La delibera c’è, il carnevale no. I criteri? Pazienza…

Prendiamo atto della precisazione che arriva dal Comune in merito al Carnevale portodanzese e la riportiamo di seguito. Restano da capire i criteri di programmazione e scelta delle manifestazioni, il quadro d’insieme nel quale ci si muove, ma rischiamo di sprecare il fiato… 

***

“E’ opportuno precisare che, causa maltempo, le iniziative previste per il Carnevale Portodanzese sono state annullate e nessun costo è stato sostenuto dall’Amministrazione Comunale. Al contrario di quanto accaduto in molti Comuni, in accordo con il Sindaco, ad Anzio abbiamo deciso di annullare la manifestazione in quanto nel periodo di Quaresima non era opportuno far svolgere tali iniziative. L’impegno economico del Carnevale, sarà utilizzato in occasione della delle Celebrazioni per il Santo Patrono di Anzio oppure nella pianificazione del programma di AnzioEstateBlu2014”.

Lo ha affermato il Consigliere Comunale al Comune di Anzio, Luciano Bruschini, in riferimento alla Delibera di Giunta relativa all’organizzazione del Carnevale Portodanzese che prevedeva uno stanziamento di 12.000,00 euro per la manifestazione.

Comune, i soldi a pioggia e quel… carnevale. Pace fatta (sembra) in Forza Italia

Sgomberiamo il campo: le iniziative pubbliche, se vengono fatte, hanno un costo. Quello che interessa qui è – da sempre – capire i criteri con i quali si scelgono i progetti e perché si decide di finanziarli o meno. Qual è il “quadro” di riferimento all’interno del quale si muove il Comune di Anzio. Ammesso ne abbia uno.

Le dimissioni di Luciano Bruschini, l’omonimo del sindaco, da delegato al turismo hanno creato una certa fibrillazione. Ha parlato di ingerenze di altre figure istituzionali, poi sembra che stasera ci abbia ripensato dopo un chiarimento in Forza Italia con l’assessore Roberta Cafà.

C’era da aspettarselo, la montagna della riunione di stasera ha partorito il topolino. Ci sono troppe cose in ballo per rischiare una crisi. Piccole, non parliamo certo del futuro della città, ma evidentemente importanti per chi è in maggioranza. Così, sembra, è pace fatta.

Quello che invece emerge è che, alla fine, il consigliere non fosse così scarsamente considerato. E’ stato lui a organizzare il “Carnevale portodanzese” – come si legge in una delibera del 28 febbraio – ovvero a proporre “nell’ambito delle funzioni attribuite” le “azioni volte alla promozione del carnevale 2014”.

Due pomeriggi dedicati ai bambini per una somma di 12.261 euro. Ripetiamo: chi propone e lavora va pagato, il problema restano le modalità che si seguono per queste iniziative “a pioggia”. Senza contare che il “Carnevale portodanzese” non lo avevamo mai sentito nominare prima. Uno pensa: sarà una cosa tradizionale, invece si scopre che nel programma ci sono i balli caraibici…   

La maggioranza che vacilla e la delibera con “giallo”

Una riunione di partito non era così attesa da anni. Le voci che si rincorrono sono le più disparate, ma quello di Forza Italia oggi è un vertice che rischia di avere notevoli ripercussioni sull’amministrazione anziate. Per vicende – si veda un pensiero espresso ieri su questo blog – che poco hanno a che fare con il futuro della città, ma sulle quali comunque il sindaco Luciano Bruschini rischia di avere più di qualche grattacapo e la maggioranza vacilla.

 Alle vicende note si aggiunge, adesso, una delibera con “giallo”. Un atto del quale in Comune si parla da qualche giorno ma che non è stato approvato e rischia di non esserlo. Motivo? Una famiglia ospite nell’hotel di un ex assessore, non è dato sapere a quale titolo e mandata da chi e perché, che il Comune oggi dovrebbe pagare. Senza che le carte siano formalmente a posto. Una “pezza”, insomma, questo emerge. La vicenda, rimpallata tra uffici diversi, arriva ora nelle mani del sindaco. Il quale, ovviamente, non sapeva. 

Forza Italia invece sì, tanto che nella lista delle lagnanze oggi finisce anche questa. 

Bruschini perde un pezzo, cresce il malessere. La città può attendere

Bruschini perde… Bruschini. Il primo è il sindaco, il secondo è l’omonimo consigliere comunale che oggi – si legge da inliberauscita.it – ha rassegnato le dimissioni da delegato alle “Iniziative turistiche e spettacolo”. Uno dei tanti incarichi assegnati dal primo cittadino nel tentativo di “accontentare” le diverse anime di una maggioranza litigiosa. Nemmeno un anno dopo le elezioni, allora, primo pezzo che si stacca ma soprattutto un clima tutt’altro che sereno in Forza Italia e tra il gruppo più consistente a sostegno del sindaco e quel che resta degli alleati.

Quello che tutti dicono, non certo per questioni legate al programma ma semplicemente di potere per il potere, Luciano Bruschini (il consigliere) l’ha messo nero su bianco: “Continue ingerenze di altre figure istituzionali nelle attività poste in essere dal sottoscritto”. Chiaro il riferimento all’assessore Roberta Cafà che domenica organizza una sfilata di beneficenza e avrebbe “invaso” il campo di Bruschini. Sembra, così racconta lui, che sia la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Ma in Forza Italia hanno più di qualcosa di cui lamentarsi, magari per riportare Patrizio Placidi a fare l’assessore non certo perché hanno a cuore le sorti di Anzio. Di quelle sono pochi a interessarsi, presi come sono a organizzare iniziative (magari con i soldi del Comune), sperare in qualche assunzione addirittura “in casa”,  giocare al tutti contro tutti prima fra assessori, poi tra questi e i consiglieri, quindi nei confronti dei dirigenti, tra i quali fra l’altro ci sarebbero alleanze… “variabili”. 

Il tutto con il sindaco che assiste, sopporta, finge di non sapere e tira avanti. C’è poco da fare, i cittadini si sono espressi qualche mese fa e hanno dato ragione a lui, insieme alla sua “corte”. I rilievi della Ragioneria dello Stato, il bilancio al collasso, il porto che rischia di essere “svenduto” a Marconi e la situazione generale della città passano in secondo piano. Così come le promesse elettorali da Neropolis al Central park.  

No, non sarà un altro Bruschini a creare problemi a Bruschini, anche se la riunione di Forza Italia di domani si annuncia effervescente. Anzio, ovviamente, può attendere… 

Il sito del Comune, anzi tre. Così non vedo, non sento, non parlo…

ImmagineIl sito del Comune di Anzio somiglia sempre più al famoso gioco delle tre scimmiette, quello del “non vedo, non sento, non parlo”. Già, perché si scopre grazie a un esperto del settore che il sito non è uno, ma sono tre diversi e che – di fatto – non dialogano tra loro.

Chi li abbia scelti, come e perché, quale esperienza abbia, è tutto da scoprire. Insomma, se la trasparenza è una chimera – al di là di quello che viene scritto negli atti – un motivo c’è. Proviamo ad analizzarlo. L’indirizzo http://portale.comune.anzio.roma.it, a oggi “prenotato” ma non ancora “registrato”, doveva essere “alimentato” – con l’importazione di dati e informazioni – da quello già esistente. Vale a dire dal sito comune.anzio.roma.it, creato e registrato nel 2004 ad Arezzo da Eutalia spa. L’ultimo aggiornamento di questo risale al 2011. Con l’avvento delle nuove norme sulla trasparenza si è messa in piedi una sorta di corsa contro il tempo e la società Internet soluzioni di Scurcola Marsicana (L’Aquila) ha fornito la nuova versione del sito che, però, non è aggiornata alle norme vigenti e in molti passaggi è priva di informazioni e riferimenti di ogni genere. Motivo? Sul nuovo sito non si trovano le informazioni, perché le stesse non sono mai state presenti nel vecchio, dal quale l’attuale si “alimenta” e dovrebbe importarne i dati. Chi, quando e come si è occupato del cosiddetto “take over”? E’ possibile, comunque, che si sia arrivati a questa “soluzione” perché il tempo per adeguarsi stringeva, il sito del Comune era perennemente in “rosso” rispetto agli standard dell’osservatorio “Magellano pa” che ha la bussola della trasparenza. Forse per questo gli analisti di Internet soluzioni non hanno avuto il tempo di rendersi conto del “terreno” sul quale andavano ad operare.

Tre siti, dicevamo, perché non dobbiamo dimenticare https//:comunedianzio.cassettotributario.it (che ha tecnologia ssl, perché prevedeva pagamenti online che di fatto non si fanno). Questo è registrato alla Mercurio service srl di L’Aquila e non al Comune, risulta totalmente nelle mani della società, senza alcun responsabile dell’Ente nell’atto di registrazione.

In pratica: tre diversi applicativi, di tre diversi fornitori e con tre diversi indirizzi http o https!

Un accenno, infine, all’informatizzazione infinita delle mense scolastiche per la quale – deve essere una costante – sono passate tre diverse aziende (Tecnorg, Maggioli e la già citata Mercurio service), con “data entry” ben pagati e il risultato che anziché avanti siamo andati indietro. Si voleva arrivare a pagare direttamente sul sito, inizialmente almeno ogni genitore poteva collegarsi e vedere la sua posizione, i pasti fruiti, ora si collega al cassetto tributario e può solo verificare e stampare le bollette e sapere – ma è un’informazione che ha già – se ha pagato o meno!

Ultima domanda, questa direttamente al sindaco 3.0 che Bruschini ha promesso di essere in campagna elettorale. Chi contatta, decide e paga i fornitori di questi servizi?  

La trasparenza? Per il Comune c’è già. Ridiamo per non piangere…

ImmagineCittadini che chiedono trasparenza? Commissione convocata e disertata dal segretario per verificare l’adempimento al decreto legislativo 33 del 2013? Tutti disinformati o, peggio, in malafede. Leggiamola così, oppure ridiamo per non piangere che è meglio. Perché a leggere una recente determinazione, con la quale si affida l’adeguamento normativo del portale, secondo il Comune la trasparenza esiste già. O forse arriverà nei prossimi 40 giorni, tanti sembra siano stati concessi al segretario per avere le risposte nella già citata commissione.

Evidentemente al Comune ritengono che per la trasparenza basti un atto, anzi uno dopo l’altro. Se il 19 marzo dello scorso anno è stata affidata alla “Società Internet Soluzioni s.r.l. la realizzazione del nuovo portale istituzionale in conformità al nuovo quadro normativo vigente”, oggi si affida alla stessa azienda – per poco più di 5.000 euro in tre anni – l’adeguamento. Siamo d’accordo, giusto che ci si affidi a chi già sta lavorando, quello che colpisce è altro. Si cita il decreto 33/2013 “con il quale venivano dettati i principi di trasparenza, intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione della Pubblica Amministrazione” e fin qui ci siamo: è la norma.

Poco più avanti si legge che “questo Ente ha adeguato l’infrastruttura web del Comune di Anzio a quanto disposto in merito alla riorganizzazione dei contenuti grafici ed informativi denominata Amministrazione trasparente permettendo una adeguata gestione dei relativi contenuti, nonché la loro ottimale pubblicazione con lo scopo di favorire un ambiente di gestione e di navigazione confortevole

Viviamo forse su un altro pianeta? Ci sarà pure la struttura, è vero, ma l’ottimale pubblicazione è una chimera e la gestione e la navigazione è tutt’altro che confortevole. La foto su questo spazio è parte della pagina che il settimanale “il Granchio” ha dedicato alla vicenda. Lo studio – molto dettagliato – è stato fatto dal presidente della commissione trasparenza, Andrea Mingiacchi, del Pd.

Eppure non basta, perché in base al “continuo evolversi del quadro normativo che regolamenta gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni per le Pubbliche Amministrazioni” si incarica la stessa società di procedere in modo che l’ente possa garantire “l’immediata applicazione degli sviluppi normativi alla soluzione applicativa eTrasparenza”. Sarebbe sufficiente avere le informazioni di oggi, per gli sviluppi possiamo anche attendere.

Anzio Estate blu, 15.000 euro per Red Canzian. Spending review permettendo

Primo appuntamento per l’Estate blu 2014 del Comune di Anzio. A Villa Adele, il 26 luglio, suonerà Red Canzian. Un concerto – racconto sul tema “Ho visto sessanta volte fiorire il Calicanto”. Lo stesso del  28 settembre scorso al Chris Cappell College, dove il fondatore dei Pooh però tenne solo un incontro. La giunta di Anzio ha approvato, nei giorni scorsi, la proposta fatta all’assessore alla cultura Laura Nolfi dallo stesso Canzian che  sarà a Villa Adele con il suo gruppo per una spesa prevista di 15.000 euro.

Qual è il quadro di riferimento all’interno del quale il concerto si inserisce non è dato sapere, arriva la proposta e si approva. Ad Anzio funziona così da sempre.

A meno che, come in delibera ha fatto scrivere la dirigente dell’area cultura Angela Santaniello, la spesa non sia soggetta ai limiti della “spending review”. Nell’atto adottato dalla giunta, infatti, si legge che la dirigente “esprime il proprio parere favorevole a condizione che l’intervento sopra menzionato rientri nei parametri di spesa espressamente previsti dalle normative e dalle Direttive impartite dal Governo per le attività di revisione della spesa pubblica (spending review)”. Evidentemente si comincia a ragionare anche al Comune di Anzio sugli impegni da assumere, a fronte di una condizione di cassa tutt’altro che rosea e di bilanci che fanno acqua da tutte le parti. Per quanto riguarda l’iniziativa il concerto-racconto di Red Canzian “è un lungo viaggio attraverso la musica, le mode e i modi di vivere degli italiano dal dopoguerra ai giorni nostri”. Attraverso storie molto divertenti ed altre assolutamente commoventi, supportate da oltre 70 fotografie “storiche” che vengono proiettate sul palco, Red Canzian canta le canzoni “che in qualche modo hanno segnato la sua vita”. Si andrà da “Grazie dei fior” che vinse Sanremo nel 1951, quando lui nacque, fino ai brani incisi con i Pooh, passando da “Tutti frutti” di Little Richard, “Yesterday” dei Beatles e “ll cielo in una stanza” di Gino Paoli. Sul palco con Red anche un quartetto d’archi, due chitarristi, un pianista e percussionista e Chiara Canzian. Spettacolo di due ore e mezza. Spending review permettendo.

Baseball: sognavamo la Major, siamo una parrocchietta

Sognavamo la Major league, Nettuno nella franchigia dei Cleveland Indians e Bologna in quella dei Seattle Mariners, Rimini con i Pirates e Grosseto con i Red Sox. Gli Yankees avrebbero voluto Roma, gli Angels Milano…

Sognavamo l’Italian baseball league come “farm” per le squadre di grande lega, con giocatori chiamati nel corso della stagione a giocare negli Usa e altri mandati qui a portarci lo spettacolo di uno sport che ci appassiona e continua inesorabilmente a deluderci.

Sognavamo, appunto, quando si immaginava che veramente la Mlb investisse in Italia e trovasse terreno fertile. Dopo più di qualche anno di illusioni, dobbiamo prendere atto della realtà. Forse con consapevole ritardo, sicuramente con la certezza che sin dal primo momento non si è creduto – in primo luogo da parte delle società – nel progetto avviato dalla Fibs.

Baldanzoso? Avveniristico? Era forse l’unico in grado di dare al nostro sport una visibilità altrimenti insperata. Poi c’è stata la crisi, certo, diciamo pure che per anni si è “inseguito” un improbabile impianto a Roma e che qualche errore strategico la Federazione l’avrà commesso.

Ma poi è la “base” che è mancata, le società che sono rimaste indietro – con tutti i comprensibili problemi – che non hanno creduto (potuto/voluto credere?) al progetto.

E il sogno è svanito, insieme al fallimento di Grosseto, alla toccata e fuga in Ibl di società con scarsa o senza tradizione, a un livello del massimo campionato talmente sceso da rendere inguardabile più di qualche partita.

A una Nazionale nella quale giocatori di Major hanno creduto, dove si chiede di poter far parte del progetto portato avanti da Marco Mazzieri e dai suoi collaboratori, corrisponde un campionato che somiglia sempre più a “scapoli contro ammogliati”. Duole dirlo, ma nemmeno con 3 partite a settimana e quindi 54 l’anno una qualsiasi franchigia di Mlb si interessa al torneo, figuriamoci con 2…

A una Nazionale che per le sue vittorie – oriundi o meno, c’è scritto Italia… – ha guadagnato spazi impensabili sui media, c’è un campionato che fatica a trovar posto nelle brevi. Un torneo a malapena interregionale che avrà quest’anno l’ultima ciliegina: il derby di Nettuno. Ma per piacere…

Ecco, l’esempio che arriva dalla “città del baseball” dimostra quale consistenza ha la dirigenza di questo sport: si è preferito fare due mezze squadre pur di non trovare un accordo, continuando a scaricarsi responsabilità a vicenda.

Questo è il baseball italiano: una parrocchietta. Altro che Major league…  

Libro e moschetto, le precisazioni di Sel e Rifondazione

A proposito del suo articolo “Libro e moschetto, i grandi assenti e il povero Mario..”. Il 25 aprile ognuno di noi potrà decidere di essere in piazza a testimoniare questa splendida giornata, o andare a fare altre cose, non sta certo a Lei decidere cosa debba o non debba fare una persona. Detto questo, la ringraziamo, perchè nel suo articolo, ha finalmente svelato a tutti (o quantomeno a chi lo legge), che la sinistra ad Anzio è ormai rappresentata dai soli SEL e RIFONDAZIONE, si evince che il PD ha fatto altre scelte.

Oltretutto, l’antifascismo è un valore costituzionale (XII disposizione transitoria e finale) e in quanto tale fondante della nostra Nazione per intero, non appannaggio esclusivo della sinistra.

Crediamo dunque che la presenza di Delle Chiaie a Villa Sarsina e l’ignavia del Sindaco siano state una sconfitta per ogni singolo cittadino di Anzio, non solo per i partiti di sinistra.

E poi, perché protestare, visto che Lei scrive “Delle Chiaie e altri hanno il diritto di presentare libri” Dobbiamo fare noi i censori alla libertà di espressione?

Evidentemente le scelte fatte da questa amministrazione rispecchiano appieno dove questa città sta scivolando, verso una destra becera, reazionaria e orfana di certi comportamenti di oscura memoria.

Ci chiediamo tra l’altro, chi deve “incalzare il sindaco”? Solo la sinistra (da lei citata) che tra l’altro non siede neanche in consiglio comunale e a cui viene dato pochissimo, a volte nessuno, spazio su certa stampa locale? Il “potere” si incalza anche attraverso i media, sono molti gli esempi di ministri o deputati che si sono dimessi per episodi portati alla luce dalla stampa, ma ad Anzio questo evidentemente non accade.

Noi il 25 aprile ci saremo, per ricordare quanti hanno dato la vita per questa democrazia di cui, siamo e dobbiamo essere tutti testimoni.

Come ultima cosa ci chiediamo, quanta voce viene data alla sinistra di Anzio? Ci si ricorda che esiste solo quando c’è da parlarne male…..(?)

Prima di esprimere giudizi gratuiti, sarà il caso che ognuno mediti sul proprio operato e in futuro si impegni, come noi, nella propositività e nell’organizzazione delle manifestazioni di dissenso.

Saluti.

Circolo SEL di Anzio Partito Rifondazione Comunista Anzio

***

Conosco la Costituzione – non certo come voi – al punto da citarla nei “contenuti” di questo spazio personale dove si esprime il mio pensiero e si ospitano tutte le repliche. Spiace che siano considerati giudizi gratuiti quelli espressi e che si generalizzi sulla stampa che, di solito, segue ciò che “fa” notizia. Non dipende dai giornali, insomma, se la sinistra ne “fa” poca. Detto ciò ribadisco: Delle Chiaie ha diritto di parlare, la questione era su Villa Sarsina, sede istituzionale e democratica per eccellenza. I capelli sono pochi e tendono al bianco, esprimere il diritto di critica su una mancata manifestazione “di testimonianza” – come si sarebbe detto un tempo – è ancora consentito. Poi liberi tutti di fare ciò che si vuole. Cordialmente. (gdg)  

Comune: l’8 marzo “affollato”, la replica via facebook e la superficialità…

Le assessori Roberta Cafà e Laura Nolfi hanno affidato alla pagina facebook di una dipendente del Comune la loro replica sulla vicenda dell’8 marzo. Si riporta integralmente, con qualche considerazione finale.

La presente nota mira chiarire definitivamente la posizione delle delegate del Comune di Anzio alle Politiche Sociali, Roberta Cafà ed alle Politiche Culturali, Laura Nolfi, rispetto alla polemica sorta – probabilmente per sterili finalità – in seguito all’organizzazione del corso di autodifesa in programma nei giorni di sabato 8 e domenica 9 marzo nella palestra del Chris Cappel College.
Entrambe gli Assessori, difatti, nel rispetto dei ruoli da loro rivestiti, hanno dato esito ad uno degli obiettivi del piano programmatico definito sin dalla campagna elettorale.
I cittadini di Anzio, difatti, non avranno certamente dimenticato la gigantografia dell’autunno 2013 affissa sulla Nettunense, in prossimità della rotatoria della Granarolo, nella quale la Città di Anzio si schierava categoricamente, come parte attiva, tra le realtà che avrebbero adottato iniziative, provvedimenti e posizioni per esprimere il proprio “Stop al femminicidio”.
Un aspetto sociale, questo, maturato nel corso degli ultimi anni, ma solamente concretizzato con la nuova condotta politica che ha visto nuove rappresentanti femminili tra gli eletti.
In effetti, anche da un punto di vista culturale, l’attenzione a promuovere attività a contrasto con il fenomeno di violenza alle donne, è stata profusa già dai primi giorni del mandato di Laura Nofi e Roberta Cafà, che senza diffondere ufficialmente notizia, operavano quotidianamente con iniziative di promozione e sensibilizzazione e con la collaborazione dello “Sportello Donna” del Centro Luciana di Nettuno.
Ne è da esempio lo “Stage internazionale di difesa personale, civile e professionale – antiaggressione femminile” offerto gratuitamente ad Anzio il 12 e 13 Ottobre 2013 dalla FEDERKRAVMAGA – FKMI organismo internazionale operante anche sul territorio, occasione preziosa per sondare e prendere atto di una “concreta e preoccupante” situazione locale.
A tale incontro seguirono altre iniziative ed iniziarono a rispondere Enti ed istituzioni interessate alla sensibilizzazione della campagna sull’autodifesa proprio a fronte di episodi di aggressione di donne residenti ad Anzio, che per ragioni di tutela personale non saranno enucleate.
In particolare, la stessa Provincia di Roma, l’Associazione Solidea di Roma, il Centro Provinciale “Maree” (per Donne in difficoltà) hanno segnalato casi di violenze “domestiche” che hanno visto vittime donne di Anzio, per le quali hanno ravvisato la necessità di creare una rete di sostegno non solo psicologico ma anche legale con i comuni sedi dell’agguato.
Di fronte a tali segnalazioni ed avvalorate dalle informazioni locali, si è ritenuto opportuno, dopo mesi di lavoro “all’ombra”, realizzare – in occasione della Festa della Donna – il corso di difesa personale non come iniziativa “isolata” bensì come ulteriore fase di un percorso di sostegno e tutela dei cittadini, obiettivo primario per gli Assessori Roberta Cafà e Laura Nolfi, perfettamente corrispondenti agli obiettivi del programma elettorale.
Il conferire ad una organizzazione di scala internazionale, come la Federkravmaga – FKMI (Organizzazione nazionale leader, presente su tutto il territorio nazionale, senza alcuna appartenenza politica o filosofica – http://www.federkravmaga.com/), che studia e sviluppa il Kapap e il Krav Maga con programmi esclusivi, evoluti in collaborazione con le commissioni tecniche internazionali, il corso del 8 – 9 marzo, è stata una scelta ponderata e sostenuta dalla stessa giunta, che l’ha approvata con Delibera n. 13 del 28/02/2014.
Sostanzialmente, il progetto mirava a garantire, alla popolazione femminile interessata, un valido strumento per la propria difesa.
L’onere criticato è stato quello di aver destinato circa €. 3.500,00 per tale evento: probabilmente sono state sottovalutate – da chi diffonde informazioni superficiali e tendenziose – sia l’impegno organizzativo dell’evento (dalla organizzazione logistica alla mediatica) sia la fornitura dei Kit di autodifesa che saranno dati in omaggio alle intervenute (fischietto, spray antiaggressione e kubotan) sia la collaborazione degli esperti (la maggior parte atleti provenienti dai diversi corpi di polizia) che hanno offerto la loro disponibilità gratuitamente, che la predisposizione di una brochure informativa con numeri utili di pronto intervento ed ascolto.
Anche il legare necessariamente l’incarico al Consigliere Comunale Giuseppe Ranucci è stata un’accusa infondata; la federazione sportiva, come il lettore potrà verificare, opera in diverse palestre del territorio locale e nazionale e la limitazione alla sola palestra ENEA’S (nella quale il consigliere collabora) risulta essere una polemica miope oltreché scorretta.
Entrambi gli Assessori hanno condiviso il fine dell’evento da subito, con il supporto del delegato alle politiche sportive del Comune di Anzio, Massimiliano Millaci che ha partecipato attivamente all’organizzazione.
Spiace prendere atto della infida polemica fomentata da taluni che possono aver dimenticato parti sostanziali degli obiettivi pianificati in campagna elettorale, ma probabilmente, la possibilità di chiarire con questa nota le incomprensioni, è stata una ulteriore dimostrazione di come sia importante operare nel rispetto dei ruoli e – soprattutto – del cittadino che chiede risposte ed interventi fattivi, non solo parole.
L’Assessore alle Politiche Culturali L’Assessore alle Politiche Sociali Laura Nolfi, Roberta Cafà
***

E’ un classico. Chi scrive sbaglia sempre. Come se far notare che ci sono iniziative che si accavallano, che il Comune ne paga una e che, lo hanno fatto colleghi, il pagamento avviene a favore di un’associazione che ha sede presso la palestra di un consigliere comunale (il quale ha tenuto a specificare da gestore che non prende soldi) sia lontano dalla verità. E’ quello che è successo. Del resto prendiamo atto. Sarebbe interessante conoscere però cosa è stato fatto prima di questa iniziativa – senza ovviamente citare le vittime – cosa materialmente impareranno le donne che frequenteranno il corso, cosa si intende per “organizzazione logistica e mediatica”. Giova ricordare che l’assessore Cafà era assente in quella giunta e che all’albo del Comune, nella delibera, come avviene di solito, non compare il programma allegato. Così come, a proposito di superficialità (e scarsa trasparenza e poca correttezza), l’unica certificata è quella del Comune di Anzio nelle 100 pagine di relazione della Ragioneria dello Stato. Un’ultima considerazione: in quale punto del programma di Bruschini sono citate iniziative del genere? Nella copia in possesso di chi scrive, depositata con la candidatura, non c’è traccia… (gdg)  

ps: ma al Comune, chi si rapporta ufficialmente con la stampa?