Rifiuti, tolleranza zero (dicono). Il Comune rende noti almeno i controlli

Per dovere di cronaca si riporta la nota diffusa oggi dall’ufficio comunicazione del Comune di Anzio per conto dell’assessore all’ambiente Patrizio Placidi. Non si sa a quanto ammontino eventuali sanzioni, ma scrivere e avere delle risposte è sempre positivo. Ne mancano molte altre rispetto a quanto chiesto (https://giovannidelgiaccio.wordpress.com/2014/07/10/se-lassessore-alle-querele-tenesse-almeno-la-citta-pulita/ ), prendiamolo come un buon inizio. Aggiungendo altre domande: a quanto ammonta – se c’è – il rimborso per gli ispettori ambientali? Con quali criteri sono stati scelti? C’è stato un avviso pubblico o altro? Di seguito il testo del Comune

Con la presente si rende nota l’attività degli ispettori ambientali del Comune di Anzio nella prima settimana dell’istituzione del servizio.
L’Assessore alle Politiche Ambientali, Patrizio Placidi

CITTA’ DI ANZIO
POLIZIA LOCALE
NUCLEO ISPETTORI AMBIENTALI COMUNALI

Oggetto : Attività Ispettori Ambientali Comunali settimana dal 01/07 al 10/07 2014.

In riferimento alla collaborazione prestata dagli Ispettori Ambientali muniti di giusto decreto sindacale, si trasmette di seguito la descrizione del servizio prestato durante la prima settimana di impiego dei predetti Ispettori.
Detti Ispettori Ambientali (n°15 Ispettori a rotazione nel centro storico di Anzio) sono stati posizionati sia nel centro storico dove insiste la raccolta indifferenziata che nelle zone acclamate come “discariche a cielo aperto” dove vengono conferiti rifiuti urbani di ogni genere.

Nel centro storico di Anzio:

– via Fanciulla d’Anzio-via Ambrosini-via XXI Aprile-via Aldobrandini-via Flora, sono stati sanzionati in via preliminare i proprietari di n° 15 veicoli che hanno scaricato sacchi di rifiuti indifferenziati in prossimita’ dei cassonetti ; sono state diffidate n° 40 persone residenti, ma che scaricavano fuori l’orario consentito.

Si e’ rilevato altresì, che nella zona di confine via Cupa-via Flora, la presenza di cittadini non residenti ma provenienti da Nettuno che tentavano di scaricare le buste di immondizia nei cassonetti del luogo.

Per quanto concerne i cassonetti ubicati nella dorsale via Ambrosini-via Aldobrandini-via F. Anzio, gli stessi sono stati fatti oggetto di conferimento abusivo da parte di cittadini anziati residenti in zone dove vige la raccolta differenziata.

Discorso diverso si e’ rilevato nei siti acclarati come “discariche a cielo aperto”, quali:
via dei Faggi-Piazza Roma-via della Lottizzazione-via S.ne S.Anastasio-via delle Begonie-via Letizia in Fiore-via dei Frassini e zone limitrofe.

In queste localita’ gli Ispettori posizionati in diversi orari e giorni (n°25 Ispettori a rotazione), hanno sanzionato in via preliminare n° 9 autocarri rilevati con un carico di calcinacci o potature palesemente superiore ai 30 Kg privi del formulario trasporto rifiuti ; sono stati segnalati altresi’ n° 68 veicoli che hanno scaricato rifiuti urbani di ogni genere nelle predette localita’.

Detto personale ha provveduto anche a segnalare fotograficamente tutti quei veicoli (n°35) che trasportavano sacchi di potature o calcinacci in special modo nella zona di Cincinnato a mare e Lavinio dorsale Ardeatina.

Questa piaga di degrado ambientale , dai rilievi ed accertamenti esperiti sinora dagli Ispettori Ambientali comunali, si concretizza sulla presenza nelle predette localita’ di numerosi pseudo ditte prive di ragione sociale e partita iva composta soprattutto da individui di varie etnie i quali , specialmente nelle residenze estive di Cincinnato, Lavinio Mare e Lido dei Pini, causa l’esigua richiesta economica vengono assoldati dai proprietari di ville con giardini, con il conseguente abbandono dei rifiuti vegetali, ingombranti e quant’altro nelle suddette zone.

L’Assessore Placidi: “Tolleranza zero verso chi si rende protagonista di simili comportamenti che deturpano il nostro territorio e danneggiano l’immagine della nostra Città che, per la maggior parte, è fatta da cittadini onesti che rispettano l’ambiente e pagano i servizi per avere un territorio ordinato e pulito”.

Anzio, 11 luglio 2014

Se l’assessore alle querele tenesse almeno la città pulita

L’assessore dalla querela facile, Patrizio Placidi (ne ha annunciate altre a chiunque parli di lui) sembra non vedere quello che succede in città. Siamo sommersi dai rifiuti e dipende certamente da tanti cittadini incivili, solo che non si riesce a vedere una via d’uscita. E ci si chiede cosa facciano lui, il suo assessorato, dove siano i controlli, per quanto tempo ancora dovremo vedere scene come quelle che quotidianamente ci accompagnano e vengono documentate su facebook (https://www.facebook.com/photo.php?fbid=754597471248071&set=pcb.597383743704517&type=1&theater è solo un esempio) o sui siti di informazione. E’ chiaro che la raccolta differenziata porta a porta è un mezzo fallimento se numerosi cittadini, largamente impuniti, continuano ad arrivare fino al centro di Anzio per lasciare i rifiuti come un tempo o se – per accorciare la strada – li gettano un po’ ovunque in discariche improvvisate. Non possono essere i singolari cartelli a fermarli (http://www.inliberuscita.it/immagini/36171/discariche-la-battaglia-agli-zozzoni-viaggia-sui-muri/) ma quelli sono almeno il segno che qualcuno prova a reagire.

E se ci sono incivili, vanno sanzionati a dovere. Ora il Comune ha certamente mille problemi, ma possibile che se una via è ridotta a discarica non si possa organizzare mezzo servizio tra polizia locale e neo ispettori ambientali per prendere qualcuno sul fatto, fare multe esemplari e poi rendere pubblica la cosa? Un deterrente, almeno.

Detto questo, il rovescio della medaglia è dato dal fatto che pure quelli che fanno la differenziata correttamente sono stufi di vedere crescere la bolletta senza avere spiegazioni plausibili. O, peggio, per spese alle quali si è costretti dalle discariche improvvisate, crediti inesigibili di dieci anni fa, fondo di garanzia del quale ci si ricorda solo ora.

Non si hanno spiegazioni né si dispone di dati. Quanto si differenzia? Quanto si risparmia in discarica? Quanto si incassa da carta, vetro, plastica e alluminio? Mistero. Magari saperlo – e cominciare a spendere meno – invoglierebbe chi ha almeno un po’ di buona volontà.

Altro discorso la bandiera blu. Aspettiamo ancora la pubblicazione sul sito del Comune (sigh!) del dossier grazie al quale Anzio l’ha nuovamente conquistata, ma mentre altrove si prodigano in iniziative che aiutano in termini di trasparenza (http://www.ilmessaggero.it/latina/latina_bandiera_blu_analisi_ok_a_giugno_acque_pulite_alla_marina/notizie/787317.shtml ) qui siamo in fiduciosa attesa. Del dossier, certo, ma anche dei dati dell’Arpa. Possiamo cercarli sul sito, vero (http://www.arpalazio.gov.it/ambiente/acqua/dati/balneazione/balneazione.htm?prov=roma&comune=anzio ) ma la bandiera blu – e Placidi che è un comunicatore lo sa – presuppone che i cittadini siano informati, gli stabilimenti balneari espongano i dati, si organizzino iniziative di promozione. Anche qui, non vediamo nulla.

Così resta solo la desolante cartolina quotidiana dei cassonetti stracolmi.  Vanno bene le querele, per concludere, ma almeno la città fosse pulita… 

 

 

La maggioranza implosa e quello che l’opposizione non vede…

Leggere i giornali? Ma quando mai… Se poi si considerano “giornaletti”, come i nostri politici sono abituati a chiamare la stampa locale, meno ancora… In Comune la maggioranza è allo sbando per vicende ampiamente note, a tenerla in piedi e a consentire lo svolgimento del consiglio comunale (http://www.inliberuscita.it/politica/36301/anzio-consiglio-semideserto-ma-si-approva-il-regolamento-digiene-pubblica/) è stato oggi un componente dell’opposizione, il consigliere del Movimento 5 Stelle Cristoforo Tontini. Senso di responsabilità istituzionale? Forse. Ma anche occasione mancata per far vedere che il centro-destra al governo è al capolinea ed è imploso. Sì, alcuni consiglieri sono assenti per davvero ma le voci di corridoio – tutte dalla stessa maggioranza – raccontano altro. Compresa una dura presa di posizione del sindaco che si è francamente (e finalmente) stancato di questo batti e ribatti, giochetti per l’azzeramento, “guerra” ai e tra dirigenti che paralizza la macchina amministrativa. Detto di Tontini, stupisce che dai banchi dell’opposizione nessuno si sia accorto di alcune vicende uscite di recente su siti di informazione o giornali cartacei. Letti poco, dobbiamo dedurre, e dei quali lamentarsi solo se non pubblicano la propria foto o non fanno “copia e incolla”.

Gli unici a sollevare il problema della costituzione di parte civile presentata e poi revocata nei confronti del “professor” Papadia che è accusato di aver truffato il Comune sono stati Ivano Bernardone (Pd) ed Eugenio Ruggiero (Fdi-An). Singolare la risposta del sindaco: mentre il segretario incaricava un avvocato lui si consigliava con un altro e decideva di ripensarci. Va bene tutto, ma la costituzione avrebbe avuto un significato politico forte. Sbaglieremo, ma il balletto “entro nel processo, anzi no” oltre a rappresentare un precedente serio è un favore fatto a Papadia. Ma almeno Bernardone e Ruggiero hanno chiesto

Poi c’è quello che l’opposizione non vede, ma sì i “giornaletti”… A nessuno è venuto in mente, ad esempio, di chiedere per quale motivo l’ordinanza nei confronti dell’Hotel Succi sia stata fatta solo qualche settimana fa e non dopo la prima relazione con proposta di sospensione dell’attività fatta a dicembre dalla Asl. E’ coinvolto un collega di consiglio comunale, vero, ma in altri tempi si sarebbero chieste le dimissioni del sindaco. Qui bastava chiedere dei chiarimenti….

Ancora: arrivano le bollette della Tari, datate 28 maggio ma per le quali l’Ufficio tributi assegna il lavoro l’11 giugno, a parte chiedere se i 48.000 euro rappresentano una spesa congrua, qualcuno si è accorto che la Mercurio service non ha spedito i Pdf come previsto e che il cassetto tributario è ormai una scatola vuota? Macché…

Uscito Paride Tulli dal consiglio comunale nessuno sembra interessarsi più delle mense. Eppure tre consiglieri di maggioranza avevano parlato di gara “illegittima” e il segretario comunale aveva chiesto di bloccare tutto. Al primo consiglio utile nessuno aveva chiesto di sapere quale fosse la situazione, in quello successivo c’era stata un’interrogazione di Bernardone. Ora un’azienda esclusa fa ricorso al Tar denunciando l’atteggiamento “ostile” del Comune e scrivendo che è stata seguita una procedura mentre nel bando era espressamente detto che non si seguiva quella norma, ma non si chiedono chiarimenti.

Infine il porto, ci si preoccupa dei posti che promette la Capo d’Anzio ma non che si vuole costruire (come?) con appena 25 posti barca prenotati. La commissione chiesta dal Pd è caduta nel vuoto, il sindaco è evasivo sull’argomento, un tempo si abbandonavano per protesta oppure si occupavano le aule consiliari in assenza di risposte. Sono cambiati i tempi.

 

Ps, per la cronaca. Dopo che per diverse sedute la diretta streaming non ha funzionato, oggi c’era solo l’audio. Visto il sito del Comune con pubblicazioni a soggetto e la situazione generale dell’informatizzazione dell’ente è già un miracolo…  

Il bilancio e la trasparenza, basterebbe copiare Sabaudia

Ad Anzio la giunta comunale ha approvato il bilancio di previsione e la relazione programmatica, non ha allegato quest’ultima alla delibera né altri atti al momento della pubblicazione sul sito. Il giorno dopo, considerato che c’era un errore, ha nuovamente approvato lo schema di bilancio ma degli allegati sempre nessuna traccia.

Che la trasparenza sia un optional lo sosteniamo da tempo, così come il sito sia una presa in giro o meglio un’offesa per i cittadini che pure lo pagano e ricordano la campagna 3.0 (sigh!) del sindaco Luciano Bruschini. 

Ebbene non c’è da andare lontano, almeno per copiare. Nel suo “Come si fa una tesi di laurea” Umberto Eco suggerisce anche di copiare. E’ un libro uscito quando non c’era internet e quando nessuno si sarebbe accorto se la stessa tesi era stata presentata a Bari e riproposta a Roma.

Qui copiare per avere ciò che è previsto per legge quando si parla di “accessibilità totale” è ormai un’esigenza. Collegarsi a questo indirizzo http://www.comune.sabaudia.latina.it/index.php/component/chronoconnectivity2/?connectionname=albo_pretorio&valore=1 per credere. Ci sono schemi di bilancio, relazione, tutto! E i cittadini possono farsi un’idea, se vogliono. 

E pure a Sabaudia governa una parte del centro-destra come ad Anzio, anche Sabaudia è sul mare, è un Comune più piccolo vero ma d’estate triplica la popolazione. Insomma, non vanno accampate scuse. O forse, visto che continuiamo ad avere quattro siti in uno che non dialogano tra loro e informatizzazioni delle quali si fatica a comprendere l’utilità (per le mense ne sono state fatte tre e non si accede, il cassetto tributario è ormai inutile, il sistema della ragioneria in tilt, l’anagrafe che non “parla” con i tributi) per questo fondamentale settore ogni dirigente ha il suo “orticello” e guai chi lo tocca. Le dobbiamo pensare tutte.

Perché francamente non si capisce – e dire che un dipendente del Comune di Sabaudia è stato per anni nel nucleo di valutazione ad Anzio – come si fa a pochi chilometri di distanza da qui ad avere un albo pretorio sul quale le cose vengono pubblicate per intero e ad Anzio avere pubblicazioni “casuali”. Non si vuole copiare Sabaudia? Aprilia è più vicina. Ma i tempi dell’informatica 0.3 – e non 3.0 come diceva Bruschini – sono superati da un pezzo. Qualcuno in Comune se ne deve rendere conto. E copiare, se necessario. 

Solidarietà a Placidi, ma è ora di riflettere

Dispiace, francamente, che continuino a verificarsi vicende del genere (http://www.inliberuscita.it/cronoca/36144/anzio-atti-vandalici-sullauto-dellassessore-patrizio-placidi/) e all’assessore Patrizio Placidi non può andare altro che solidarietà.

Una vicenda come questa, però, conferma il clima incandescente che si respira in città. Del quale purtroppo nessuno sembra preoccuparsi. La misura evidentemente è colma, non da autorizzare vandalismi o episodi ancora più gravi che vanno assolutamente condannati, ma sulla quale riflettere.

Palio del mare e tedeschi in trincea, le strane “tradizioni”

Diceva Gianni Brera che avendone viste tante, era contento che si seguissero altri sport, ma lui non era tenuto ad appassionarsi  o capirli. Sarà l’età che avanza se comincio a dire che non ne ho viste tante, ma di certe francamente non capisco il senso. Il grande maestro perdonerà, non ho alcuna intenzione di  paragonarmi a lui, diciamo che è solo un modo per dire che la “tradizione” del palio del mare, giunto ormai alla terza edizione, a mio modesto parere con Anzio c’entra poco.

Sì la rievocazione dell’approdo di Innocenzo XII, ma qualcuno più informato storicamente dello scrivente ricorderà che Anzio praticamente non c’era. Figuriamoci i quartieri che oggi si sfidano.

Comunque si faccia pure, per carità, se serve come ricordava ieri sera in chiesa il parroco padre Francesco a “unire i quartieri” è pure positivo, se ha successo di pubblico ancora meglio, ma un palio nasce e si sviluppa in realtà diverse da Anzio. Insomma, di tante tradizioni che abbiamo veramente se ne riscopre una che non c’è mai stata.  

Stesso discorso per quella che viene spacciata da qualche anno per ricostruzione storica dello sbarco. In realtà sui libri non c’è scritto – ma anche qui altri ne sanno più di me – che sulla spiaggia i tedeschi aspettavano gli alleati anglo-americani dentro alle trincee. Però questo vediamo, senza che nessuno senta il bisogno di chiedere il perché. La spiegazione, spesso, è che “c’è tanta gente”. 

Se il criterio è questo, va bene tutto. Non a caso abbiamo visto sagre del peperoncino e feste del cioccolato. La storia e le tradizioni, quelle vere, possono attendere. 

 

Bilancio, rettifica a tempo di record. Rifiuti, nuova stangata +40%

rifiuti
In 24 ore, quando si dice l’efficienza, la delibera sul bilancio di previsione 2014 è stata cambiata. C’era un errore, “chiude” a 75 milioni 578.209 e non 85 milioni. Un conteggio sbagliato e l’inserimento di un dato in eccesso. Lo schema di bilancio è rettificato così come la relazione che però non facendo parte integrante dell’atto non è allegata. Diciamo che in giunta ne hanno preso atto e via…

La notizia è un’altra e trova diverse conferme: il piano finanziario per la raccolta e smaltimento dei rifiuti prevede un aumento stimato nel 40% rispetto all’attuale. La conseguenza? Una famiglia che oggi paga 300 euro, ne pagherà all’incirca 420. Tutto questo mentre non sappiamo ancora a quanto ammonta la percentuale di raccolta differenziata, ignoriamo se e quanto viene incassato dalla vendita di plastica, vetro, alluminio e carta, non sappiamo qual è il risparmio in discarica.

E’ trascorso un anno, chiederlo da questo umile spazio è poca cosa, ma è stato chiesto – ed è rimasto inevaso – anche in consiglio comunale. E pensare che in campagna elettorale l’assessore Placidi e il dirigente all’ambiante, Dell’Accio, ribadivano carte alla mano che non ci sarebbero stati aumenti salvo i 30 centesimi a metro quadro imposti dal governo.

Gli aumenti, invece, ci sono stati e ci saranno ancora. Perché gli inesigibili nessuno è andato a riscuoterli, perché continuano a esserci incivili che gettano ovunque tanto paghiamo noi, ma anche perché per far partire il servizio si è fatto, probabilmente, il passo più lungo della gamba. O semplicemente perché il “porta a porta” inizialmente costa di più e una volta a regime fa risparmiare. Ma le cose basta dirle per come sono, anziché nascondersi dietro un dito.

Scuola, riflettiamo

Donatella Purger, docente per anni impegnata nel nostro territorio, in questo suo articolo (http://www.firstonline.info/a/2014/07/03/esami-di-stato-istruzione-e-giustizia-amministrati/6d0b6db6-1c59-40d0-90d8-5964ed9f59e5) pone degli interrogativi molto seri. E’ il caso di riflettere, soprattutto da parte dei genitori avvezzi più ai ricorsi giudiziari che a seguire il rendimento dei figli…

Il bilancio c’è, la relazione no. Trasparenza, ci risiamo…

La delibera di giunta è stata adottata, il bilancio di previsione 2014 “chiuderà” a 85 milioni 578.209 euro, ma oltre sapere questo e che sarà “rispettato il patto di stabilità interno”, non si va. Anzi sì, negli anni a venire il bilancio sarà di 72 milioni 903.000 euro e rotti nel 2015 e 72 milioni 262.000 nel 2016. Era già noto, invece, il danno al sistema informatico “grazie” al quale è stato necessario recuperare i dati.

Detto questo, con la delibera oltre allo schema si approva anche lo “schema della relazione previsionale e programmatica” ma sull’albo pretorio del Comune non compare. E dire che è una parte integrante della delibera, solo che alle 20,33 del 3 luglio – mentre scriviamo – l’allegato non c’è.

E’ la conferma, qualora ce ne fosse bisogno, della pubblicazione “a soggetto” dei documenti sull’albo pretorio del Comune e della trasparenza calpestata. Siamo ad Anzio, no?

Estate blu, ce n’è per tutti

Il Comune di Anzio ha presentato il programma dell’Estate blu http://portale.comune.anzio.roma.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_516_0_3.html. Ignoro i costi, noto che anche per la stagione al via la scelta è di fare tutto per tutti senza caratterizzare in qualche modo l’offerta cittadina ed elevarne la qualità.

Trovo interessanti i “processi” a Caligola e Nerone in programma al parco archeologico. In ogni modo, buona estate