Il problema della Villa non è Pietro, però con l’occasione…

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Non si fa. Nessuno di noi, domani, può andare al Colosseo, al teatro di Minturnae o a quello di Taormina, alla città fantasma di Carsulae o in qualsiasi area archeologica e mettersi a “pulire” autonomamente. Un attimo dopo il gesto, pur nobile, arrivano le forze dell’ordine e ci portano via. Com’è stato oggi ad Anzio, con Pietro Salvini che ha fatto ciò che da mesi ritiene giusto senza essere finito – finora – sotto l’occhio dei riflettori.

Dire che sto con Pietro – che denuncia un problema reale – è scontato, anche se questa mattina sono stato mandato benevolmente a quel paese in quanto “al soldo dei potenti“. Pazienza, il personaggio è noto per il suo modo di essere e subito dopo ha detto di volermi bene. Ne sono certo. Sto con lui per la denuncia che arriva dal suo gesto, non per quello che fa. Perché sono resti archeologici, perché se tocchi un sasso rischi di far venire giù tutto, perché come è giusto che non ci siano accampamenti d’estate, gente che fa la brace (come oggi….) o che va a dormire nelle grotte, è altrettanto giusto che non si facciano interventi che pur con le migliori intenzioni rischiano di creare danno. Peggio ancora sarebbe – come sta avvenendo nei dibattiti on line – mettere da una parte l’orgoglio dei portodanzesi incarnato oggi da Salvini che “fa solo pulizie” e dall’altra i “fagottari zozzoni“. O mettere da una parte il comitato che da qualche anno ha rilanciato l’attenzione su quei resti, ha fatto sì che l’area diventasse monumento naturale, e chi vede quei cittadini come il fumo negli occhi.

Perché il punto non è questo, ma una volta per tutte la tutela, la pulizia, la salvaguardia di quel patrimonio che stiamo perdendo. Un’amministrazione comunale lungimirante sarebbe intervenuta da tempo, non avrebbe lasciato all’iniziativa di un singolo volenteroso l’iniziativa. Non avrebbe “rincorso” i servizi televisivi prima di  intervenire, com’è successo l’estate scorsa. Avrebbe messo in piedi un progetto per provvedere alle pulizie, alla salvaguardia, a tutto ciò che è necessario per salvare il salvabile, sotto la guida di chi è esperto in questo settore. Poi si usavano pure tutti i volontari possibili.

Ecco, quanto accaduto questa mattina diventi un’occasione. Perché oggi il problema non è Salvini, ieri non lo era chi “alloggiava” alle Grotte, né lo saranno di nuovo i “fagottari” l’estate prossima. Il problema è chi ci amministra e su questo argomento – come su tutti gli altri – naviga a vista.

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