Quattordici arresti, i rapporti con il Comune

malasuerte

(Foto dal messaggero.it)

Ci sono i quattordici arresti dell’operazione “Mala suerte” ma ci sono anche i potenziali risvolti. Perché all’interno delle 150 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare figurano nomi di abituali frequentatori del Comune, di cooperative – sempre loro – “vicine” a esponenti della politica di casa nostra.

Nulla di penalmente rilevante per rappresentanti pubblici, almeno non da quello che si apprende, ma un sistema di “controllo” che ancora una volta emerge prepotentemente. O almeno è quello che raccontano gli indagati e le persone prese a verbale.

Domani mattina i primi interrogatori. Al di là di un’indagine alla quale gli uomini e le donne del commissariato di polizia – diretti da Anton Giulio Cassandra – hanno lavorato senza sosta, e che porta alla luce vicende di droga, estorsioni e sesso con minori, è altro il livello che crea imbarazzo. E’ la vicinanza che alcuni degli indagati – o loro affini – hanno con ambienti della classe dirigente locale. Sono le dichiarazioni di chi afferma di temere per sé e di pagare perché quelli “sono Casalesi” .

E’ un quadro preoccupante e da approfondire.

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