La notizia è arrivata di buon mattino, via whatsapp, dopo la lunga discussione sul bilancio regionale. Ieri era stato detto che si sarebbe trattato l’argomento, ma l’esito era tutt’altro che scontato. Anzi, qualcuno del Pd quando si è visto “scavalcato” ha provato a dire che non era il caso, ma alla fine ha prevalso il buon senso.
Oggi c’è la conferma che la Villa e le grotte di Nerone sono un monumento naturale e che un altro passo in avanti è stato fatto per rilanciare un sito da anni abbandonato a se stesso.
Un plauso al consigliere regionale Giancarlo Righini che ha portato avanti questa iniziativa, uno più grande alla concittadina Chiara Di Fede che con ostinazione non ha mollato. Non è un caso che sia anche componente del variegato comitato che si è battuto per il riconoscimento tra “I luoghi del cuore” del Fondo per l’ambiente italiano di quell’area.
Non è un caso che tutto nasca da quello che abbiamo ribattezzato ben presto eco-mostro e sul quale le procedure sono state tutt’altro che trasparenti.
Ma è bene guardare avanti e pensare, davvero, a come tutelare e rilanciare il luogo non a caso scelto dagli antichi romani – pensare solo a Nerone è riduttivo, ma è un nome che “tira” – e farne un’occasione per la città.
La giunta ha deliberato uno stanziamento, il Fai ha detto che il progetto è meritevole ma non l’ha finanziato, ora c’è questo riconoscimento e magari qualcosa si potrà ottenere anche dalla Regione, ma una cosa è certa: il progetto presentato al Fai non costa un’enormità e un’amministrazione lungimirante – che non si preoccupa di chi ha portato avanti l’iniziativa né di eventuali ricadute “politiche” ma della città- lo finanzia per intero e fa un primo passo.
Sarebbe importantissimo, un segnale, dire che oltre mercatini, luminarie, iniziative con soldi sistematicamente a pioggia, si investe su qualcosa. E’ un augurio, visto mai che il 2016 ci porta una buona notizia e fa intervenire per un bene sul quale Chiara – ma anche Francesco, Silvia, Claudio… – si è spesa, ma che resta un’occasione della città.