Le sorprese, per la verità, sono due. La prima è che la convocazione di una commissione – quella che si occupa di attività produttive – è on line. In un sito del Comune ancora caotico, dove fra l’altro si spaccia l’Ufficio relazioni con il pubblico esistente quando non c’è (fanno bene i grillini a insistere) quando ci avevano promesso il 3.0 è già qualcosa.
La seconda, più interessante, è che all’ordine del giorno è inserito – quindi rispunta – il centro commerciale naturale. Perché esiste ancora?
I dubbi sono stati espressi ai tempi sulle pagine del Granchio, più di recente in questo spazio, ora ci auguriamo che dall’incontro convocato dalla presidente Giusy Piccolo il mistero si chiarisca.
Perché altrove centri del genere, realizzati con le stesse modalità-fotocopia proposte da Confcommercio, funzionano, qui chi ha avuto il box e tutto il resto in consegna l’ha mandato in malora. Ricordiamo che sono stati spesi soldi pubblici, di tutti noi, e che le bacheche arrugginite e il box-magazzino non sono un bel biglietto da visita.
Se poi volessero pure farci sapere cosa ha fatto, nel corso degli anni, il centro commerciale naturale, quante “card” ha stampato, quante mail a chi si era iscritto a un sito mai partito (e lautamente pagato) ha inviato, e via discorrendo, saremmo ben lieti di renderlo noto.
Per chi vuole approfondire, questi i costi QUADRO ECONOMICO C.C.N.2011 resi noti al Granchio dal Comune nel novembre 2011. Se avete la bontà e la pazienza di cercare, qualche altra determina di spesa c’è stata negli anni a seguire e forse nel vecchio sito del Comune si trova ancora.
Torniamo alla domanda iniziale: il Centro commerciale naturale esiste ancora?