Prima il palco, poi gli atti. Ci risiamo, ma tanto…

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Cambiano segretari e dirigenti ma la trasparenza al Comune di Anzio resta un optional. Mercoledì sono iniziati i lavori per montare il palco a Villa Adele, senza uno straccio di pezzo di carta che li abbia assegnati. Anzi, il giorno dopo – quando la vicenda era già diventata di dominio pubblico – è uscita la determina che bandisce la gara.

E’ datata 23 maggio, ma per la trasparenza 3.0 (e chi l’ha vista mai…) di questo Comune, la pubblicazione è iniziata a cose già avvenute. Per la fretta di una stagione estiva della quale non sappiamo ancora nulla e che ci costerà – anche quest’anno – diverse centinaia di migliaia di euro, senza conoscere i criteri di scelta. Peggio, seguendo quelli della volontà di assessori e consiglieri che suggeriscono e “sistemano” chi dicono loro. Va così da sempre, la politica sceglie e la dirigenza e l’anti corruzione – vecchie e nuove – si adeguano.

Così sappiamo che ha vinto un’azienda di Latina, la New Cover, che è specializzata in questo settore e che per aggiudicarsi il palco ha partecipato a una selezione sul Mepa, il mercato elettronico della pubblica amministrazione. Benissimo, ma di atti non v’è traccia.

Sappiamo pure che la ditta – e i suoi titolari, tutti innocenti fino a prova del contrario – è sotto indagine a Latina. Anzi, per la tribuna montata allo stadio “Francioni” con una serie di presunte irregolarità c’è stato già il rinvio a giudizio. Ha detto la sua e ciò evidentemente non impedisce la partecipazione alle gare, ripetiamo che tutti sono innocenti fino a sentenza definitiva, ma questa circostanza e l’attenzione che è puntata su Anzio dovrebbe quanto meno far compiere gli atti in modo corretto: pubblicazione bando, gara Mepa,  aggiudicazione, determina, avvio dei lavori.

Qui si fa al contrario, è stato così anche negli anni passati. La trasparenza? Un valore teorico, ribadito nel piano anti corruzione ma evidentemente non messo in pratica. O che ha ostacoli (informatici? di tempi? dovuti alla superficialità, a errori?) che non si riescono a superare.

Ecco, forse la responsabile dell’anti corruzione dovrebbe spiegare una volta per tutte come funziona e se è normale, opportuno, regolare, che prima comincino dei lavori e poi si pubblichino gli atti.

Ah già, siamo ad Anzio….

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