato uno – che è uno – dei punti del programma con il quale ha vinto le elezioni. E forse non basterà il “soccorso”   romano  a a risollevare la situazione

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